Serena Williams annuncia il ritiro: l’addio agli Us Open

Ieri è tornata al successo in una partita del circuito Wta dopo oltre un anno. La sua vittoria nel primo turno del “National Bank Open”, torneo Wta 1000 in scena sul cemento di Toronto, ha “riaccesso” i suoi sostenitori. Oggi, però, la 40enne Serena Williams, attraverso Instagram, ha subito “freddato” i fan. In un post, infatti, la statunitense, ex numero uno del tennis femminile mondiale, ha spiegato che presto si ritirerà dall’attività agonistica.

“Arriva un momento nella vita in cui dobbiamo decidere di muoverci in una direzione diversa. Quel momento è sempre difficile quando ami qualcosa così tanto. Mio Dio, mi piace il tennis. Ma ora il conto alla rovescia è iniziato. Devo concentrarmi sull’essere mamma, sui miei obiettivi spirituali e scoprire finalmente una Serena diversa ma semplicemente eccitante. Mi godrò queste prossime settimane”, ha scritto Serena Williams, lasciando intendere che fra poco, verosimilmente dopo gli Us Open, lascerà il circo internazionale della racchetta.

“Non mi è mai piaciuta la parola ritiro”, ha scritto so Vogue. “Non la sento una parola moderna. Ho pensato a una evoluzione, ma voglio essere sensibile su come la impiego, questa parola, che significa qualcosa di molto specifico e importante per una comunità. Credetemi, non ho mai voluto dover scegliere tra il tennis e la famiglia. Non penso sia giusto. Se fossi un maschio non dovrei scrivere questo, perché sarei là fuori a giocare e vincere mentre mia moglie faceva il lavoro fisico di espandere la famiglia. Forse sarei più una Tom Brady se ne avessi l’opportunità. Non fraintendetemi: amo essere una donna e ho amato ogni secondo della gravidanza di Olympia. Ero una di quelle noiose donne che amano essere incinte e lavorano fino al giorno in cui vanno in ospedale, anche se le cose si sono di molto complicate dall’altro lato. E ho quasi fatto l’impossibile: molti non hanno capito che ero incinta di due mesi quando ho vinto gli Australian Open nel 2017. Ma questo mese compio 41 anni e qualcosa devo cedere”.

Molto ha inciso la piccola Olympia, nata ormai a fine agosto di cinque anni fa: “Sta per compiere 5 anni, eravamo in macchina e stavamo andando a prenderle un nuovo passaporto prima di un viaggio in Europa. Stava usando una app educativa sul mio telefono e la voce robotica le ha chiesto: ‘Cosa vuoi essere quando crescerai?’. Non sa che la sto ascoltando, ma posso sentire la risposta sussurrata al telefono: ‘Voglio essere una sorella maggiore’”. Paradossalmente però non è una prospettiva di cui le piace parlare, a ora: “Sono riluttante ad ammettere com me stessa o chiunque altro che sto per smettere di giocare a tennis» e «è come se non fosse vero finché non lo dici ad alta voce”. Spiega di averne parlato con il terapista: “So che in molti sono felici e non vedono l’ora di andare in pensione, e io vorrei sentirmi così. Ashleigh Barty era numero uno del mondo quando a marzo ha detto stop. Caroline Wozniacki si è sentita sollevata quando lo ha fatto nel 2020. Lode a loro, ma per essere onesta, non c’è gioia in questo argomento, per me”.

Non c’è una vera data di termine, ufficiale, della carriera, ma lo US Open nel suo ideale e in quello di tutti sembra proprio la tappa giusta e ultima. Lo Slam di casa, il pubblico, un’occasione speciale oltremodo per poter salutare come vuole lei. Un privilegio che non tutti hanno avuto. Già quest anno sembrava sparita fino a 10 giorni prima di Wimbledon. Dopo essere rimasta ferma per 12 mesi, con le 41 candeline ormai prossime, non sembra esserci altra via. E lasciare da 23-volte campionessa Slam (salvo un finale da film) e indiscussa leggenda dello sport e della cultura globale è ancor più grande.

Dalla stessa categoria