S. Rogers b. [1] A. Barty 6-2 1-6 7-6(5)
Ashleigh Barty stava giocando prima il match più brutto da lungo tempo a questa parte, poi era riuscita a cambiare passo, infine si è nuovamente bloccata quando sembrava ormai con la vittoria in mano. Shelby Rogers, ultima tennista statunitense in tabellone in questo US Open, si è imposta contro la numero 1 del mondo in una partita molto irregolare e dove sembrava non aver più vere chance, riuscendo però a regalarsi un finale da ricordare per lunghissimo tempo.
Sull’Arthur Ashe l’incontro iniziava con ancora i soliti problemi di Barty col dritto. Stavolta, però, dopo tre gratuiti sull’1-0 sono arrivati quattro doppi falli sull’1-1 e il primo break subito. Il suo livello di gioco era questo: molto basso, con la palla che non rimaneva in campo quando colpita tra dritto e servizio dove le prime palle erano attorno al 40% e ha fatto registrare addirittura 17 errori gratuiti. Rogers non aveva grandi numeri (2 vincenti, 3 gratuiti), ma un buon atteggiamento le aveva dato una mano, spingendo bene sul rovescio avversario e costringendola fuori tempo, oppure spingendo al punto da far arrivare la palla troppo addosso all’australiana che faceva fatica a gestirla.
Sull’1-1 nel secondo set Barty ha quasi smesso di colpire dritti e si è affidata a qualche soluzione estemporanea per uscire dagli scambi. Sembrava “alla canna del gas”, e invece ha costruito una inattesa rimonta approfittando anche del calo sensibile della statunitense che crollava nel ritmo e cominciava a essere lei a sbagliare di dritto ed essere più vulnerabile. Un forte “come on” di Barty a seguito del passante vincente di dritto segnava il break del 3-1, raddoppiato poi per il 5-1 e poi con un nuovo break a inizio del set decisivo raddoppiato sul 4-2. Sul 2-6 6-1 5-2 e servizio sembrava tutto finito, invece l’ennesimo inatteso capovolgimento ha regalato all’incontro una nuova fase.
Barty non ha saputo chiudere e Rogers si è rifatta sotto. Son tornati gli errori dell’australiana, la statunitense riusciva a tenere gli scambi in vita da ritrovare il livello della prima ora di gioco e incredibilmente si è arrivati al 4-5, lì dove Shelby nuovamente è partita all’attacco in risposta e ha completato la rimonta giocandosi tutto al tie-break decisivo. Ashleigh, calata di nuovo coi colpi da fondo e soprattutto avendo riperso efficacia col dritto, è sembrata a quel punto molto vulnerabile. Dopo 10 punti che han seguito l’ordine di chi batteva, ecco arrivare il crollo del dritto dell’australiana che ha dato il match point a Rogers, concretizzato subito per il delirio suo, del suo team e dei connazionali sugli spalti.
Sarà dunque lei ad affrontare agli ottavi Emma Raducani che, passate le qualificazioni, ha ripetuto il percorso di Wimbledon ed è giunta tra le ultime 16 senza perdere nemmeno un set. Oggi, per lei, un dilagante 6-0 6-1 contro Sara Sorribes Tormo, una delle più in forma in questi mesi.
Altri incontri
Successi piuttosto agevoli per Bianca Andreecu e Belinda Bencic. La canadese a inizio giornata si è imposta comodamente contro Greet Minnen (6-1 6-2) e al quarto turno avrà Maria Sakkari, che ha sconfitto 6-4 6-3 Petra Kvitova. La svizzera invece ha lasciato sei game a Jessica Pegula (6-2 6-4) e adesso avrà Iga Swiatek, liberatasi per la seconda volta consecutiva di Anett Kontaveit, per la seconda volta consecutiva in questo US Open vincendo un match al terzo set (6-3 4-6 6-3).
20 ace hanno portato Karolina Pliskova al quarto turno, con un comodo 6-3 6-2 contro Ajla Tomljanovic.
Risultati
S. Rogers b. [1] A. Barty 6-2 1-6 7-6(5)
[Q] E. Raducanu b. S. Sorribes Tormo 6-0 6-1
[11] B. Bencic b. [24] J. Pegula 6-2 6-4
[7] I. Swiatek b. [28] A. Kontaveit 6-3 4-6 6-3
[4] Ka. Pliskova b. A. Tomljanovic 6-3 6-2
V. Gracheva vs [14] A. Palvyuchenkova
[17] M. Sakkari b. [10] P. Kvitova 6-4 6-3
[6] B. Andreescu b. [LL] G. Minnen 6-1 6-2
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