Forse mai come questa sera, nella sua stagione, Iga Swiatek ha dovuto affidarsi al concetto sempre valido e prezioso di “vincere male”.
È un particolare non da poco, per lei, perché più volte anche durante la sua lunga serie vincente scrivevamo di come stesse continuando coi risultati positivi pur senza esprimere un ottimo livello di gioco (a Roma, per esempio, fino alle semifinali).
Oggi, però, ha forse per la prima volta vissuto una partita contro Jessica Pegula dove ha pesato tantissimo il secondo set fatto quasi solo di break e mini-break. È finita 6-3 7-6(4) in un’ora e tre quarti e a un primo set tutto sommato accettabile, dove la polacca ha perso per la prima la battuta sul 2-2 con tre dritti colpiti male, dal 3-2 e 30-0 è stata la statunitense ad andare in grossa difficoltà. La sua solita, importante, regolarità è stata sostituita da quattro errori arrivati all’improvviso e che hanno dato linfa vitale all’avversaria, ripartita poi col controllo del campo e dei propri colpi, chiudendo il set con un parziale di 16 punti vinti su 18 da quel 3-2 30-0 Pegula.
I problemi sono arrivati e si sono concentrati tutti nel secondo parziale, dove la numero 1 del mondo è andata in grande affanno coi soliti problemi di questo periodo tra servizio e soprattutto dritto. Col colpo di inizio gioco il vero assillo era soprattutto cercare di non far entrare l’avversaria in risposta. Non è una parte del suo gioco che possa darle punti facili e per essere non ha nemmeno avuto una brutta percentuale di prime palle (67% complessiva) ma ricavava veramente poco e quando gli scambi partivano era spesso in svantaggio perché giustamente Jessica puntava tutto verso il suo lato destro. Sul 2-1 e servizio, poi, Swiatek ha giocato il suo peggior turno di battuta dell’incontro cominciato con un doppio fallo (il secondo fin lì, ce ne saranno tre in tutto) e tre brutti dritti.
Dal 3-3 arriveranno sei break consecutivi, e in ognuno Swiatek cominciava alla battuta da 15-0 sopra, ma non ha mai avuto la capacità o anche solo la possibilità di gestire il momento. Sul 4-4 il break è arrivato salvando una chance di 5-4 Pegula (ottimo dritto in lungolinea ad aprirsi il campo e chiudere poi col rovescio) e capitalizzando con un doppio fallo e un nastro fortunosissimo, e comunque non riusciva a uscire da questa dinamica dove al servizio non incideva granché e Pegula stavolta puntando verso il suo rovescio si portava subito 15-30 e poi 15-40 con dritto e rovescio verso i lungolinea. Sul 5-5 Iga addirittura ha trovato il break da 40-0 Pegula, facendo girare ora bene il proprio dritto, ma di nuovo tutto era vanificato da due brutti errori quando era il momento di chiudere. Guarda caso, dopo un set così mediocre nel livello il tie-break è cominciato con cinque mini-break consecutivi. La polacca è stata la prima a tenere un servizio salendo 4-2 con una prima di servizio non risposta. Perdeva il minibreak per tentare un’uscita di dritto in lungolinea abbastanza affrettata ma la combinazione incrociato e lungolinea col rovescio le garantiva un nuovo minibreak e sul 5-4 è riuscita ad aprirsi il campo col dritto lungolinea, salvandosi poi con lo schiaffo al volo di rovescio dopo aver cambiato idea almeno due volte su come colpire quella palla che stava cadendo anche disturbata dalle luci della sera.
Sul match point è riuscita a non farsi sfuggire l’occasione ed evitare così rischi maggiori, cogliendo la seconda semifinale Slam del 2022 su una superficie dove sì ha vinto tre titoli WTA 1000 quest anno ma due di questi erano probabilmente i due migliori tornei giocati durante la serie di 37 vittorie (Doha e Miami) mentre già a Indian Wells aveva lasciato un set per strada in tre partite e la finale contro Maria Sakkari fu sì molto disturbata dal vento ma piuttosto irregolare. La nota migliore è che la testa ha reagito molto bene ai continui controbreak subiti, anche perché con il genere di partita che l’aspetterà domani sera avrà da resistere a un altro importante assedio e purtroppo per lei non avrà di fronte una giocatrice regolare e forse poco esplosiva, ma Aryna Sabalenka. Abbiamo visto nel match di ottavi contro Jule Niemeier quanto possa soffrire su questi campi così veloci una giocatrice molto aggressiva e dominante, e dunque inevitabilmente i favori del pronostico saranno tutti per la bielorussa che ha vissuto una giornata molto più tranquilla contro Karolina Pliskova a cui sono rimaste nelle gambe le scorie di due battaglie pesanti contro Belinda Bencic e soprattutto contro Victoria Azarenka.
Gli highlights di Swiatek-Pegula
6-1 7-6(4) il punteggio che ha premiato la numero 6 del seeding in un match per lunghi tratti fin troppo facile, perché la ceca non aveva nulla da proporre e nel primo set era quasi ferma in mezzo al campo, senza quasi accennare tentativi di azione se la palla era a due metri da lei. Nel secondo parziale Sabalenka gestiva la situazione potendo pure servire per prima, con Pliskova che piano piano, sbagliando meno, riusciva se non altro a starle attaccata ma se il primo vincente della sua partita arriva sul 3-4 è logico che la giornata è da considerarsi molto sotto ai suoi livelli. C’è stato un attimo dove un brutto inizio di game per la bielorussa ha dato alla ceca uno spiraglio ma dallo 0-30 Aryna ha trovato quattro punti consecutivi e si è mantenuta comodamente avanti fino al tie-break dove dal 2-2 al 5-2 ha vinto tre punti che la rappresentano perfettamente: un ace di seconda servendo più forte che con la prima, risposta di rovescio a una prima palla di Pliskova con un colpo che viaggiava più forte del servizio e ha portato all’errore l’avversaria, botta di dritto in lungolinea e ottimo tocco nei pressi della rete. Scelleratezza (nel primo caso), aggressività e qualità. Karolina ha cercato poi di risalire dal 3-6, ma sul secondo match point è arrivata l’ultima risposta vincente di Sabalenka che ha fatto “la fotografia” all’avversaria.
Aryna quest anno ha perso tutti i tre precedenti giocati contro Swiatek, racchiusi nella serie positiva (semifinale a Doha, finale a Stoccarda, semifinale a Roma) senza vincere un set. Domani, nella nottata italiana tra giovedì e venerdì, lo scenario sembra quantomai diverso per le tante opzioni che saranno a sua disposizione.
Gli highlights di Sabalenka-Pliskova
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