Il tabellone del WTA 1000 di Roma si sta abbastanza rapidamente allineando agli ottavi di finale.
Nel torneo femminile, fin qui, ci sono state poche sorprese e forse le principali sono nate, purtroppo, da ritiri che hanno spezzato partite, tolto di scena possibili outsiders come Sara Sorribes Tormo ieri e oggi Anhelina Kalinina. Due giocatrici che nessuno attendeva candidate al titolo o alla finale, ma che sanno interpretare la superficie (soprattutto la spagnola) con grande dimestichezza.
Quello che si sta vedendo fin qui è l’enorme differenza tra una big o una tennista capace di manovrare sul rosso e una meno indicata alla terra battuta. Così oggi è stata per esempio la giornata della nuova vittoria di Jil Teichmann che sta facendo il massimo tra Madrid e Roma e dopo la semifinale spagnola è agli ottavi in Italia grazie al 6-2 4-6 6-4 contro Karolina Pliskova. La numero 6 del seeding è fuori, ma gli indizi che potesse essere oggi una giornata fatale per lei erano tanti. La condizione è ancora ben lontana dall’essere accettabile, sta crescendo a piccoli passi dopo l’intervento al polso di dicembre e su una superficie che malgrado l’ha vista qui al Foro fare tre finali tra 2019 e 2021 è pur sempre la peggiore per lei. Così Teichmann, alla fine, ha potuto festeggiare assieme al caloroso pubblico sul Pietrangeli quasi chiamando la ola e l’urlo dalle tribune.
Male anche Anett Kontaveit, numero 5, più preparata al rosso rispetto a Pliskova ma che ora veramente sembra pagare lo sforzo fisico degli ultimi mesi e il 6-2 6-3 netto subito contro Petra Martic, comunque molto più a suo agio, rispecchia un po’ il momento traballante di chi ha giocato tanto e speso tanto tra agosto e marzo.
Il big match di ottavi, comunque, vedrà di fronte la numero 1 del mondo Iga Swiatek contro l’ex numero 1 Victoria Azarenka. La polacca è tornata in campo dopo oltre due settimane di pausa e si è vista l’assenza dai campi nella ruggine che c’è un po’ stata soprattutto nell’inizio del match contro Elena Gabriela Ruse. Subito avanti 2-0, doppio break per il 4-1 e primo servizio perso. Tornata avanti di due break, sul 5-2 ha perso la battuta riuscendo comunque a chiudere 6-3 6-0. È il nono 6-0 del suo 2022, un numero impressionante se si pensa che la seconda in questa classifica ne conta “solo” quattro. Affronterà giovedì Azarenka, 6-2 6-4 a Camila Osorio, e sarà il loro secondo confronto stagionale dopo la vittoria in tre set di Iga ad Adelaide nella prima settimana dell’anno.
È una bella sezione di tabellone, quella, perché la vincente tra Swiatek e Azarenka affronterà o Martic o, soprattutto, Bianca Andreescu. La canadese ha vinto oggi una partita piuttosto tirata contro un’altra lucky loser, Nuria Parrizas Diaz. È una di quelle vittorie che possono incidere soprattutto nel morale, perché sta arrivando ora alla doppia cifra di partite sul rosso nel circuito maggiore in carriera e oggi affrontava chi, praticamente, su questa superficie è nata. La canadese si è imposta 6-3 7-6(4), rientrando bene dal 3-0 di ritardo del secondo set e soffrendo poco e nulla al servizio dal 4-4, chiudendo molto bene il tie-break con tre punti consecutivi dal 4-4.
Siamo nella parte alta e Aryna Sabalenka ha cominciato il suo torneo con un altro match molto netto: 6-2 6-0 a Shuai Zhang, che la porta al terzo turno contro Jessica Pegula, lei “favorita” dal ritiro di Kalinina. Molto bene Maria Sakkari, che ha vinto 6-2 6-3 contro Ekaterina Alexandrova e affronterà agli ottavi Cori Gauff, che ha battuto 6-2 6-4 Madison Brengle, anche lei lucky loser. Vittoria in due set anche per Ons Jabeur, che ha superato 7-5 6-2 Ajla Tomljanovic.
In serata due nuove uscite eccellenti: prima Garbine Muguruza, poi Simona Halep. La spagnola pur arrivando a pochi punti dal match, è stata sconfitta 3-6 7-6(4) 6-1 contro Yulia Putintseva. Stava gestendo abbastanza bene l’esuberanza della kazaka, ma sul 5-4 30-0 nel secondo set si è spenta la luce e in quei 2 game Putintseva è tornata prepotentemente nel match fino a prendersi il tie-break e dilagare nel set decisivo. Halep invece ha perso 7-6(1) 6-2 contro Danielle Collins, che si è presa un primo set di 81 minuti dove era stata quasi sempre avanti: 2-0, 4-2, numerose chance di 6-5, eppure Halep resistendo all’attacco continuo si era portata al servizio per chiudere il parziale. Non c’era però spinta nella sua palla, perché Collins attaccava come una forsennata e Simona tendeva subito a indietreggiare perdendo tantissimo campo. Controbreak, 6-6 e tie-break dominato dalla statunitense che si involava poi sul 4-0 per chiudere 6-2.
Risultati
[1] I. Swiatek b. [LL] E. G. Ruse 6-3 6-0
[16] V. Azarenka b. C. Osorio 6-2 6-4
[PR] B. Andreescu b. [LL] N. Parrizas Diaz 6-3 7-6(4)
[Q] P. Martic b. [5] A. Kontaveit 6-2 6-3
[3] A. Sabalenka b. S. Zhang 6-2 6-0
[12] J. Pegula b. A. Kalinina walkover
[7] D. Collins b. S. Halep 7-6(1) 6-2
[Q] Y. Putintseva b. [8] G. Muguruza 3-6 7-6(4) 6-1
[9] O. Jabeur b. A. Tomljanovic 7-5 6-2
[15] C. Gauff b. [LL] M. Brengle 6-2 6-4
[4] M. Sakkari b. E. Alexandrova 6-2 6-3
J. Teichmann b. [6] Ka. Pliskova 6-2 4-6 6-4
E. Rybakina b. [Q] L. Davis 6-4 6-3
D. Kasatkina b. L. Fernandez 4-6 6-3 7-6(2)
[2] P. Badosa b. [Q] A. Sasnovich 6-2 6-1
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