Roland Garros

Roland Garros, primi colpi: delusione enorme per Jabeur. La solita Kanepi elimina Muguruza

Nella giornata inaugurale del Roland Garros, quando di fatto non siamo ancora nelle due settimane del torneo, ci sono già due teste di serie tra le prime 10 a uscire di scena nel tabellone femminile.

Per una, in particolare, si può parlare di autentica delusione perché Ons Jabeur aveva fin qui totalizzato tre finali e un quarto di finale nei quattro eventi disputati sulla terra. Veniva da due finali 1000, dal titolo a Madrid, dagli enormi complimenti di tutti per i progressi e i traguardi storici raggiunti.

Ons, oggi, è franata con enorme amarezza di fronte a Magda Linette nel primo match sul Philippe Chatrier. Un 3-6 7-6(4) 7-5 in favore della numero 2 polacca che ha tolto di scena forse la più quotata, come nome, nella parte bassa del tabellone per raggiungere le fasi finali di uno Slam che da subito apre a scenari imprevedibili. La tunisina dopo aver controllato il primo set e aver gestito bene i propri turni di battuta nel secondo non ha però fatto lo stesso in risposta.

Gravissima, nell’economia della partita, la tripla chance consecutiva non concretizzata sul 4-3 quando era avanti 0-40. Linette ha fatto molto bene sulle prime due, ma sul 30-40 Jabeur ha colpito molto male un rovescio lungolinea con la palla che non si è proprio abbassata e uguale sul 40-40, quando il colpo sull’incrociato non è rimasto dentro. Linette si è salvata una prima volta e poi, nel tie-break, dall’1-3 di ritardo ha di nuovo usato il dritto per prendersi il mini-break. Poi però Ons ha sprecato di nuovo col rovescio una risposta su una seconda palla che raggiungeva a stento i 115 chilometri orari e, dopo il cambio campo, due dritti colpiti male hanno dato il 5-3 all’avversaria che si è avviata così al terzo set.

Jabeur, a quel punto, ha cominciato a stare sempre peggio in campo. Tanto nervosismo, pochi colpi che funzionavano, la smorzata giocata male, il dritto sempre spento. Sul 2-3 concedeva la battuta ma riusciva a ricucire, tra tante sofferenze, a riagguantare la polacca sul 4-4. Arrivati alla fase finale della partita, la situazione non variava: Jabeur era a corrente molto alternata, Linette riusciva a trovare più soluzioni soprattutto col dritto, usato molto bene sia in fase offensiva che difensiva. Poi però il tracollo c’è stato, per la numero 6 del seeding, quando addirittura conduceva 40-0 sul 5-6 e sembrava ormai tutto pronto per il tie-break. Soprattutto, due brutti errori nei pressi della rete le sono costati il 40-40 e da lì col rovescio ha completato la sua rovina.

Dopo Jabeur, dicevamo, è uscita anche la numero 10 del tabellone. Muguruza viene da tre mesi orrendi tra brutte sconfitte e problemi, con una forma fisica completamente in alto mare, e aveva di fronte la peggiore mina vagante possibile: Kane Kanepi. L’estone, da sempre terrore delle teste di serie nei primi turni di uno Slam, ha cominciato molto male mancando cinque palle break nel primo turno di risposta e da lì la spagnola ha avuto uno scatto importante, approfittando di un buon rovescio e dei tanti errori dell’estone. Dal 6-2 2-0, come avvenuto contro Martina Trevisan a Rabat e contro Alison Riske a Indian Wells, Muguruza ha cominciato a soffrire. Non ha fatto il doppio break e Kanepi, a forza di spingere, ha trovato la via del recupero fino a infilare cinque game consecutivi dal 3-1 per la ex numero 1 del mondo che nel terzo ha subito cominciato rientrando da 0-40 al servizio ma ha finito per pagare la fatica e i problemi che l’estone ormai costantemente le dava perdendo 2-6 6-3 6-4.

Il torneo deve ancora cominciare, ma già ci sono stati i primi botti.

Diego Barbiani

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