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Un cane per amico: un binomio che i tennisti amano

Arthur Schopenhauer sosteneva che “Chi non ha avuto un cane non sa cosa significhi essere amato.”  Il filosofo adorava dei cani la trasparenza della loro anima, la fedeltà sconfinata e la fiducia inesauribile nell’uomo, che poi forse è il loro unico difetto. Ogni estate, appena l’aria di vacanze comincia a farsi sentire, arriva puntuale la crudele pratica dell’abbandono dei cani, che da amorevoli compagni di vita diventano di colpo odiosi ostacoli alla voglia di ferie. L’abbandono di animali domestici, oltre a essere un crimine etico costituisce un reato punito con gravi sanzioni che vanno da multe salate fino all’arresto.

Ma non basta reprimere, occorre educare e aumentare la consapevolezza di chi decide di accogliere un cane nella propria vita. Nel mondo del tennis sono molti i giocatori che hanno sposato la causa degli animali, attivandosi in prima persona. “Non sarà facile, però voglio  accrescere la consapevolezza delle persone e sottolineare che gli animali non sono giocattoli e non bisogna abbandonarli”.

Da questo pensiero, durante la pandemia è nata l’iniziativa del tennista spagnolo Alejandro Davidovich Fokina a favore dei cani abbandonati, aumentati durante la crisi sanitaria del 25% nella sola penisola iberica. Un progetto che mira a raccogliere fondi per finanziare le strutture che si occupano di animali abbandonati e  soprattutto a sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.

L’iniziativa di Alejandro non è caduta nel vuoto e dal Canada gli fa eco Denis Shapovalov con la “ShapoShelter”, un’iniziativa benefica che permetterà a cani e gatti  abbandonati di trovare un posto dove poter essere accuditi. “Ho sostenuto diversi rifugi nel corso degli anni”, ha spiegato il numero 15 del mondo. “Ho tanti animali domestici, quindi sono entusiasta di annunciare che ho unito le mie forze e ho fondato una piattaforma online chiamata ShapoShelter che aiuterà diversi rifugi in tutto il mondo a promuovere i loro animali, sia cani che gatti, e a cercare di aiutarli a trovare nuove case”. ShapoShelter usufruisce del supporto dei social media e di un sito web progettato per sostenere la Humane Society of Manatee County, la Humane Society of Greater Miami e Adopta Un Amigo Para Siempre a Città del Messico. Durante il Miami Open Shapovalov non ha mancato di far visita alla struttura della città  insieme alle stelle del circuito ATP e WTA Matteo Berrettini e Belinda Bencic. Altra lodevole iniziativa benefica è stata organizzata da uno dei tornei di tennis più importanti del Sudamerica: una squadra di sei teneri e giocherelloni cagnolini alla ricerca di una casa ha partecipato all’Open Rio 2022 per divertirsi ad acchiappare le palline al fianco dei migliori tennisti del mondo. Sono in effetti molti i campioni sempre più pet friendly. Il più famoso amico a quattro zampe del circuito è il barboncino Pierre di Novak e Jelena Djokovic.

Il cagnolino è a tutti gli effetti un membro della famiglia e accompagna i Djokovic ovunque, in vacanza e durante le partite. Sembra infatti che Pierre con le sue feste riesca sempre a rilassare Nole e a fargli tornare il sorriso anche nelle giornate storte. Un grande amore è anche quello tra Ajla Tomljanovic e il suo bracco Bruce. Il cagnolone è spesso presente sul profilo Instagram della tennista che si diverte ad allenarsi sul campo da tennis con il suo Bruce, personal trainer certificato di “Doggy Fitness”. Anche Alexander Zverev aveva scherzato lo scorso anno sui social presentando il suo nuovo coach: il cane lovik, un duro negoziatore che aveva accettato l’incarico soltanto in cambio di un ingaggio comprensivo di tre pasti al giorno e otto biscottini extra! Amante degli animali e attaccatissimo ai suoi due labrador è Dominic Thiem, mentre Serena Williams dopo Jackie, Chip e Lauralei, ha chiamato il suo nuovo  cagnolino Rafa in onore di Nadal.Ultimo, ma solo in ordine di tempo, ad aver ingrandito la famiglia con l’arrivo di un cucciolo è lo svizzero Roger Federer. Il campione elvetico ammette di aver ceduto alle richieste dei figli ma di essere felicissimo per l’arrivo di Willow. La dedica però più appassionata ai propri cani rimane quella fatta da un giovanissimo Andy Murray che durante un’intervista di diversi anni fa non ebbe alcuna esitazione di fronte alla domanda provocatoria su chi avrebbe salvato per primo in caso di un incendio in casa: i cani, i border terrier Maggie-May e Rusty, gli stessi a cui il tennista regalerà poi le due medaglie vinte ai giochi olimpici. Accudire un amico a quattro zampe richiede tempo, sacrifici e pazienza, è un gesto che esige consapevolezza, è una scelta che non va mai in vacanza. 

Annalisa Migliorini

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