M. Trevisan b. [17] L. Fernandez 6-2 6-7(3) 6-3
Come il 2020, meglio del 2020. Martina Trevisan è riuscita nella sua impresa di fare un passo in più a Parigi e dopo i quarti di finale di 19 mesi fa oggi ha staccato il biglietto per la semifinale battendo la recente finalista dello US Open Leylah Fernandez 6-2 6-7(3) 6-3.
Sono così 10 le vittorie consecutive dell’azzurra, che ha cominciato questo bellissimo momento a Rabat la settimana prima dell’inizio dello Slam sulla terra rossa e lungo il cammino aveva anche battuto Garbine Muguruza, al secondo turno del torneo in Marocco, rientrando da 2-6 1-3 di svantaggio.
Rispetto al turno precedente, poi, oggi Trevisan ha dato un’ottima risposta a livello caratteriale. Se contro Aliaksandra Sasnovich domenica avevamo visto tanta tensione e molti errori, oggi l’azzurra ha fatto girare soprattutto il dritto con molta più spinta e pesantezza, spezzando le azioni della canadese che veniva troppo spesso travolta da una palla troppo più forte rispetto al suo tennis esplosivo sì, ma molto più leggero. A questo, poi, va fatto anche notare che la stessa Fernandez ha vissuto una giornataccia dal punto di vista fisico perché fin dai primi punti si è trovata a dover considerare un importante fastidio fisico al piede destro. Lei è stata bravissima a non far mai notare nulla, non perdersi in scene di dolore o volti preoccupati, ma si notava come i piedi non viaggiassero bene come nelle partite precedenti e soprattutto il dritto ne pagava le conseguenze maggiori.
Guarda caso, poi, i primi due punti dell’intero match sono stati due dritti incrociati di Fernandez spentisi ben sotto al nastro, senza troppa forza. Ha perso la battuta con un doppio fallo e nel game successivo si è intravista una smorfia di dolore dopo un movimento coi piedi alla ricerca della palla. Così la sua partita è stata un discreto incubo, mentre Trevisan continuava a giostrare la palla e a chiudere bene i punti da fondo campo. L’iniziale break di vantaggio è stato confermato bene e raddoppiato sul 4-2 dopo un medical time out della canadese e il set arrivava alla sua logica conclusione con un netto 6-2 per la toscana.
Nel secondo Leylah ha cominciato a giocare meglio, lasciando andare un po’ di più il braccio e cercando di affidarsi ai momenti di tensione che Trevisan potesse provare. È andata avanti di un break ma dal 3-1 si è fatta riagganciare e sul 3-2 ha sprecato quattro nuove chance tra cui uno 0-40 iniziale. Sul 4-4 Trevisan ha fatto il break che sembrava chiudere la partita ma l’avversaria, sempre nel tentativo di tenere gli scambi il più corto possibile, ha annullato un match point con un bel dritto vincente e ha trovato il controbreak, portando il set al tie-break dove ha dominato anche a causa del pessimo rendimento al servizio dell’azzurra.
Nel set decisivo, però, Leylah si è spenta. Trevisan ha saputo cancellare il passaggio a vuoto tornando in campo con molta grinta e precisione, scappando subito sul 3-0 e allungando ulteriormente per il 4-0. Fernandez ha avuto un sussulto, ha tolto lo ‘0’ dalla sua casella, ma ormai non c’era più niente da fare. Nemmeno la rimonta da 1-5 a 3-5 15-30 ha cambiato le cose e Martina ha potuto festeggiare l’incredibile risultato che la porterà giovedì, contro Sloane Stephens o Cori Gauff, a giocare addirittura per accedere alla finale. Era dal 2013 con Sara Errani che un’azzurra non arrivava tra le migliori quattro a Parigi e, più in generale, l’ultima semifinale Slam risale allo US Open 2015 con Flavia Pennetta e Roberta Vinci.
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