M. Trevisan b. A. Sasnovich 7-6(10) 7-5
Eh già, siamo ancora qua. Diciannove mesi dopo il primo grande exploit Slam di Martina Trevisan, in quel Roland Garros così particolare perché giocato tra settembre e ottobre del 2020, la toscana è tornata tra le migliori otto a Parigi. In questo periodo è passato di tutto alle spalle dell’azzurra, che ha vissuto una prima metà di 2021 da incubo e rischiava addirittura di uscire dalla top-200 con i tanti punti che avrebbe visto svanire da quel torneo ma che è riuscita a collezionarne abbastanza da rimanere agganciata a una delle ultime carrozze del treno, non perdere contatto dalla top-100 e ritornarci in questo 2022 che ora la vede di nuovo alla ribalta.
Il primo titolo WTA ottenuto la scorsa settimana a Rabat l’ha lanciata in una fase d’oro, perché oggi ha messo insieme la nona vittoria consecutiva. Probabilmente rispetto al 2020 è mancata l’affermazione “pesante” perché in quell’edizione aveva battuto Cori Gauff, Maria Sakkari, Kiki Bertens oltre al ritiro di Camila Giorgi al primo turno, ma si è imposta fin qui senza perdere set contro avversarie difficili ma in cui partiva sempre leggermente avanti per la grande attitudine ai campi in terra rossa. Oggi soprattutto vedeva la chance di tornare ai quarti anche perché Aliaksandra Sasnovich ha compiuto un bel percorso, ma alla prova del 9 era lei probabilmente a doversi superare e Martina aveva tante armi per far male.
Non è stato però per nulla facile, anzi. La toscana ha vissuto forse la giornata più difficile di queste due settimane giocando molto contratta e subendo tanto la pressione e il momento. Il primo set in particolare sembrava una questione risolvibile in relativamente poco tempo, invece si è protratto per un’ora e un quarto rischiando in più occasioni di vanificare quanto stava ottenendo. Sasnovich non è molto adatta a questa superficie perché il rovescio, il colpo che dovrebbe essere migliore per sensibilità, aveva pochissimo margine di rischio rispetto al nastro. il dritto è quello più macchinoso e subiva tanto il top spin e le varie traiettorie che Trevisan poteva offrire. Il problema, però, è che Martina non stava riuscendo a sfruttare le tante occasioni che si è vista passare davanti. Prima un 15-40 sul 3-2 (molto brava comunque la sua avversaria), poi addirittura uno 0-40 sul 4-3 con quattro chance non concretizzate. Sul 5-5, poi, un pessimo game al servizio dava addirittura alla bielorussa la possibilità di chiudere il set, non concretizzata però perché nel dodicesimo game Trevisan riusciva a fare lo schema migliore e più semplice oggi: una palla angolata, abbastanza carica, senza alcun rischio. Lo spostamento di Sasnovich, in laterale, non era efficace e questo le dava enorme fastidio nell’economia del punto. Così si è giunti al tie-break dove, purtroppo, dal 5-5 ci sono stati solo errori grossolani, frustrazione, urla e tanta tensione. Talmente tanta che sul 6-6 Trevisan non si era accorta che doveva cambiare lato, stessa cosa della sua avversaria sul 9-9. Martina ha rischiato davvero di vedere in fumo quanto fatto fin lì quando il dritto continuava a tradirla sui tanti set point avuti, compreso quello sul 7-6 dove ha avuto la palla sopra alla rete ma ha colpito senza forza e la palla si è spenta sotto al nastro.
Sasnovich ha pure avuto set point, sul 9-8, ma ha giocato con troppa paura, sempre più corta, finché Trevisan non è entrata col dritto trovando buona profondità. Sull’11-10, finalmente per Trevisan, la bielorussa metteva lunga l’ultima palla del set e chiudeva quello che stava diventando un calvario. Il copione non è però cambiato nel secondo set, quando pur con un break di vantaggio l’azzurra veniva raggiunta e sul 3-4 perdeva la battuta a zero. Come avvenuto fin lì, Sasnovich non riusciva a giocare. Nei momenti più importanti si irrigidiva tanto e non riusciva a fare le cose più semplici. Nelle fasi decisive del primo tie-break ha commesso un doppio fallo di un metro abbondante, messo un dritto da metà campo sotto al nastro e un altro dritto lungolinea largo. Qui, di nuovo al servizio per chiudere il set, ha perso la battuta a zero. A quel punto, Trevisan è riuscita a far sua l’inerzia e ha chiuso con quattro game consecutivi.
Tornerà in campo martedì, quando sfiderà Leylah Fernandez. La canadese, recente finalista dello US Open, ha vinto la seconda partita molto combattuta del suo torneo dopo il 7-5 al terzo contro Belinda Bencic e si è imposta 6-3 4-6 6-3 contro Amanda Anisimova. La risposta della canadese ha spesso fatto la differenza contro una statunitense poco reattiva nei primi colpi dopo il servizio. Leylah era scappata subito avanti 4-0, ha avuto un po’ di calo al servizio dal 5-1 e sul 5-3, malgrado un immediato 40-0, ha avuto bisogno del quinto set point. Nel secondo parziale ha recuperato un break di ritardo perdendo il servizio però sul 4-5 e infine nel terzo ha trovato lo spunto decisivo a metà parziale e sfruttando qualche errore in risposta dell’avversaria si è portata fino al 5-3 senza faticare più di tanto, riuscendo infine al secondo match point a mettere a segno il vincente che la porta tra le otto che si giocheranno il titolo del Roland Garros.
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