Epilogo molto amaro dai primi due singolari della finale di United Cup tra Italia e Stati Uniti.
Nessuna soddisfazione per Martina Trevisan, ancora peggio per Lorenzo Musetti che deve addirittura ritirarsi dopo un set di grande affanno alla spalla destra.
La squadra di Vincenzo Santopadre, che era comunque chiamata a rincorrere la compagine nordamericana guidata da David Witt e avrebbe avuto bisogno anche di un po’ di fortuna per chiudere 1-1 le prime due sfide, si ritrova così indietro 2-0 e a una sola sconfitta dal perdere la serie che sancisce la vincitrice la prima edizione di questa nuova competizione.
Si è partiti con il match tra Jessica Pegula e Martina Trevisan, incontro che ha visto la statunitense imporsi per 6-4 6-2. È stato ancora una volta un dominio, da parte di Pegula, interrotto soltanto dal recupero da 3-0 a 3-3 dell’azzurra che nel primo parziale quando la nordamericana aveva un po’ perso la brillantezza dei primi game e soffriva maggiormente la reattività dell’azzurra che sembrava reggere di più da fondo campo. È stato solo un attimo però, perché al successivo scatto in avanti della numero 3 del mondo è corrisposto, di fatto, la fine della partita dal lato dell’equilibrio.
Con Musetti invece l’amarezza è doppia. Oltre al punto perso dall’Italia ci si aggiungono le doverose preoccupazioni perché una volta perso il primo set 6-2 l’azzurro si è ritirato a causa di dolori alla spalla. Siamo solo a una settimana dall’Australian Open e, alla precauzione ovvia di questi casi ci si mette anche il timore che Lorenzo possa effettivamente compromettere la prestazione complessiva a Melbourne. Peccato, oltretutto, perché dopo quattro incontri giocati senza avversari competitivi quello odierno contro Frances Tiafoe era finalmente un buon esame per capire a che livello fosse soprattutto pensando all’incoraggiante fine di 2022.
Adesso Matteo Berrettini proverà a tener viva la finale contro Taylor Fritz ed eventualmente nel quarto singolare Lucia Bronzetti sfiderà Madison Keys. La situazione però, indietro 0-2, è quantomai complicata.
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