A. Anisimova b. [13] N. Osaka 4-6 6-3 7-6(10-5)
[1] A. Barty b. [30] C. Giorgi 6-2 6-3
Fantastica, emozionante, tiratissima. Gli aggettivi più comuni per descrivere la partita tra Amanda Anisimova e Naomi Osaka, che ha visto la giapponese perdere sul filo di lana un match dove pure ha avuto due match point ma in generale non è stata brillante come altre volte in risposta basando la sua sorte sul set decisivo grazie a un break acquisito nel primissimo turno di battuta della sua avversaria. Un 4-6 6-3 7-6(10-5) che ha strappato applausi ed emozioni ai fortunati che avevano preso un biglietto per la Margaret Court Arena, campo abbastanza discutibile come assegnazione per una partita che prometteva tanto ma che gli organizzatori in qualche modo hanno deciso mettendo come prima partita serale questa in contemporanea ad Ashleigh Barty contro Camila Giorgi.
Due ore di equilibrio pressoché totale, scandito nei fatti da piccoli spostamenti sulla bilancia della favorita che si alternava a turno. Quando poi i game al servizio per entrambe hanno cominciato a farsi roventi, il livello ne ha solo che beneficiato. Si cercava probabilmente una sfida al quarto turno tra Osaka e Barty, per quello che ormai le due giocatrici rappresentano nel panorama femminile, ma avere Ashleigh contro Anisimova è un grandissimo andare. Era l’ottavo “della morte”, lo si è confermato fino alla fine.
Naomi aveva cominciato molto meglio. Oltre al break ottenuto all’inizio, per tutto il set d’apertura è stata la migliore sia nei colpi, sia nella concentrazione, sia nell’agilità dei suoi spostamenti. Amanda soffriva tanto, la partenza lenta le è costata carissimo e c’erano diversi errori gratuiti per scarso posizionamento. In generale non brillava quasi mai quando veniva mossa lungo il campo. In una fase dove il servizio per l’ex numero 1 era fondamentale, c’è stato ben poco che Anisimova potesse fare in risposta e nel decimo game Osaka ha messo il punto esclamativo sulla sua prestazione. Dall’inizio del secondo set, però, qualcosa è cominciato a cambiare. La statunitense ha da subito trovato risposte più incisive contro una giapponese non più impeccabile con la prima e costretta a qualche seconda in più. Osaka ha tenuto la battuta per l’1-1, ma era il segnale che da lì in avanti non era più inattaccabile e doveva prepararsi a qualcosa di molto impegnativo. In difesa totale reggeva al primo urto, ma non al secondo. Sul 2-1 Anisimova, Amanda ha sprecato una prima chance sul 15-30 e seconda di servizio ma il dritto le ha dato la quarta palla break del set. Osaka l’ha annullata col servizio, ma ha subito dovuto fronteggiarne un’altra dove Anisimova ha però giocato molto bene col dritto lungolinea.
Il set era quasi deciso. Naomi in risposta non trovava varchi anche perché la sua avversaria aveva preso il controllo del campo e aveva nelle corde soluzioni immediate che riuscivano con grande facilità. Il livello si stava già alzando, la giapponese è riuscita se non altro a tenere il game del 3-5 per cominciare per prima il set decisivo, sprecando però nel nono game con due brutte risposte dal 30-30. 6-4 Osaka, 6-3 Anisimova. Un solo break per set e tutto che rimaneva in costante equilibrio. Un 50-50 che andava avanti fin dall’inizio e che nel set decisivo si è protratto fino al fotofinish. Anisimova alla battuta era molto più incisiva ma sullo 0-1 una risposta beffarda col rovescio dell’avversaria rischiava di darle uno svantaggio importante. Sul 30-40, però, ha giocato un bel punto prendendo la rete e colpendo molto bene al volo accovacciandosi e portando tutto sull’1-1. Nel terzo game, di nuovo, sono ricominciati i patemi di Osaka: sul 30-30 un brutto rovescio con un corpo un po’ scarico dava una nuova palla break ad Anisimova cancellata da un dritto lungolinea pesante, seguiva però un doppio fallo e un regalone della statunitense in risposta. Osaka salvava anche questo game.
Amanda risolveva molto bene una situazione di 30-30, ed era 2-2. Osaka aveva il primo turno di battuta facile da ormai un set, ma seguito immediatamente da un altro altrettanto comodo della sua avversaria, 3-3. Naomi è stata di nuovo 15-30 e di nuovo ha ricevuto un bel regalo in risposta e con due punti diretti col servizio è rimasta avanti. Altri due game volati e sul 5-4 Osaka è arrivato il momento chiave. Il pubblico ormai non si teneva. È partita una prima standing ovation quando Anisimova stava per servire e lei sorrideva ringraziando prima di cominciare il turno di battuta più bello della partita. Osaka faceva una gran difesa per lo 0-15, rispondeva molto bene col dritto per salire 15-30 e dopo un ace subito ha trovato il primo match point dopo un brutto errore di Anisimova. La giapponese ha fatto di tutto per ributtare di là una palla difficile, cercando il lungolinea di dritto, ma l’ultimo rovescio della statunitense ha cancellato l’occasione. Ancora fuori giri subito dopo il servizio, Amanda resisteva all’attacco della giapponese che a un certo punto ha però fermato i piedi e due colpi più tardi un rovescio che normalmente è pane per i suoi denti è finito a metà rete. Prima vincente ed ace, 5-5.
Un game pulito di Osaka seguiva un altro senza patemi per Anisimova, 6-6, super tie-break. La spaccatura qui si è creata subito, con la statunitense subito a pescare il lungolinea dove Naomi non è arrivata. Da lì si è andato avanti quasi solo con servizi non risposti fino al 5-4 Amanda. Qui Osaka ha risposto, ha continuato lo scambio e ha cambiato col dritto dall’incrociato al lungolinea, trovando però il nastro. È stata l’unica vera chance per rientrare. Sul 7-4 ha perso un brutto punto col rovescio lungolinea dando il doppio minibreak alla sua avversaria che dall’8-5 ha chiuso in gloria la sua prestazione. Sarà dunque lei ad affrontare Barty negli ottavi di finale. E per la numero 1 altra partita immacolata al servizio pur contro una giocatrice sempre molto pericolosa come Giorgi. Un match dominato dall’inizio, vinto 6-2 6-3 mostrando netta superiorità in ogni frangente e facendo valere la sua maggiore qualità fin dai primi punti dove ha pensato più che altro a mettere in luce i punti deboli dell’azzurra.
Nel primo game già andava a caricare di spin il proprio dritto verso il dritto di Camila, che perdeva da subito il controllo. Sull’1-0, in risposta, ha invece cercato immediatamente la palla in slice molto corta sul dritto dell’azzurra che ancora andava in affanno e dal 30-30 sono arrivati i primi due doppi falli che hanno dato subito il là all’australiana che col servizio cominciava la sua accademia giornaliera e volava 3-0 senza quasi far toccare palla a Giorgi.
Camila ha avuto qualche chance, la prima sul 3-1 Barty dove è salita 15-30 con un bel rovescio in risposta ma subito una pesante prima ha rimesso tutto in equilibrio prima di due ottimi dritti piazzati per il 40-30 e l’allungo sul 4-1. Sul 4-2, poi, il momento probabilmente decisivo. Nel miglior game di risposta dell’azzurra, capace di andare 0-40, la risposta da numero 1 del mondo di Ashleigh: prima in kick per il 15-40, due prime vincenti per il 40-40. Si è un attimo smarrita nel settimo punto, ma da nuova palla break sotto ha giocato due seconde di servizio vincenti e un ace. Ingiocabile. Giorgi ha patito il colpo perdendo nuovamente la battuta e il set. Le due rimanevano a contatto all’inizio del secondo parziale, ma dal 2-2 di nuovo l’australiana è salita pesantemente in cattedra. Uno slice perfido seguito da un nastro favorevole le ha dato lo 0-30, un doppio fallo di Camila il 15-40 e alla seconda chance il rovescio dell’azzurra è volato in corridoio. Sul 4-2, Barty ha chiuso il game dell’allungo definitivo con quattro prime vincenti. Sul 5-3, ha portato all’errore di dritto Camila e poi con tre prime vincenti ha chiuso una partita perfetta.
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