Aggiorniamo, ancora una volta, i numeri: nona finale WTA per Iga Swiatek nel 2022 su 16 tornei disputati, dodicesima vittoria consecutiva contro una top-10, 63 vittorie stagionali tante quante Angelique Kerber nel 2016.
Incredibile reazione della polacca a una partita che si era messa abbastanza male contro Jessica Pegula, anche se gran parte del lavoro è stato fatto dalla sua straordinaria voglia di non perdere.
Il rifiuto alla sconfitta di Swiatek è un fattore sempre più rilevante in queste ultime settimane. Già a Cincinnati perse, sì, contro Madison Keys negli ottavi ma solo dopo essere rientrata dallo 0-5 15-40 al 4-5 nel secondo parziale. Contro Jule Niemeier allo US Open ebbe un momento contro se stessa molto pesante, ma da lì ha cambiato volto a una giornata molto negativa. Contro Barbora Krejcikova a Ostrava è stata semplicemente grandiosa nelle fasi finali quando era condannata alla sconfitta e continuava a rifiutarsi di cedere cancellando match point su match point.
Oggi contro Pegula, sconfitta per la quarta volta su altrettante sfide nel 2022, si è avuto un nuovo assaggio. È parsa tornare a faticare per le proprie condizioni di salute, ancora visibilmente raffreddata e abbastanza provata. Ha perso un primo parziale cominciato abbastanza bene e dove era stata la prima a cercare l’allungo sul 4-2 lasciando i successivi quattro giochi anche a causa di tanti errori e occasioni non sfruttate (4-3 15-40, 4-4 30-15, 4-5 30-40) ma dall’inizio del secondo set lo spartito è cambiato. L’immediato 3-0 di margine le ha ridato forza, l’arrivo al 6-2 è stato solo una conseguenza frutto di un ottimo innalzamento generale del proprio livello. Nel set decisivo, il momento chiave è arrivato sul 2-2 quando è scivolata indietro 15-40 con alcuni brutti errori che riaffioravano, eppure è stata miracolosa nel tenere quel turno di battuta, cancellare tre chance totali di break e girare subito la partita con un break a zero frutto anche del solito punto fatto di grande sacrificio e recuperi in scivolata.
Era il momento chiave: Pegula si è disunita, ha lasciato andare il game del 5-2 malgrado Swiatek servisse solo seconde palle (finirà addirittura col 100% di punti realizzati sulla seconda nel set decisivo). Nell’ottavo game, l’americana non c’era più e alcuni brutti errori di dritto segnavano la fine dell’incontro. Iga continua a sembrare in affanno, e continua a reagire alla grande. Ora avrà uno scoglio difficilissimo perché ritroverà probabilmente quella Danielle Collins che a gennaio la travolse in Australia, durante il primo Slam dell’anno, giocando un match di aggressione continua sui massimo due colpi tanto che il 6-4 6-1 finale le va anche molto stretto. Il match della statunitense contro Donna Vekic è stato più volte sospeso per pioggia. L’ultima, quella definitiva, quando Danielle era avanti 4-6 6-4 4-2 e servizio, ma indietro 0-30 nel game.
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