Non c’è rimonta e non c’è gloria per l’Italia, sconfitta 3-0 nella finale di United Cup dagli USA dopo che Taylor Fritz ha ottenuto il punto decisivo battendo Matteo Berrettini.
La serie, purtroppo, era già molto avviata a questa conclusione dopo i due singolari dove gli azzurri sono stati vittime anche di tanta sfortuna quando Lorenzo Musetti è stato costretto al ritiro dopo appena un set contro Frances Tiafoe, ma nel complesso gli statunitensi si sono rivelati migliori.
Il punteggio tra Fritz e Berrettini dice “solo” 7-6(3) 7-6(6), ma maturato con il numero 9 del mondo che è stato praticamente inscalfibile al servizio mentre l’italiano era troppo spesso vulnerabile. Nei 12 game con Matteo alla battuta ci sono state ben nove palle break, quattro turni di battuta dove si è trovato sotto 15-40. Usava ben poco il rovescio, esponeva tutta una zona di campo ai colpi dell’avversario, si sbilanciava troppo spesso all’indietro colpendo di dritto e non c’era mai troppa incisività. Soprattutto, fa strano come nei primi otto turni di battuta abbia messo a segno solo un ace, a fronte dei 12 fin lì dello statunitense.
Poi nel match ci sono stati punti spettacolari, tra cui un gran passante di Berrettini che ha dato poi il cinque a Tiafoe in panchina, ma era sempre lui ad apparire più in balia dell’avversario che non il contrario. E anche quando la sorte poteva porgergli una guancia, un attimo dopo ci si mette anche un po’ di sfortuna: sull’1-1 nel secondo tie-break Fritz ha messo appena largo un dritto e, col minibreak a favore, Matteo ha fatto tutto alla perfezione subito dopo. Attacco col dritto anomalo in lungolinea, difesa estrema dell’avversario che poi ha corso tutto il campo per raggiungere un ottimo slice da sotto rete dell’azzurro, rimasto anche profondo, ma su cui Taylor si è inventato in allungo un lob di rovescio atterrato pochi centimetri prima della linea di fondo campo, con Berrettini che a quel punto doveva ritrovare la posizione e colpire di dritto ma con poco fiato rimasto e la palla si è fermata a metà rete.
L’ultimo brivido è stato quando sul 5-4 e servizio Fritz non ha chiuso lo schiaffo al volo di dritto, esponendosi al passante di rovescio e venendo beffato da una leggera deviazione del nastro. L’azzurro recuperava il minibreak e cancellava bene il primo match point concesso, ma sul 6-6 uno scambio giocato in rincorsa, perdendo campo col primo dritto dopo il servizio, lo ha portato a sbagliare in diagonale regalando così la palla del torneo allo statunitense, stavolta con la battuta a disposizione. Fritz ha chiuso così la partita, regalando la prima edizione della United Cup alla sua nazionale, dimostratasi la più forte di tutte fin dalla prima giornata.
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