Dopo Sergiy Stakhovsky anche un altro ex tennista ucraino ha deciso di arruolarsi nell’esercito del proprio Paese per difenderlo dall’attacco della Russia: si tratta di Alexandr Dolgopolov, ex numero 13 ATP, ritiratosi dal circuito poco meno di un anno fa ma assente dai campi dal maggio 2018 a causa di numerosi infortuni.
“The Dog”, 33 anni, ha annunciato la sua decisione in un post su Instagram: “Ciao Kiev. Sono tornato per aiutare come posso e difendere la nostra casa. La guerra è scoppiata mentre mi trovavo in Turchia, dove ho portato anche mia madre e mia sorella. L’ho fatto perché sapevo che ci sarebbe stata la possibilità di un conflitto più grande”, ha spiegato Dolgopolov sui suoi canali social.
“A pochi giorni dall’inizio del conflitto ho iniziato a fare pratica con le armi – continua l’ucraino -. Un ex soldato mi ha insegnato a sparare. Non sono diventato Rambo in una settimana ma so colpire alla testa da 25 metri di distanza 3 volte su 5 tentativi, in un ambiente calmo”. Terminato l’addestramento, Dolgopolov è volato a Zagabria e ha raggiunto la Polonia in auto per poi oltrepassare il confine e arrivare fino a Kiev, dove è pronto a combattere: “Questa è la mia casa e la difenderò fino alla vittoria”. Figlio di Oleksandr – ex membro della squadra sovietica di Davis e coach di Andrei Medvedev – Dolgopolov è stato un buon giocatore: ha raggiunto la 13esima posizione del ranking vincendo tre tornei in carriera (Umago, Washington e Buenos Aires), ha disputato un quarto di finale Slam (Australian Open 2011) e ha ottenuto 10 vittorie contro i top 10.
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