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BJK Cup, qualifiers: Italia alle Finals con un epilogo folle, Slovacchia ko solo al doppio decisivo

Missione compiuta, ma che fatica. l’Italia torna alle Billie Jean King Cup Finals grazie alla vittoria, ufficiale e più che mai lottata, maturata contro la Slovacchia.

Un 3-2 che chiude la serie a Bratislava maturato al termine di una seconda giornata vissuta perlopiù con la paura, reale, di buttare al vento l’ottimo venerdì tra sfortuna e decisioni forse dubbie. Alla fine, però, siamo alle Finals e questa, ora, è l’unica cosa che conta.

Epilogo folle, abbiamo titolato, perché pur non cercando esagerazioni dopo il confortante 2-0 di vantaggio maturato nella giornata di venerdì sembrava tutto pronto per poter chiudere al terzo, massimo al quarto singolare dove sia Martina Trevisan sia Camila Giorgi sembravano partire coi favori del pronostico. Nella realtà, però, la giornata si era aperta con il cambio nelle file azzurre e Jasmine Paolini chiamata a sostituire Trevisan. Si vocifera di una scelta tecnica di capitan Garbin per una mossa a sorpresa contro Anna Karolina Schmiedlova che però non ha funzionato. Malgrado Jasmine fosse avanti 5-1 nei confronti diretti giocati, oggi ha sperperato tutto il duro lavoro prodotto per girare la partita quando avanti 0-3 e 0-40 nel set decisivo, con cinque game consecutivi vinti e la possibilità reale di chiudere i conti, si è a poco a poco spenta. Non ha chiuso quel game, ha perso la batutta subito dopo ed è cominciata una fase in cui non riusciva più nulla: cinque game consecutivi persi e sconfitta finale per 6-1 4-6 6-4.

Pur perdendo, eravamo avanti 2-1. La nuova doccia fredda, però, è arrivata con la notizia del forfait di Giorgi per dolori al ginocchio. Di fatto, oggi per un motivo o per l’altro non abbiamo potuto schierare le nostre singolariste “designate” ed è così subentrata Elisabetta Cocciaretto, che aveva però un deficit di potenza importante con Viktoria Hrucankova, favorita anche dalla superficie e capace di imporsi 6-3 7-6(2). Il nostro incubo peggiore prendeva così forma: se nei singolari avevamo vantaggio in quasi ognuno di questi, sulla carta, diversamente nel doppio non avevamo una vera coppia da comporre. Nessuna delle nostre ha una classifica lontanamente vicina alla top-200. La Slovacchia non era così superiore, ma aveva una giocatrice che ormai si dedica solo a questa specialità (Tereza Mihalikova) e tornava in campo Hruncakova, protagonista anche lei di diversi doppi con la propria nazionale.

Garbin, rimescolando le carte, ha cercato salvezza in Trevisan e Cocciaretto. E la ruota della fortuna si è fermata sulla sua sorte. Il come, però, è tutto da rivedere.

Le slovacche sono parse da subito avere una marcia in più, con un immediato break di vantaggio, ma poi è subentrata la tensione. È quello che qualcuno chiama “la magia della competizione a squadre”, probabilmente. Sul 2-2, nel match decisivo per un passaggio del turno (in questo caso la qualificazione a giocarsi la coppa il prossimo novembre), il ranking veniva quasi del tutto annullato. Soprattutto se nessuna delle coppie presenti ha un reale vantaggio come superiorità, affinità e solidità. Così siamo tornati quasi subito in gara, rientrando dall’1-3 e scattando nel finale addirittura fino al 6-4 che ci dava un prezioso vantaggio. Il duo di casa sembrava sciogliersi nel secondo set e salire in cattedra, riprendendo le redini sul 3-3 e conducendo in porto il 6-4 che voleva dire set decisivo. Eravamo immersi nelle fasi più delicate di tutta la serie: ormai il tennis valeva fino a un certo punto, il resto lo faceva la testa (e il sangue freddo). Trevisan e Cocciaretto, gestendosi bene, hanno saputo rientrare costantemente. Due volte sotto di un break, prima 1-2 poi addirittura 3-5. Risultato? Vittoria per 7-5.

Non era scontata, anzi, ma quella che ieri descrivevamo una “prova di maturità” oggi è diventata una montagna da scalare. Ci sono responsabilità, forse, nella decisione di rinunciare a una Trevisan in buona forma per far spazio a Paolini: un rischio, che non ha pagato. Da lì stava per nascere una sconfitta davvero dura da mandare giù, invece il destino non ci ha voltato le spalle, premiando l’atteggiamento di Trevisan e Cocciaretto con una rimonta di grande valore. Tiriamo un enorme sospiro di sollievo e lasciamo le ragazze godersi questo risultato, perché nella corsa di Martina alla fine per andare ad abbracciare Elisabetta, di Jasmine che salta giù dalla panchina per andare da Tathiana e in tutta la squadra urlante di gioia a fondo campo, nel silenzio più totale dell’arena di Bratislava, è uno scatto di qualcosa che abbiamo costruito nel tempo. E siamo alle Finals.

Italia b. Slovacchia 3-2

venerdì

[ITA] C. Giorgi b. [SVK] A. K. Schmiedlova 6-2 6-3
[ITA] M. Trevisan b. [SVK] V. Hruncakova 7-6(9) 6-3

sabato

[SVK] A. K. Schmiedlova b. [ITA] J. Paolini 6-1 4-6 6-4
[SVK] V. Hruncakova b. [ITA] E. Cocciaretto 6-3 7-6(2)
[ITA] M. Trevisan/E. Cocciaretto b. [SVK] V. Hruncakova/T. Mihalikova 6-4 4-6 7-5

Diego Barbiani

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