A. Cornet b. [1] I. Swiatek 6-4 6-2
Alla fine tanto tuonò che piovve. Dopo le avvisaglie dei primi due turni, Iga Swiatek non ha superato lo scoglio Alizé Cornet uscendo con le ossa rotte da Wimbledon nel primo torneo Slam in cui ha fallito l’approdo alla seconda settimana dallo US Open 2020, ormai sette Major fa. Era nell’aria, però, perché le poco convincenti prestazioni dell’esordio contro Jana Fett e del match successivo contro Lesley Pattinama Kerkhove lasciavano presagire una giornata potenzialmente molto delicata oggi contro un’avversaria sì in fase calante ma molto più esperta e capace di exploit, che proprio su questi campi nel 2014 superò Serena Williams (allora anche lei numero 1 del mondo) proprio al terzo turno.
Una partita in cui Cornet ha anche terminato con un parziale monstre di 24 punti a 2 dal 2-0 40-15 per la sua avversaria, che ha pagato carissimo non aver sfruttato il momento di calo che ha avuto la transalpina e ha finito per perdere 6-4 6-2. Per tutto il match Iga è parsa ancora una volta in affanno sia negli spostamenti che nel trovarsi posizionata coi piedi al momento dell’impatto con la palla. Da qui nascevano i tanti, troppi errori gratuiti che hanno spianato la strada in due momenti diversi alla sua avversaria.
Iga non è riuscita a limitare gli errori, soprattutto in una prima fase dove sembrava non riuscire a tenere la palla in campo. Un rapido 3-0 e doppio break di vantaggio per la sua avversaria che poteva anche diventar ben più grave se Alizé avesse sfruttato le tre chance del 4-0. Swiatek è riuscita a far girare il proprio dritto prendendosi il break alla terza chance, accorciando sul 2-3 e arrivando fino alla palla del 3-3 salvata però piuttosto bene da Cornet che da quel momento in poi non ha più sofferto sul proprio servizio. Pur nella fase di “equilbrio” si notava come Swiatek cercasse soluzioni ben più avventate rispetto a un’avversaria impeccabile tra fase offensiva e difensiva.
A inizio del secondo parziale c’era forse il momento che la numero 1 del mondo doveva approfittare a tutti i costi. Cornet ha avuto un calo di energie che l’ha portata sotto 2-0 40-15, ma nel momento chiave Swiatek non ha chiuso: un dritto lungo, una magia della francese a rete, un dritto colpito male e una risposta anche fortuita della sua avversaria che di rovescio la metteva sull’ultimo centimetro di riga. L’immediato aggancio sul 2-2 e il brutto game giocato dalla polacca per il 2-3 di svantaggio ha in qualche modo scavato la fossa. Scivolata indietro 2-4 ha perso malamente il terzo turno di battuta consecutivo di fatto consegnandosi.
Era la fine della sua serie positiva, lo sapeva fin da quel passaggio a vuoto che è valso 15 punti di fila per la francese, che invece torna in gloria proprio in una stagione che per lei potrebbe anche essere quella dell’addio. Non l’ha detto ad alta voce, perché ha come obiettivo i 63 Slam consecutivi che raggiungerebbe proprio al prossimo US Open, ma è sempre la solita, tenace, fastidiosa ed esperta giocatrice che contro un’avversaria molto più giovane e abbastanza inesperta è riuscita a dire la sua con grande stile. Il bel confronto finale a rete fa da cornice al momento. La numero 1 è caduta, per la sua prima sconfitta da leader della classifica, e forse non poteva esserci avversaria migliore. O peggiore. Dipende dai punti di vista.
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