Torneo di Montecarlo in chiaro scuro per i nostri tennisti: oddio, fino a qualche anno fa, avremmo fatto caroselli per un italiano in semifinale in un masters 1000.In questa nuova epoca per il tennis nostrano, con un Sinner sempre più avviato alla vetta del ranking, ci siamo abituati fin troppo bene e ci si aspetta una vittoria ogni settimana: Jannik comunque non […]
03 Apr 2022 08:02 - Senza categoria
ATP Miami: Alcaraz e Ruud a caccia del primo Masters 1000
di Piero Vassallo
La finale del Miami Open 2022 ha già dato un primo verdetto, a prescindere dal risultato ci sarà un nuovo campione 1000: Carlos Alcaraz e Casper Ruud vanno entrambi a caccia del primo titolo “pesante” al loro debutto in una finale di questo calibro.
L’uomo più atteso è sicuramente Alcaraz, a soli 18 anni già pronto a dare fastidio ai big e poter ambire agli obiettivi più importanti. Il giovane di Murcia punta a diventare il primo tennista del suo paese a trionfare in Florida dopo i tentativi falliti di Nadal, Ferrer, Moya e Bruguera, che insieme hanno collezionato otto finali perse. In caso di successo, Alcaraz diventerebbe il terzo vincitore più giovane in un 1000 dopo Michael Chang e lo stesso Nadal. Il percorso dello spagnolo è stato da incorniciare.
Ha battuto due top 10 nei turni precedenti, tra i quali Tsitsipas, superato con un tennis brutale in quella che è stata, senza dubbio, la migliore partita di Alcaraz dell’intera settimana a Miami. Ha sofferto molto contro Kecmanovic ma contro Hurkacz, a detentore del titolo, ha sempre tenuto la partita sotto controllo mostrandosi superiore nei momenti cruciali. In questo primo trimestre del 2022 solo Nadal e Medvedev hanno fatto meglio di Alcaraz e la Race, in cui l’allievo di Ferrero è al momento terzo, lo testimonia. Numeri da capogiro che però non sembrano dar vertigini a Carlitos, favorito alla vigilia. Curioso visto che Ruud vanta maggiore esperienza ed è top 10 ormai da mesi. Il norvegese ha costruito gran parte della sua classifica sulla terra battuta, ma da agosto 2021 ha fatto passi da gigante anche sulle superfici rapide.
È passato dalle eliminazioni precoci nei tornei sul veloce ai quarti di finale ottenuti tra Canada, Cincinnati e Parigi-Bercy, con la semifinale alle ATP Finals di Torino come ciliegina sulla torta. Ha giocato fin qui un ottimo torneo, eliminando la testa di serie numero 2 Zverev, ma non ha brillato nella semifinale contro Cerundolo. La finale con Alcaraz sarà un test complicato per il norvegese, che da fondo campo subirà la pressione e la potenza dello spagnolo: non sorprende che l’anno scorso a Marbella, nel loro primo e unico confronto, Alcaraz lo abbia nettamente superato in due set. Se Ruud vorrà avere chance di vittoria dovrà proporre qualcosa di più del suo solido e regolare ritmo da fondo campo. Difficile cambiare all’improvviso lo spartito cardine del suo tennis ma per mettere a freno la valanga iberica servirà davvero qualcosa di speciale.