B. Pera b. L. Bronzetti 7-5 4-6 6-3
C’è delusione per Lucia Bronzetti, che oggi ha disputato forse una delle prove più belle del suo 2023 e ha comunque dovuto abbandonare il torneo WTA 1000 di Indian Wells, sconfitta in quasi tre ore da Bernarda Pera. Non è bastata un’enorme generosità da parte della romagnola, che ha sentito una contrattura al quadricipite sinistro appena nel secondo game, costretta a un medical time out sotto 2-3 nel primo parziale prima di sciogliersi muscolarmente e in continua rimonta finché sul 4-3 al terzo la statunitense di origine croate non ha trovato il guizzo definitivo.
Che fosse una partita molto complicata era chiaro fin dal sorteggio, che le sue sorti dipendessero anche dal momento della sua rivale anche, eppure per la quantità di energie spesa in ogni punto dal secondo set in poi meritava molto di più.
Il racconto della maratona odierna comincia quando sul punto dell’1-1 Bronzetti ha fatto dello stretching al quadricipite sinistro. Lo sguardo era preoccupato, i nervosi piegamenti successivi spiegavano ancor di più come c’era un problema. In conferenza stampa ha detto che si trattava solo di una contrattura e che andando avanti col match si sentiva sempre meglio, a scacciare se non altro preoccupazioni per quel lavoro che ora ha promesso di voler fare ancora per qualche giorno qui in California per invertire la rotta abbastanza negativa di questi primi mesi di stagione.
Dopo il primo set sfuggito con tre game consecutivi persi dal 5-4 e servizio, l’inizio del secondo set era finalmente tutto a suo favore. Pera aveva avuto un calo, divenuto sempre più netto con tanti errori consecutivi, ma il suo tentativo di rientro è stato smorzato dall’ottima reazione azzurra di nuovo trovatasi 5-4 e servizio, con alcuni bei servizi a risalire la china e poi un ace sulla parità per il set point concretizzato da un errore di dritto dell’avversaria. Nel set decisivo, però, la lunga battaglia dei primi game ha ricambiato le carte in tavola: Pera è uscita vincente da due turni dove si son giocati oltre 30 punti, scattando sul 2-0 e confermando per il 3-0. Quando sembrava finita, Bronzetti ha avuto la forza di un ultimo recupero.
L’attitudine e la determinazione della romagnola sono i punti da cui ripartire. Non era facile rientrare da 0-3 a 3-3, ma dopo aver messo insieme altri due game giunti ai vantaggi l’azzurra era di nuovo in parità. La fortuna le ha voltato le spalle un’ultima volta sotto 3-4, quando ancora chiamata ai vantaggi ha mancato l’occasione più netta per il 4-4 con Pera che col dritto anomalo mancino ha preso una mezza riga laterale e poi un incrocio delle righe a fondo campo che Bronzetti stessa ha avuto un piccolo scatto di reazione. Il periodo purtroppo è così, e alla fine ha ceduto la battuta e la partita. La quarta in stagione allungatasi fino al set decisivo.
“Forse nei momenti importanti mi è mancato un po’ di fiducia e coraggio di andarmi a prendere il punto, però nel complesso credo di aver giocato una buona partita”. Parlando della scarsa fortuna, Lucia ha fatto poi un discorso generale: “Sì non è proprio un periodo fortunatissimo, gira un po’ tutto nel verso sbagliato, però è anche vero che la fortuna bisogna andarsela a prendere e ci sta… fa parte del tennis”.
N. Parrizas Diaz b. E. Cocciaretto 6-3 7-5
T. Maria b. J. Paolini 7-5 6-1
La giornata negativa dell’Italia è proseguita poi con le sconfitte di Elisabetta Cocciaretto e Jasmine Paolini, in quelle che almeno sulla carta sembravano le sfide più “giocabili”. Non parlavamo di incontri in cui avevano il favore del pronostico, ma si poteva fare di più. Lo dice pure Paolini in conferenza stampa, arrivata con un volto pieno di amarezza e delusione.
“Non mi sentivo particolarmente bene quando sono entrata in campo, non so. Avevo le gambe pesanti” ha dichiarato, fattore pessimo per affrontare una avversaria che è capace di fare slice fastidiosi sia col dritto che col rovescio. Poi questa non è una superficie rapida, e concede molto col rimbalzo, però ha contribuito a non darle mai ritmo e a infastidirla. “Non dovevo giocarle in lungolinea” continuava Jasmine, che rimpiangeva tante scelte fatte, non per ultimo quei quattro dritti consecutivi sbaglianti dal 40-15 nel game che ha di fatto regalato il set di apertura alla tedesca, impostasi poi 7-5 6-1.
Cocciaretto ha vissuto una giornata simile, uscendo dal campo col morale a terra dopo il 6-3 7-5 subito contro Nuria Parrizas Diaz. Il primo set di fatto non l’ha giocato, scivolata subito indietro 0-3 e che nemmeno il controbreak per il 2-3 le è servito a cambiare l’inerzia. Tanti errori, ma soprattutto una situazione tattica dove era lei a rincorrere l’avversaria che rimaneva ancorata alla linea di fondo e la costringeva a fare più volte il tergicristallo troppo lontana dalla linea per avere chance. È cambiato qualcosa all’inizio del secondo parziale, ma dal 4-1 Elisabetta si è spenta di nuovo e sul 5-5, alla quinta chance offerta, è arrivato il break che ha chiuso ogni discorso.
“Non ho espresso il gioco che volevo oggi” ha detto la marchigiana, “non ho avuto nemmeno un atteggiamento impeccabile”. Molto onesta, Cocciaretto ha poi ammesso che “era da tanto che non mi capitava di giocare così brutta. Lei è stata brava a fare il suo gioco, a essere propositiva”. Alla domanda su come avesse preparato la partita, Elisabetta ha risposto: “Volevo stare vicina alla linea di fondo, cambiare l’altezza della palla. In partita però non sono riuscita a rimanere concentrata sul mio piano di gioco. Mi sentivo un po’ giù, non sono riuscita a trovare energia”.
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