Nella prima giornata di ottavi di finale del WTA 500 di San José sono di scena anche le prime big del torneo, quelle con la testa di serie dalla 1 alla 4 e che hanno goduto di un bye al primo turno.
Paula Badosa, numero 2 del tabellone e numero 4 del mondo è stata in almeno tre momenti vicinissima a vedersi sconfitta contro Elizabeth Mandlik, vera sorpresa di questa settimana.
La numero 240 del ranking mondiale, figlia d’arte della grande Hana Mandlikova, si è qualificata a questo evento passando il tabellone di qualificazioni dove si è imposta nell’ultimo turno contro la top-40 Jil Teichmann addirittura con un 6-0 nel set decisivo. Al primo turno nel suo primo main draw del circuito maggiore ha invece dato un doppio 6-3 ad Alison Riske, giocatrice con molta più esperienza di lei, e oggi si è trovata per due volte la chance di chiudere il match col proprio servizio e arrivando in quattro occasioni a due punti dalla vittoria.
6-2 5-7 7-6(5) il punteggio che ha tirato fuori Badosa dalle sabbie mobili di una nuova cocente delusione nel suo 2022 fin qui molto complicato da interpretare. I risultati fin qui non stanno brillando, ma potrebbe anche essere la stagione in cui semplicemente deve fare il possibile per assestarsi a un giusto livello. La sua ascesa negli ultimi mesi del 2021 è stata rapida e verticale e passare dal numero 60 del mondo al numero 2 è tutto fuorché banale. Certo, da un ranking importante deriva una responsabilità importante e perdere contro una ragazza di 21 anni semi-sconosciuta (se non fosse per il cognome) non avrebbe affatto aiutato.
Ci sono responsabilità di Mandlik in quelle concitate fasi del set decisivo? Abbastanza, purtroppo per lei. La tensione era ben palese, visti anche i diversi doppi falli commessi e la continua apnea nel punteggio. Aveva forse speso tanto sul 5-3 quando ha sentito per la prima volta il mega risultato possibile, arrivando sulla parità nel game in risposta e non riuscendo a evitare di servire dopo il cambio campo in cui inevitabilmente si sarebbe trovata per oltre un minuto immersa nei suoi pensieri. Non c’è molto da inventarsi: per una attualmente al numero 240 del mondo queste sono anche occasioni d’oro perché il torneo è importante, l’avversaria è addirittura inclusa nella top-5 e il divario tra vittoria e sconfitta era troppo sottile. Mandlik ci ha provato, rientrando da 0-30 ma senza mai avere match point. Sul 5-5 ha di nuovo preso il break ma non è servito a nulla e così, al tie-break, sul 4-4 è stato fondamentale il punto vinto da Badosa per scaricare tutta la pressione sulle spalle della statunitense, che di fatti ha perso quello successivo ritrovandosi sotto due match point e cadendo definitivamente sul secondo. Paula attenderà ora la vincente del big match di domani tra Naomi Osaka e Cori Gauff.
Niente da fare invece per l’altra testa di serie, Karolina Pliskova (numero 8). La ceca è stata sconfitta 3-6 7-5 6-1 contro Amanda Anisimova, che nei quarti di finale affronterà o Maria Sakkari (numero 1 del tabellone) o Shelby Rogers. La finalista di Wimbledon Ons Jabeur, invece, ha battuto nel match d’esordio Madison Keys 7-5 6-1.
Risultati
A. Anisimova b. [8] Ka. Pliskova 3-6 7-5 6-1
[3] O. Jabeur b. M. Keys 7-5 6-1
D. Kasatkina b. [Q] T. Townsend 6-4 6-0
[2] P. Badosa b. [Q] E. Mandlik 6-2 5-7 7-6(5)
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