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Gli ucraini: russi e bielorussi giochino “neutrali”. Svitolina non li sfiderà finché non sarà rispettata

Dopo l’annuncio del Comitato Olimpico Internazionale che richiede l’esclusione di atleti russi e bielorussi dai vari sport, nel tennis prendono la parola direttamente i giocatori ucraini.

Con un comunicato apparso per primo sul profilo della tennista Nadiia Kichenok su Instagram e ripreso da Marta Kostyuk anche su Twitter, ci sono diverse questioni trattate.

C’è grande insoddisfazione, a inizio del comunicato, sul fatto che fin qui ATP, WTA e ITF non si siano esposti sulla situazione in corso in Ucraina. “È veramente strano che in precedenza per casi di ingiustizia sociale e abusi sessuali la risposta della WTA è stata pronta, appropriata e coraggiosa. Il nostro paese, l’Ucraina, è sotto un brutale attacco di parte di una forza nucleare superiore. Le bombe stanno distruggendo case, uccidendo le nostre persone, distruggendo le nostre vite”.

La prima richiesta che viene fatta: “Chiediamo che la WTA condanni immediatamente il governo russo, elimini tutti i tornei russi e approcci l’ITF per fare lo stesso”.

Poi la seconda: “Noi supportiamo pienamente i nostri colleghi dalla Russia, o comunque di lingua russa, perché capiamo che l’attacco improvocato sia successo senza la loro conoscenza o partecipazione. Però crediamo che bisogna seguire le linee guida dettate dal CIO che proibiscono alla nazionale russa di indossare segni che riconducano alla Federazione Russa”.

Elina Svitolina, che si trova al momento a Monterrey e che domani dovrebbe esordire al primo turno contro Anastasia Potapova, ha annunciato che i tennisti ucraini hanno comunicato ad ATP, WTA e ITF di accettare russi e bielorussi come atleti neutrali, senza mostrare alcun simbolo nazionale, colore, bandiera o inno.

Inoltre: “Voglio annunciare che non giocherò domani a Monterrey, o in qualsiasi altra partita in futuro, contro tenniste russe o bielorusse finché le nostre organizzazioni non prenderanno questa necessaria decisione”. Specifica: “Non incolpo alcun atleta russo. Loro non sono responsabili per l’invasione della nostra madre patria. In più, vorrei ringraziare tutti i giocatori, specialmente russi e bielorussi, che hanno coraggiosamente espresso la loro posizione contro la guerra. Il loro supporto è fondamentale”.

Diego Barbiani

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Diego Barbiani

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