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WTA Finals, colpo di scena: Sabalenka elimina Swiatek, sarà Aryna a sfidare Garcia in finale

[7] A. Sabalenka b. [1] I. Swiatek 6-2 2-6 6-1

In un match dall’andamento tanto caotico quanto sregolato, Aryna Sabalenka ha rotto il tabù di vittorie contro Iga Swiatek dopo le quattro sconfitte consecutive subite in questo 2022. Proprio nell’ultimissima occasione, a Fort Worth in Texas, la bielorussa si è presa il successo dopo oltre due ore in cui ha mostrato una versione di sé ancor più aggressiva del solito e avendo la meglio su una polacca ben al di sotto dei suoi standard visti anche solo in questa settimana.

Quella che sembrava fin qui una marcia di avvicinamento alla decima finale dell’incredibile 2022 di Swiatek si è invece rivelata la fine di una stagione incredibile e indimenticabile, ma senza probabilmente la ciliegina sulla torta di un torneo che per tante ragioni sembrava potesse essere suo. La numero 1 del mondo è mancata, però, sotto tantissimi aspetti. Già ieri, al di là del risultato molto largo con cui ha chiuso il match contro Cori Gauff, non era stata pienamente convincente. Si pensava fosse una questione di difficoltà a ingranare, come anche lei diceva alla tv polacca a caldo, ma se 24 ore dopo quel trend è andato accentuandosi in negativo, forse i problemi erano di più.

Fin dall’inizio è sembrata una Swiatek molto lontana dal suo livello medio. Son bastati i primi due dritti della polacca al servizio per rivelare uno scenario completamente nuovo. Eravamo già sull’1-0 Sabalenka, che aveva cominciato senza criterio tirando prime e seconde palle di servizio commettendo già due doppi falli ma salvandosi da un 15-40. Aryna trovava il break del 2-0 ma di nuovo tre doppi falli riportavano il punteggio in equilibrio. Da lì i doppi errori della bielorussa al servizio caleranno per una quarantina di minuti, ma il suo gioco è stato costantemente legato al servizio. Nei suoi turni di battuta quasi non cercava lo scambio, spingendo da subito verso velocità ben più elevate che nei giorni precedenti: la media della prima palla era di 103 miglia orarie, oggi era a 112. La media. Dalla parte di Swiatek, però, la situazione non migliorava e così la polacca perdeva per la seconda volta consecutiva la battuta con ancora dei dritti colpiti male, scomposti. Sul 4-1 per la numero 7 del seeding Iga ha nuovamente rischiato, riuscendo a tenere il primo turno di battuta della sua partita con un’ottima prima al centro. Troppo poco però, come poco è stato anche il buon momento che l’ha vista protagonista nel secondo parziale.

Dopo il netto 6-2 per la bielorussa, la polacca è partita meglio sfruttando anche il calo piuttosto prevedibile della sua avversaria. Era quasi impossibile per Sabalenka continuare in maniera così aggressiva, e nel momento in cui ha tirato un po’ il fiato Swiatek ha alzato il livello della risposta e migliorato il footwork in campo, prendendo il largo con un 4-0 che poteva diventare anche 5-0 se l’avversaria non avesse messo giù un nuovo ace nella sua partita per sbloccarsi e togliere poi quello zero dalla casella dei game vinti. A dimostrazione ulteriore di come per Swiatek non fosse proprio serata, quel po’ di buono che aveva fatto vedere è quasi evaporato in un istante. Sul 4-1 ha giocato un pessimo turno di battuta, scivolando subito 0-40. Il recupero sul 40-40 è stato ben eseguito, ma è mancata la concretizzazione sulla palla del 5-1 e incartandosi in altri brutti errori è arrivato un controbreak per sua fortuna senza conseguenze, tanto che di nuovo in risposta saliva 0-30 grazie a due errori di dritto della bielorussa e con altrettanti pasticci di Sabalenka tornava a distanza di sicurezza chiudendo comodamente il parziale.

Il dato forse più importante fin lì per descrivere il particolare andamento del match era nel conteggio dei vincenti di dritto, soluzione che a Sabalenka piace parecchio, e invece era ferma a soli cinque dopo due set. La sua partita è stata quasi solamente dettata dall’efficacia del servizio, e di fatto spinta verso il traguardo da una Swiatek che al di là di quel frangente nel secondo set è stata molto negativa. L’equilibrio nei loro confronti diretti è anche semplice: Aryna prima di oggi aveva vinto solo il match di Guadalajara, alle WTA Finals di un anno fa, con un tiratissimo 2-6 6-2 7-5. A Swiatek quel giorno mancò efficacia e fortuna nelle fasi cruciali. Da lì però si era imposta nelle quattro successive sfide dove si era espressa molto bene in qualità di gioco, mentalità, attitudine in campo e capacità di soffrire (quest ultima molto evidente allo scorso US Open). Oggi di quei quattro aspetti nessuno ha veramente risposto presente tranne forse gli ultimi due, con però tanto nervosismo che nel set decisivo ha cominciato ad affiorare.

Sabalenka ha ripreso a martellare al servizio: nel primo game già due ace, un doppio fallo e una prima vincente; nel secondo di nuovo due ace, un doppio fallo e una prima non risposta. Iga era in affanno perché non riusciva a rispondere con buona sicurezza nei propri turni di battuta. Già sullo 0-1 si era salvata sul 15-30, mentre sull’1-2 dal 15-30 aveva tenuto la testa avanti procurandosi tre chance di 2-2, ricevendo però una risposta potente sui piedi, un ottimo cambio di rovescio in lungolinea e commettendo un sanguinoso doppio fallo. La risposta di dritto micidiale di Sabalenka che è valsa la palla break ha spezzato la partita, col break preso mirando al dritto della polacca e chiudendo il quinto game con l’ace numero 11 e allungando sul 4-1. Swiatek, sempre più nervosa e ormai lontana mentalmente dalla partita, subiva un nuovo break e vedeva così il torneo concludersi anticipatamente rispetto ai piani. È appena il quarto 6-1, questo, che ha subito in stagione. Oltre a Sabalenka nell’elenco troviamo: Danielle Collins, all’Australian Open; Aljona Ostapenko, a Dubai; Caroline Garcia, a Varsavia. Tutte giocatrici che possono avere nelle corde la giornata giusta e con la loro grande aggressività imporsi contro di lei. Non è capitato spesso, anzi, ma qualche giornata no c’è stata anche per la grande dominatrice di questo 2022 che però non giocherà per l’ultimo grande titolo della stagione.

Sabalenka invece ha raggiunto la quinta grande finale della carriera dopo i WTA 1000 di Wuhan (2018 e 2019), Doha (2020) e Madrid (2021). Le ha vinte tutte e quattro, come tre su tre sono le grandi finali vinte da Caroline Garcia (Wuhan e Pechino nel 2017 e Cincinnati nel 2022). Sarà tra loro due la finale alle Finals di Fort Worth, chi l’avrebbe detto.

Diego Barbiani

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