L. Samsonova b. Q. Zheng 7-5 7-5
Altra grande prestazione di Lyudmyla Samsonova, che a Tokyo mette in fila il terzo torneo vinto negli ultimi quattro a cui ha preso parte e incamera altri 470 punti preziosissimi per il suo ranking che la vedrà da lunedì a vista della top-20. La russa, trapiantata da tantissimi anni ormai in Italia, è stata protagonista di una partita difficile, ma conquistata grazie alla testa (fredda) e al braccio (caldo) nei momenti più delicati per fermare l’arrembante Zheng Qinwen, sconfitta alla prima finale della carriera.
La giovanissima cinese è molto pericolosa, e lo sarà sempre più con un po’ di esperienza accumulata (lei che è alla prima stagione intera nel circuito maggiore, classe 2002). Oggi stava dominando la scena al servizio e costringendo Samsonova a non poter sbagliare mezza soluzione tattica e tecnica per tutti i primi 10 game. Fino al 5-5, addirittura, Zheng aveva 14/14 con la prima palla in campo, molti di questi servizi che non venivano nemmeno risposti. Sul 5-4, poi, la diciannovenne si era portato 0-30 con un intelligente slice di rovescio lungolinea a pescare fuori posizione l’avversaria, che già sullo 0-1 aveva recuperato dal 15-40 nelle uniche chance di break concesse da una delle due giocatrici fin lì.
Nel momento più delicato, con una prima palla che faticava a stare al 50%, Samsonova ha trovato tre punti diretti col servizio e spinto sul 40-30 con un buon dritto anomalo su cui poi si è avventata per giocare un vincente dall’altro lato. Fondamentale questa soluzione perché si ripeterà anche nelle fasi più delicate del game successivo. La russa saliva in cattedra e sullo 0-15, di nuovo colpendo verso sinistra e poi attaccando verso destra, vinceva il primo punto della sua partita su una prima palla di servizio dell’avversaria. Zheng sotto 0-30 risaliva, ma sul 40-30 di nuovo un colpo sul suo rovescio la trovava poco efficace in difesa. Il primo doppio fallo del match regalava anche la prima chance di break a Samsonova che, con una palla molto carica spingeva ora sul dritto della cinese e si trovava poi il colpo successivo sul suo sventaglio di dritto, messo negli ultimi centimetri di campo.
Fatto il break, la chiusura del set è stata perentoria. Dopo un 7-5 così importante, Samsonova non ha ritrovato l’efficacia di quei 15 minuti conclusivi ma pur giocando male il game al servizio sul 3-2 perdendo malamente il break appena ottenuto si è poi presa la partita strappando il servizio alla cinese sul 5-5 in una dinamica molto simile al primo parziale: la russa è salita sullo 0-30 e lì Zheng ha infilato tre punti consecutivi, grazie anche all’ace numero 9 della sua partita, ma di nuovo non ha chiuso la palla del 6-5 e dal 40-40 la tensione sua e la freddezza dell’avversaria hanno portato al break e alla chiusura pochi minuti più tardi. Non una prestazione eccezionale come nei quarti di finale contro Garbine Muguruza, ma una partita matura in tanti frangenti e una stagione che, da dopo l’esclusione a Wimbledon dovuta ai tristi eventi degli ultimi mesi e di cui lei in particolare non ha alcuna responsabilità, sta traendo il massimo arrivando a 18 vittorie nelle ultime 19 partite e oltre 1000 punti raccolti tra Washington, Cleveland e ora Tokyo.
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