Abbiamo un’italiana al terzo turno del WTA 1000 di Indian Wells: è Martina Trevisan, numero 23 del seeding che oggi ha fatto il suo esordio nel torneo californiano.
L’impegno era piuttosto scomodo, perché di fronte a lei c’era Madison Brengle. “Vista da fuori sembra una che magari non è nemmeno tanto brava” ha raccontato l’azzurra, “invece vi assicuro che è capace di dare un gran fastidio e mandarti spesso fuori ritmo”.
5-7 6-1 6-2 il punteggio finale dove, malgrado nel secondo e terzo set il punteggio sia stato completamente a suo favore, Trevisan comunque non riusciva a spendere grandi aggettivi. Era piuttosto onesta nella sua analisi, perché per esempio anche sul 4-0 nel secondo set è rimasta incagliata in un lungo game dove Brengle le creava numerosi grattacapi. Era un momento dove aveva bisogno di rimanere molto presente con la testa, prima ancora che col gioco, perché di fronte a sé aveva tutto un terzo set da giocare in maniera perentoria, staccando subito la sua avversaria con un immediato break.
Per quanto riguarda il primo parziale, l’azzurra ha perso la battuta quattro volte. Molto del lavoro di Brengle stava avendo effetto. La statunitense tira forse “piano” col dritto, ma soprattutto di rovescio era capace di spingere, trovare angoli stretti e velocità diverse, per quanto poi utilizzi pochissimo spin fin dal servizio, impostato in maniera molto unica. Non esistono giocatrici come lei, almeno a questi livelli, e Trevisan per tutto il primo set si faceva prendere troppo dalla foga sbagliando molto soprattutto col rovescio. Dal secondo parziale, invece, il cambio di rotta: “Ho cercato soprattutto di cambiare subito sul dritto, una palla un po’ più lenta che forse gioca un po’ peggio. Quindi ho cercato in recupero di andare più sul dritto. Son contenta perché ho lottato su tutti i punti: avevo bisogno di risentire un po’ la lotta”.
Adesso ci sarà una tipologia di giocatrice completamente diversa, Karolina Muchova. La ceca ha sconfitto oggi 7-6(1) 6-3 Victoria Azarenka, ed è una tennista capace di far molto male con un gioco offensivo e grande qualità nella mano destra. “È una giocatrice che gioca molto bene, con una palla molto pesante, che serve molto bene. Ci ho giocato due settimane fa, quella partita mi servirà molto per capire cosa fare di diverso. Voglio entrare in campo diversamente rispetto a Doha, insieme al mio team cercheremo di individuare i punti deboli ma arrivati a questo punto chi ti tocca ti tocca. Sono tutte forti, è giusto però goderselo”. I campi di Indian Wells però sembrano molto adatti alle sue caratteristiche: lenti, abbastanza ruvidi, e soprattutto col dritto l’azzurra potrebbe farsi avanti e creare grattacapi importanti rispetto alla partita di Doha quando Muchova si impose con grande facilità: “Ho molto più tempo per giocare questa palla più carica, però tutto sta secondo me nell’attutire e nell’atteggiamento con cui colpisci la pallina. Questo per me vuol dire tanto, sono una che passa dalla difesa all’attacco, sono una che deve lottare per risalire il campo e attaccare rubando il tempo. Credo che questi campi possano sì rispecchiare le mie caratteristiche”.
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