Da n. 152 a n. 29 nel giro di sette giorni. Sintetizzare una favola con fredde cifre può risultare arido, ma è inevitabile rimarcare in questa maniera la clamorosa ascesa di Borna Coric nel ranking ATP odierno. A Cincinnati il croato è stato protagonista di una delle maggiori imprese tennistiche degli ultimi anni, conquistando il primo titolo Master 1000 in carriera dopo essere entrato in tabellone solo grazie alla classifica protetta.
L’anno scorso Coric era stato operato alla spalla destra, andando poi incontro a un lungo stop, che lo aveva fatto precipitare fino al n. 278 dello scorso 23 maggio, appena tre mesi fa. Il nuovo inizio, a partire dai Challenger, gli ha consentito di riguadagnare pian piano posizioni più consone al suo valore, seppure ben lontane dal career high, n. 12 nel novembre di quattro anni or sono.
Ora l’inatteso boom, con il meritatissimo trofeo del Western & Southern Open e un balzo in classifica di 123 posizioni in un colpo solo, fino al rientro in pompa magna fra i migliori trenta. E chissà che non sia solo il principio di una seconda parte di carriera da vivere al top.
A Cincy, Coric ha sconfitto nel match clou Stefanos Tsitsipas, che risale due gradini. Il greco torna quinto, davanti allo stabile Novak Djokovic e a Casper Ruud, che compie il percorso inverso, retrocedendo al settimo posto. Tsitsipas sale inoltre al numero 2 della Race, dietro al solo Rafa Nadal e davanti a Carlos Alcaraz.
Esce per il momento dai top ten Andrey Rublev, finalista l’anno scorso, stavolta out negli ottavi: il russo scivola in undicesima piazza (- 3). Stabiliscono invece i rispettivi career high Félix Auger-Aliassime (ottavo; + 1), spintosi nei quarti, e il semifinalista Cameron Norrie (nono; + 2).
Più in basso, salgono Pedro Cachin (66; + 22) e Constant Lestienne (75; + 19), che hanno fatto propri i Challenger di Santo Domingo e Vancouver, oltre al sorprendente Ben Shelton (171; + 58), negli ottavi a Cincinnati. In forte calo Daniel Altmaier (93; – 13) e Benoit Paire (164; – 54).
Per quanto riguarda gli italiani, Jannik Sinner viene sorpassato dallo statunitense Taylor Fritz e scende al tredicesimo posto (- 1), mentre Matteo Berrettini resta quindicesimo. Eguaglia il career high Lorenzo Musetti (30; + 3), fuori al primo turno nel main draw dopo aver superato le qualificazioni. Tra i cento figurano inoltre Fabio Fognini (61; 0) e Lorenzo Sonego (63; – 7).
Seguono Franco Agamenone (109; + 2), Flavio Cobolli (139; – 5), Marco Cecchinato (141; – 5), Giulio Zeppieri (146; – 5), Francesco Passaro (148; – 2), Gianluca Mager (165; – 1), Andrea Pellegrino (170; – 1), Luca Nardi (173; – 2), Luciano Darderi (174; – 2), Andrea Vavassori (182; – 3), Matteo Arnaldi (188; – 2), Riccardo Bonadio (189; – 12), Stefano Travaglia (190; – 3), Andreas Seppi (196; + 1) e Andrea Arnaboldi (197; + 1).
Cincinnati ha regalato emozioni anche in campo femminile, con il titolo andato alla rediviva Caroline Garcia, che aveva iniziato il proprio percorso dalle qualificazioni. La francese, ex n. 4 del ranking WTA (lo fu nel settembre 2018), torna a scalare la graduatoria, assestandosi al gradino n. 17, con un arrembante + 18 rispetto a lunedì scorso. Due mesi fa, nell’edizione datata 20 giugno, la ventottenne di Saint-Germain-en-Laye era ancora soltanto n. 75.
Fra le top ten si registra solo uno scambio di posizione: Aryna Sabalenka sottrae la sesta a Simona Halep grazie al piazzamento in semifinale a Cincy. In attesa della pesantissima “cambiale” newyorkese, si riavvicina all’élite mondiale Emma Raducanu (11; + 2), giunta negli ottavi.
Tra le venti stabilisce il primato personale Beatriz Haddad Maia (15; + 1), pur uscita al debutto, mentre eguaglia se stessa Veronika Kudermetova (18; + 2), approdata agli ottavi.
In netta risalita la semifinalista Madison Keys (20; + 4) e la finalista Petra Kvitova (21; + 7), nonché Shuai Zhang (35; + 9) e Ajla Tomljanovic (48; + 15), entrambe nei quarti, l’australiana partendo dalle qualificazioni.
Più in basso, da segnalare le forti avanzate di Kamilla Rakhimova (90; + 18), vincitrice della prova ITF da sessantamila dollari del Bronx, e Valentini Grammatikopoulou (143; + 96), che ha sbancato il “125” di Vancouver.
Escono dalle venti le ceche Karolina Pliskova (22; – 5) e Barbora Krejcikova (23; – 4), che in tempi non lontani hanno occupato posizioni di ben altro rilievo. Segno fortemente negativo per Jil Teichmann (30; – 9), Angelique Kerber (52; – 20) e Clara Tauson (58; – 11).
Tra le azzurre, guida sempre Martina Trevisan, ventisettesima (- 1). Alle sue spalle troviamo Jasmine Paolini (57; – 5), Lucia Bronzetti (59; + 7, career high con la finale a Vancouver) e Camila Giorgi (68, – 3).
Debutta fra le cento Elisabetta Cocciaretto (100; + 1), pur subito eliminata a Vancouver. Entro le duecento resta poi la sola Sara Errani (117; + 1), perché Lucrezia Stefanini (233; – 45) scivola indietro.
I top ten del ranking ATP: 1 Daniil Medvedev, 2 Alexander Zverev, 3 Rafael Nadal, 4 Carlos Alcaraz, 5 Stefanos Tsitsipas (+ 2), 6 Novak Djokovic, 7 Casper Ruud (- 2), 8 Félix Auger-Aliassime (+ 1), 9 Cameron Norrie (+ 2), 10 Hubert Hurkacz.
Le top ten del ranking WTA: 1 Iga Swiatek, 2 Anett Kontaveit, 3 Maria Sakkari, 4 Paula Badosa, 5 Ons Jabeur, 6 Aryna Sabalenka (+ 1), 7 Simona Halep (- 1), 8 Jessica Pegula, 9 Garbiñe Muguruza, 10 Daria Kasatkina.
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