D. Parry b. [2] B. Krejcikova 1-6 6-2 6-3
Erano tre mesi esatti che Barbora Krejcikova non metteva piede su un campo da tennis, dopo la sconfitta a fine febbraio a Doha contro Aljona Ostapenko e i problemi fisici che l’hanno costretta a fermarsi a Indian Wells. La ceca ha voluto fare in tutti i modi per essere presente a Parigi, nel torneo che l’ha consacrata nel 2021 vincendo sia il singolare sia il doppio, ma quello che sembrava un esordio abbastanza comodo è divenuto un incubo.
Contro di lei c’era la numero 97 del mondo Diane Parry, transalpina, giovanissima e, caso abbastanza raro, dotata di un discreto rovescio a una mano. Finché la ceca ha fatto il suo dovere, non c’era assolutamente partita. La sua palla pesava troppo, usciva molto bene dalle corde della racchetta e un po’ l’esperienza e un po’ la qualità stavano tranquillamente gestendo un match senza affanni. Alla fine del primo set, però, qualche scricchiolio si è manifestato con Krejcikova che non chiudeva sul 5-1 dal 40-0 e aveva bisogno del quinto set point. Il 6-1 è arrivato, ma alla lunga quei primi momenti di incertezza diventeranno la base per il crollo tremendo.
Finirà 1-6 6-2 6-3 in favore di Parry, che è addirittura rientrata da 0-2 nel secondo e terzo set. Una buona reazione soprattutto nella capacità di avvertire il momento che stava cambiando e non sentirsi affossata da quel primo parziale dove aveva perso 16 dei primi 18 punti giocati. Tutto quello di buono che Barbora aveva ottenuto nei primi 40 minuti di gioco si è volatilizzato nel momento in cui le gambe hanno cominciato a perdere ritmo. Ha ottenuto i primi game del secondo parziale ma non era più a quel livello che le permetteva di gestire gli scambi. Per una come lei, che piace tanto giocare tra anticipo, controbalzo e variazioni, se il timing sulla palla viene meno e c’è una fase di stanchezza che sta sopraggiungendo, è forse ancor più difficile ritrovarlo.
Non a caso, dopo il break subito per il 2-2 con qualche vistoso errore di troppo ed essersi trovata sotto 3-2, al cambio campo cercava qualche energia prendendo un gel vitaminico. Non è cambiato nulla: altri dritti scontrati, 4-2 e 5-2 Parry che infilava il sesto game consecutivo per chiudere il parziale. Eravamo un set pari, ma la condizione per Krejcikova, in quel momento, era come essere spalle al muro. È riuscita a vincere un duro game in apertura di terzo set e portarsi sul 2-0, ma l’illusione del controllo è durata veramente poco. La francese è tornata in parità e sul 4-3 ha sfruttato la chance con un nuovo dritto dell’avversaria che è volato via per andare a servire per il match, lì dove è riuscita a chiudere senza veri patemi.
Per lei è un momento importantissimo e a 20 anni ha trovato così la miglior vittoria della carriera, nello Slam di casa, sul Philippe Chatrier. E al secondo turno se la giocherà contro Camila Osorio.
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