[3] J. Pegula b. [20] B. Krejcikova 7-5 6-2
[24] V. Azarenka b. L. Zhu 4-6 6-1 6-4
Con l’uscita di Iga Swiatek per mano di Elena Rybakina, la parte alta ma in generale l’intero tabellone femminile dell’Australian Open è a caccia di una nuova favorita e il nome di Jessica Pegula, già circolante con agio da prima del sorteggio, prende sempre più corpo.
Sembra un momento speciale per la giocatrice di Buffalo, New York. Classe 1994, ha completato il 2022 e iniziato il 2023 col miglior tennis della sua carriera e il 7-5 6-2 per nulla scontato contro Barbora Krejcikova è un passo importante. Era il terzo dei quattro match della parte alta cerchiati con l’evidenziatore, dopo Swiatek-Rybakina e Ostapenko-Gauff: da una parte Pegula, dall’altra la rientrante Krejcikova che dopo i lunghi problemi al gomito nel 2022, fermatasi da numero 2 del mondo e uscita dalle 20, tornata dall’autunno scorso a giocare con picchi di livello veramente interessanti.
Ha vinto Pegula che ha dominato gran parte dei game in risposta, creandosi oltre 10 palle break solo nel primo set e dilagando davvero nel secondo parziale. Di lei impressiona sempre la semplicità con cui porta i colpi e la qualità di come la palla esca dalle corde, e oggi che affrontava una giocatrice per certi versi simile si è avuto un confronto che per un set è stato veramente godibile. La statunitense era capace di reindirizzare la palla col dritto tra incrociato e dritto che costringevano la ceca ad aggrapparsi a tutto il proprio talento nel palleggio per evitare di dover rincorrere. Però era dura. Già sul 2-2 nel primo parziale Barbora è finita sotto 0-40: è emersa da quel turno di battuta protrattosi fino a 16 punti spingendo fin dal servizio, trovando profondità e cercando di far valere il proprio dritto. Jessica ha mancato in tutto cinque palle break, “vendicandosi” però già sul 3-3 quando due splendidi dritti dallo 0-15 hanno aperto la strada verso il primo vantaggio confermato per il 5-3.
Pegula aveva anche due set point nel nono gioco, ma si è fatta sorprendere soprattutto sul secondo quando una sua smorzata sembrava essere definitiva e invece Krejcikova l’ha arpionata all’ultimo mandandola fuori posizione in un goffo tentativo in avanzamento verso la rete. Quel passaggio a vuoto le è costato il controbreak poco dopo, quando la ceca dal 30-15 è risalita prima con una risposta vincente di dritto poi con due ottime smorzate. L’undicesimo game è stato il momento chiave: Krejcikova doveva a tutti i costi passare avanti nel punteggio, e di nuovo al servizio si è trovata a dover fare i miracoli in un game da 20 punti perso alla quinta palla break concessa, col set poi vinto dalla sua avversaria.
Il secondo parziale ha visto la sfida andare via via spegnendosi: tre break nei primi tre game al servizio, poi però Pegula ha messo le mani sulla partita allungando sul 3-1 e scappando definitivamente sul 5-1. Pochi minuti dopo, senza nemmeno soffrire, è arrivato il punto esclamativo sulla sua prova. Adesso attende Victoria Azarenka, che soltanto alle 2:20 del mattino ha avuto la meglio contro Lin Zhu, sorpresa del tabellone e che ha tenuto l’ex numero 1 del mondo in bilico fino al 5-4 e servizio (Azarenka) nel parziale decisivo quando ha avuto un 15-40 che non è riuscita a sfruttare. 4-6 6-1 6-4 per la giocatrice di Minsk, che ha faticato tanto nel primo set nell’aggiustarsi alla palla della cinese e commetteva tanti errori col dritto. Ha preso il largo nel secondo ma nel terzo, tra stanchezza, scarse percentuali (di entrambe) con la prima palla e battaglia punto a punto, lo score è rimasto ancorato sulla parità tra break e controbreak fino al 4-4 quando Azarenka ha trovato due importanti sbracciate di rovescio per prendersi il break del 5-4.
Al servizio per il match, l’ex numero 1 del mondo non ha avuto un inizio facile e su 15-30 è stata beffata dal nastro che ha tenuto in campo l’attacco di dritto sbagliato dell’avversaria. Con calma e lucidità, però, è riuscita a tornare su nel punteggio e sul primo match point si è inventata un gran passante di rovescio vincente a chiudere la lunga battaglia. Primi quarti di finale a Melbourne per lei dal 2016 e ritroverà Pegula, che la batté nel primo turno del 2021 dove però ci furono anche noie importanti alla schiena per Vika.
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