[1] I. Swiatek b. [2] J. Pegula 6-3 6-0
È una vittoria da record per Iga Swiatek, che ha confermato il titolo vinto a Doha la passata stagione con una settimana in cui ha lasciato per strada appena cinque game. È il valore minimo da quando vengono presi i dati a livello WTA, pur avendo giocato solo tre partite mentre Chris Evert nel 1974 a Indianapolis e Steffi Graf nel 1988 a Mahwah giocarono quattro lasciandone per strada soltanto otto.
In ogni caso, la superiorità mostrata è stata degna del suo ranking, cresciuta da una prima partita abbastanza interlocutoria contro Danielle Collins finita sì 6-0 6-1 ma dove la statunitense sbagliò di tutto fino alla bella vittoria odierna in un braccio di ferro dove ne è uscita alla grande, dominando dal break del 5-3 del primo set e continuando nel secondo parziale a far male soprattutto trovando ancor più pericolosità col dritto.
Un 6-3 6-0 conclusivo spiegato un po’ dall’atteggiamento della polacca, che in finale si mostra sempre con una carica che fin qui non ha avuto eguali tra le (tante) avversarie affrontate, un po’ da una Pegula che ha mollato la presa negli scambi che hanno portato al 4-0 quando ha fatto diverse volte il tergicristallo finendo per cedere sempre più campo a una Swiatek vogliosa soprattutto di non sbagliare e giocare con più margine in fasi dove era controvento e andava più per il piazzamento rispetto alla potenza.
Emblematico, da questo punto di vista, l’andamento del primo set. Iga ha tenuto tre volte la battuta quando serviva col vento a favore, senza mai cedere un punto. Quando era al servizio col vento contro, era sempre brekkata. Pegula ha cercato soprattutto di impostare il gioco nei primi colpi dalla risposta in poi colpendo verso il centro, sfruttando in quei casi il vento a favore per una palla tesa che penetrava molto più pericolosamente mandando spesso in affanno la polacca che si ritrovava o in allungo sul lato del dritto o a dover gestire una palla nei piedi.
Per sua fortuna, riusciva a replicare il piano sia a favore di vento, sia contro. Ha avuto alcuni momenti con diversi errori di dritto, ma tutto si è risolto nella prima metà del set di apertura quando sul 4-3, dopo aver appena perso per la seconda volta il servizio, ha trovato tre ottime risposte dal 15-15 e col primo dritto nel nono game ha ritrovato anche l’efficacia da fondo dopo uno dei suoi scambi in cui ha giocato tre volte di fila col dritto sull’incrociato per poi cambiare sul lungolinea mettendo la palla poco prima dell’incrocio. Chiuso il set, ha poi dilagato nel secondo raccogliendo qualche errore in più della statunitense e con più pressing da fondo ma forse ancor più attenzione è riuscita a realizzare il terzo 6-0 della settimana in altrettante partite giocate.
Se contiamo la finale del 2022 vinta 6-2 6-0 contro Anett Kontaveit, nelle ultime quattro sfide giocate su questo campo ha perso appena sette game. E il primo titolo del 2023 arriva così la settimana che precede l’inizio della lunga serie di titoli vinta nel 2022. Se non altro questo successo offre molto in termini di morale. E sono 12 in carriera nel circuito maggiore, su 14 finali giocate.
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