Per gli spettatori italiani la nottata aveva vari motivi di interesse, perché oltre al ritorno in campo dei “4 di Melbourne” – tutti i semifinalisti dell’Australian Open sostanzialmente uno dietro l’altro – c’erano da verificare le condizioni di Berrettini, uno dei quattro, e Sonego, alle prese con un periodo difficile. Purtroppo per il piemontese il periodo si allunga, e forse sarebbe persino il caso di prendersi una pausa, perché la sconfitta contro Jeffrey Wolf, un onesto comprimario e poco più, fa molto male. Sonego ha avuto anche un match point nel tiebreak del secondo set ma persa quell’occasione si è sciolto come la classica neve al sole di Acapulco, si fa per dire, visto che era sera tardi.
Le cattive notizie erano cominciate presto, con Berrettini che dopo aver vinto il primo set contro Paul è stato costretto a ritirarsi ancora a causa degli addominali, verosimilmente, almeno speriamo, a scopo precauzionale. In effetti non è il caso di correre troppi rischi, Indian Wells è alle porte e insomma meglio scegliere con cura dove forzare. Speriamo di trovarlo in gran forma in California.
Come annunciato era però anche il turno degli altri big. Come previsto Medvedev ha cominciato la sua settimana da ricordare, visto che dovrebbe finire con il sospirato numero 1 del ranking, superando Benoit Paire, dignitoso sparring partner che è stato persino avanti di un break nel secondo set. Il francese ha un talento inversamente proporzionale alla sua lucidità tattica ma per questo rimarrà sempre nei nostri cuori, ma fa un altro campionato rispetto al russo che chissà se ha smaltito la delusione.
Nadal è ripartito da dove si era fermato, anzi meglio, visto che non ha mostrato nessun segno di incertezza contro il fragile Kudla. A differenza di Tsitsipas, e con i big abbiamo finito, che ha avuto bisogno di due tiebreak per liberarsi di Djere. Il greco deve capire che per vincere i grandi tornei serve sapere anche amministrare le risorse fisiche, se non comincia a farlo in questi tornei minori difficilmente ci riuscirà quando le cose si faranno serie.
Da segnalare infine il ritiro di Alcaraz, che ha preferito riposarsi dopo la vittoria di Rio. Altro segno che il ragazzino punta già da ora a traguardi un po’ più prestigiosi.
Primo turno
[1] D. Medvedev b. B. Paire 6-3 6-4
[PR] P. Andujar-Alba b. [WC] A. Hernandez 6-0 6-1
[Q] Y. Nishioka b. [WC] F. Lopez 2-6 6-0 6-4
[4] R. Nadal b. [LL] D. Kudla 6-3 6-2
T. Paul b. [5] M. Berrettini 4-6 5-1 rit.
M. Giron b. [SE] J. Millman 7-6(3) 2-0 rit.
[Q] J. Wolf b. L. Sonego 3-6 7-6(7) 6-2
[3] S. Tsitsipas b. L. Djere 7-6(7) 7-6(4)
[6] C. Norrie b. [Q] D. Altmaier 7-6(5) 6-2
[4] D. Medvedev b. [7] A. de Minaur 6-2 6-4 Quel diavolo di Medvedev oggi…
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