Più o meno lo si era visto anche a Ostrava: per battere questa Iga Swiatek di fine 2022 ci vuole una prova pressoché impeccabile per tre set.
Barbora Krejcikova si era superata, dando fondo a ogni energia e aggrappandosi a ogni appiglio possibile in un finale di partita dove era nettamente favorita e la sua avversaria non voleva mai saperne di lasciarla andare.
Stavolta, a San Diego, Donna Vekic non ha avuto le energie per continuare nel bel tennis mostrato per due set anche a causa di tre punti che potremmo definire “spezza gambe” vinti tutti dalla polacca e che hanno indirizzato la finale verso un 6-3 3-6 6-0 che ha consegnato alla giocatrice di Varsavia l’ottavo titolo in stagione su 16 tornei a cui ha preso parte. Numeri da capogiro, soprattutto perché tornando a quelle ultime due settimane di marzo, col ritiro di Ashleigh Barty appena annunciato, ci chiedevamo un po’ tutti che cosa sarebbe stato del circuito WTA venendo a mancare una numero 1 solida e di fatto dominatrice come non la si aveva da tanto tempo.
A metà ottobre, con Swiatek che adesso si prenderà due settimane di pausa prima di approcciare le WTA Finals, la classifica recita Iga davanti a tutte con 10835 punti, 6280 di vantaggio sulla numero 2 Ons Jabeur. Incredibile, ancora oggi, pensare al vuoto che ha scavato e di un margine che ha continuato ad aumentare anche quando il rendimento non è stato più quello delle 37 vittorie consecutive. Il trionfo allo US Open, in questo senso, ha probabilmente sbloccato uno step mentale in più perché questa Swiatek è veramente dura da affrontare. In tre set, oggi, ha concesso palle break solo in un game, a metà del secondo parziale, in una fase dove le componenti del suo gioco si stavano un po’ scollegando tra loro.
La finale la vedeva già grande favorita, un po’ per il 2-0 di vantaggio negli scontri diretti, un po’ per la caratura sua rispetto a un’avversaria che si sta ritrovando a buoni livelli ma non aveva grandi energie rimaste dopo le fatiche di una settimana dove è addirittura partita dalle qualificazioni e ha messo in riga due top-10 lungo il suo cammino (Maria Sakkari e Aryna Sabalenka) e in semifinale ha dovuto completare l’opera in due giorni diversi per battere Danielle Collins. Il match era stato sospeso nella serata di sabato con la statunitense avanti 4-2 e servizio al terzo, indietro però 0-30 nel game, e si è concluso oggi co Vekic che ha trovato l’immediato controbreak e ha trionfato poi nel tie-break decisivo per 6-4 4-6 7-6(2). Era forse più stanca, anche se in questa fase della stagione la fatica è tanta per tutte, anche per Swiatek che era alla settantaduesima partita del suo 2022.
La sensazione vera era che la partita potesse girare soprattutto sulla risposta della polacca. Banale, ma questo avviene quando si scende in campo con oltre il 50% di break ottenuti rispetto ai game di risposta giocati in stagione. La battaglia tra fondo rischiava di vedere Vekic andare fuori giri, alla lunga, per il grande sforzo fisico a cui poteva essere chiamata. E tutto sommato Donna ha giocato veramente bene. Nel primo parziale ha forse servito poche prime, ma concretamente soltanto in un game ha concesso qualcosa. E lì è caduta. Una chance e Swiatek si è involata verso il break, con ottime risposte dal 15-15 al 15-40 che hanno aperto le porte al 4-2 maturato con la soluzione di un top-spin molto carico sul rovescio della croata, soluzione tattica che ha trovato spesso l’avversaria impreparata. Game a zero al servizio e allungo sul 5-2 con chiusura agevole per il 6-3.
Nel secondo set Swiatek non ha sfruttato un immediato 0-30 e se il suo rendimento è un po’ calato, con qualche errore di troppo, c’era però da ammirare l’ottima reazione di Vekic che sull’1-1 ha servito solo prime al centro ottenendo punti diretti col servizio, caricandosi e scaricando pressione sull’avversaria che continuava con le sue sbavature e sul 2-3 cedeva la battuta scivolando indietro 15-40 con ottimi colpi della croata da fondo campo. Il break galvanizzava ulteriormente Vekic, che rientrava da 15-30 e si involava sul 5-2, chiudendo il parziale pochi minuti dopo. Quello che si presentava però come un terzo set potenzialmente molto tirato è stato invece stravolto dagli eventi. Il momento cruciale è stato nel primo punto sull’1-0 per la polacca, con uno scambio super dove entrambe sono passate da attacco a difesa e alla fine è stata Iga a prevalere con un ottimo rovescio stretto sull’incrociato.
Vekic, in affanno per le tante energie spese nel punto precedente, ha cambiato troppo rapidamente col rovescio verso il lungolinea precipitando sotto 0-30, e con un altro scambio in cui ha dovuto soprattutto correre è scivolata sotto 15-40. Sulla palla break, ancora una volta, Swiatek ha manovrato col dritto prima sul lungolinea alla sua sinistra, poi andando carica col top spin e profonda sul rovescio di Vekic che non ha potuto far altro che accorciare e perdere la battuta. La polacca rapidamente saliva 3-0 col terzo ace della sua partita e di nuovo apriva il quarto game con un dritto carico verso il rovescio della croata per chiudere poi spingendo sul lugolinea opposto. Una super difesa di Swiatek la portava sul 15-40, di nuovo in grande proiezione difensiva Iga riprendeva tutto e costringeva all’errore Vekic per il 4-0 e apriva il quinto game con l’ennesima copertura di campo magistrale fino allo slice di dritto vincente sul campo ormai vuoto di un’avversaria che aveva alzato bandiera bianca.
Sul 5-0 c’è stato il tempo anche per un nuovo break, che è valso il ventunesimo 6-0 del suo 2022 a -4 dal record degli anni 2000 di Serena Williams nel 2013. Più lontana Steffi Graf che nel 1988 stabilì questo particolare record con 29 6-0 in una stagione. E comunque per Swiatek è arrivato l’ottavo titolo della sua annata, un successo che puntella sempre più un periodo d’oro per lei. 16 tornei disputati, la metà vinti. E ora avrà tutto il tempo per rilassarsi un po’ in vista delle Finals dove arriverà, stranamente, da assoluta favorita.
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