Come dieci giorni fa a Eastbourne, Katie Boulter si è rivelata fatale per Karolina Pliskova.
Stavolta a fare da contorno alla grande impresa della ragazza di Leicester non c’erano i gabbiani e le rive del Canale della Manica, ma il Centre Court di Wimbledon gremito per lei.
Fuori Emma Raducanu, i britannici hanno subito trovato il loro “piano B” in una giocatrice che qualche anno fa era entrata in top-100 prima di franare tra infortuni continui e difficoltà a ritrovare una buona condizione. Oggi, come la scorsa settimana, ha dimostrato di poter giocare bene e sentire poca pressione di fronte al suo pubblico. Non è neanche una novità, per essere, perché proprio qui lo scorso anno andò vicinissima a battere un’altra big come Aryna Sabalenka, che riuscì a salvarsi per il rotto della cuffia malgrado fosse al limite della propria tenuta.
Oggi, come dieci giorni fa, Katie ha rimontato un set di svantaggio alla più quotata avversaria, qui segnata come sesta favorita del seeding e che precipiterà ai margini della top-20. Era un dato che a Pliskova sarebbe toccato comunque, visto come come il torneo quest anno non assegna punti, ma uscire già al secondo turno da finalista in carica e ripetendo in maniera molto simile la prestazione di una settimana fa deve bruciare tantissimo dentro di lei. Il fallimento della ceca in questi primi sei mesi di stagione, segnati sì dal difficile rientro post intervento al polso, la vedranno ora con pochissime chance di qualificarsi per esempio alle prossime WTA Finals (appuntamento a cui non manca dal 2015) più tutta la mole di punti che è chiamata ancora a difendere.
Nel 2022 fin qui disastroso c’è questo 3-6 7-6(4) 6-4 maturato in due ore di gioco dove al buon rendimento al servizio del primo set si è passati alla rincorsa del secondo (Boulter era avanti 4-2) e all’affannoso tentativo di recupero da 0-4 nel tie-break. Ha fatto pochissimo, nel set decisivo, nei game di risposta tanto da non impensierire mai Boulter che sul 4-4 ha preso coraggio in un game cominciato con un cambio in lungolinea di rovescio e proseguito poi con una risposta offensiva per lo 0-30. Karolina ha salvato la prima chance di break con un ace ma sulla seconda ha capitolato e la britannica, al servizio per il match, è riuscita ad arrivare al traguardo per la vittoria più importante della carriera che vale un terzo turno nello Slam di casa.
Molto meglio invece l’altra ceca Petra Kvitova, che si è fatta sì riprendere da 6-1 5-1 contro Ana Bogdan dovendo anche salvare due set point sul 5-6, ma nel tie-break è riuscita a chiudere per 6-1 7-6(5) e affronterà al prossimo turno Paula Badosa, che ha battuto agilmente 6-3 6-2 Irina Bara.
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