[3] I. Swiatek b. [15] A. Kerber 4-6 6-2 6-3
Mai in carriera Iga Swiatek era riuscita a vincere tre partite consecutive trovandosi con un set di ritardo e la ventenne polacca ha tagliato questo piccolo traguardo cogliendo un nuovo quarto di finale nel suo 2022, il secondo a livello 1000, il primo a Indian Wells dopo che lo scorso anno si era arresa proprio al quarto turno contro Aljona Ostapenko, curiosamente l’unica quest anno ad averla sconfitta prima di approdare tra le migliori otto.
Dopo Anhelina Kalinina e Clara Tauson, la polacca si è imposta in rimonta anche contro Angelique Kerber, nel loro primo confronto in carriera, con Iga che sentiva l’occasione già da prima del loro ingresso in campo e che ha voluto elogiare la veterana tedesca, ora trentaquattrenne, dicendo quanto sia importante per lei confrontarsi con chi come lei, Simona Halep o Caroline Wozniacki hanno nel tempo alzando sempre più la livella della costanza nei risultati e all’interno dei singoli set.
Una partita oggi ben lontana dall’essere considerata di buon livello perché entrambe sono cadute da subito in una rete di errori non forzati che si è protratta quasi fino alla fine, con i servizi prima in impaccio e poi via via divenuti un problema per quasi due set interi. Un 4-6 6-2 6-3 maturato tra qualche affanno di troppo ma che ha visto almeno un terzo set di buon valore, con entrambe che sono riuscite a sciogliersi e crescere, ma dove la numero 3 del seeding ha reagito molto bene al break subito sul 2-2 per infilare quattro game consecutivi. E dire che per tutto il set d’apertura è sembrata in affanno nel non capire la tattica di gioco, forse sorpresa dalle soluzioni della tedesca, e lei che ha commesso addirittura 27 errori non forzati, quattro doppi falli e tantissima confusione.
Uno scambio di break nei primi game è stato seguito da quattro game consecutivi della ex numero 1 del mondo che volava sul 5-2 e servizio. Ha impiegato un po’ nel regolare il dritto lungolinea, ma la solita tenuta da fondo campo e le maggiori variazioni di ritmo e traiettoria stavano fruttando tanto contro un’avversaria in grande affanno. Due doppi falli sul 2-2 per Swiatek segnavano un nuovo svantaggio e l’allungo di Kerber sul 4-2 ha ulteriormente aumentato i problemi. Giocava troppo “perfetta” per Angie, che non aveva affanni nel braccio di ferro e apriva il campo a piacere. Ha tremato col servizio sul 5-2 e poi di nuovo sul 5-4, quando è stata sotto 15-30, ma al di là di un doppio fallo sul primo set point ha immediatamente trovato il secondo con un nuovo errore della polacca in palleggio seguito da un dritto volato via. Nei giorni precedenti, però, Swiatek dopo un primo set di fatica riusciva sempre a cambiare passo. Anche stavolta è stato così, almeno in parte.
Alcuni bei servizi nel primo game le hanno dato un vantaggio più che altro mentale, togliendosi un po’ di frustrazione, e una Kerber scarica le ha regalato il break del 2-0. Lì però, sul 30-15, l’errore che ha riportato Swiatek nella nebbia: dopo un gran punto col rovescio stretto incrociato, si è fatta beffare da un approccio a rete molto molle e in ritardo, passata da un gran colpo dell’avversaria. La qualità migliore per Kerber era proprio quella di leggere molto bene le situazioni di gioco e capire come reagire. Non aveva molta brillantezza negli spostamenti, rispetto alla Kerber dei tempi d’oro, ma sfruttava tanto la propria testa. Il servizio l’aveva abbandonata, tanto che non ha mai tenuto la battuta nel secondo set, ma faceva di tutto per continuare a dar fastidio in risposta a un’avversaria ancora molto bloccata. È cominciata una girandola di break e controbreak che dall’1-0 è arrivata fino al 4-2 Swiatek. I game dal 2-1 al 3-2 sono letteralmente volati, con chi era al servizio subito in enorme affanno, e tutto ciò in un certo senso favoriva la ex numero 1 del mondo, la quale però non ha sfruttato il 30-15 col servizio sul 2-3 e una difesa di Iga seguita da un rovescio vincente ha creato una nuova palla break. C’è voluta una seconda chance, ma alla fine una nuova difesa in allungo col proprio dritto ha trovato Kerber impreparata e, addirittura a zero, ha tenuto la battuta per il 5-2.
Si è arrivati al terzo set dopo un nuovo break per la polacca, che ha avuto a quel punto la chance di partire avanti nel punteggio. Perfetti i suoi primi due turni di battuta, ma Kerber sull’1-2 ha dato per la prima volta segni di reazione con un dritto lungolinea per il 30-0 e poi un braccio di ferro vinto col palleggio dal centro del campo. L’inerzia si è spostata dalla parte della tedesca che sul 2-2 trovava un nuovo dritto lungolinea per lo 0-30, approfittava di una Swiatek spenta per lo 0-40 e alla seconda chance girava lo scambio con un nuovo dritto lungolinea seguito da un rovescio vincente e da un urlo che sì, rievocava la Kerber dei tempi migliori. Qui però è arrivata la reazione vera della campionessa del Roland Garros 2020: dal sesto game in poi è andata in continuo crescendo. Un nuovo rovescio diagonale stretto le dava il 15-30, saliva 15-40 e alla seconda chance girava lo scambio col rovescio lungolinea chiudendo poi con lo schiaffo al volo. Sul 3-3 addirittura sono arrivati due ace, sul 4-3 ha aumentato la pressione in risposta con un rovescio vincente per il 30-30 e sulla palla break ha risposto in maniera fulminea con Kerber non pronta a ributtare la palla di là.
Al servizio per il match ha cominciato col terzo ace in pochi minuti (il quarto della sua partita) e poi ha pizzicato una incredibile riga esterna col dritto. Un pessimo rovescio a campo vuoto non le ha immediatamente dato il match point, arrivato però poco dopo con un errore di dritto in lungolinea dell’avversaria. Una prima al centro e, anche oggi, la rimonta è completata. Dopo Adelaide, Australian Open e Doha, Swiatek arriva ai quarti di finale a Indian Wells e continua un inizio di 2022 importante. Attende ora Madison Keys contro cui ha vinto il precedente del 2021 a Roma. La statunitense ha battuto 6-1 6-4 l qualificata Harriet Dart.
Altri risultati
Simona Halep ha respinto la “minaccia fantasma”. La ex numero 1 del mondo ha battuto Sorana Cirstea in una sfida che non si verificava addirittura dal 2010. 6-1 6-4 il punteggio per la due-volte campionessa Slam che oggi si giocava anche il ruolo simbolico di numero 1 del proprio paese, posizione che occupa ininterrottamente da metà 2013. I recenti risultati di Cirstea l’avevano spinta praticamente attaccata nel ranking alla connazionale e chi avrebbe vinto oggi sarebbe balzata avanti. Nessun sorpasso, almeno per ora, con Halep che ha messo subito le cose in chiaro dominando il primo set e rientrando da 0-2 nel secondo.
Ai quarti di finale qui per la prima volta dal 2018, Simona affronterà ora la rediviva Petra Martic che dopo Tamara Zidansek ed Emma Raducanu ha eliminato la terza testa di serie: Liudmila Samsonova, sconfitta 7-6(6) 6-4.
Molto bene anche la campionessa dell’edizione 2021 Paula Badosa. La spagnola sta dimostrando enorme feeling con questi campi piuttosto lenti e che accettano un rimbalzo molto alto della palla e nel big match serale si è imposta 6-4 6-4 contro Leylah Fernandez, punita soprattutto dalla solidità da fondo dell’avversaria e dalla grande difficoltà a fare punto, troppo leggera a volte e troppo più efficace Badosa in altre, con sempre il pallino del gioco a favore.
Ai quarti anche Maria Sakkari che ha approfittato del ritiro di una sfinita Daria Saville già sul 4-1 nel primo set.
Risultati
[24] S. Halep b. [26] S. Cirstea 6-1 6-4
P. Martic b. [28] L. Samsonova 7-6(6) 6-4
[3] I. Swiatek b. [15] A. Kerber 4-6 6-2 6-3
[25] M. Keys b. [Q] H. Dart 6-1 6-4
[5] P. Badosa b. [18] L. Fernandez 6-4 6-4
[21] V. Kudermetova vs [30] M. Vondrousova
[6] M. Sakkari b. [Q] D. Saville 4-1 ritiro
[17] E. Rybakina vs [31] V. Golubic
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