Matteo Berrettini fatica ma va a avanti mentre si ferma Andreas Seppi.
Ci pensa il 25enne romano a tenere alti i colori azzurri sul cemento newyorkese di Flushing Meadows, seppur con qualche brivido di troppo visto che la spunta solo al quinto sul bielorusso Ilya Ivashka, numero 53 del ranking e reduce dal successo di Winston-Salem. Rispetto al successo ottenuto negli ottavi a Wimbledon lo scorso luglio, Matteo non riesce a prendere in mano il match, va sotto dopo aver perso il primo parziale al tie-break ma si aggiudica i successivi due set.
Poi un altro passaggio a vuoto che il 27enne di Minsk capitalizza al meglio portando il match all’ultimo set dove alla fine la maggior classe dell’allievo di Vincenzo Santopadre viene fuori: 6-7(5) 6-2 6-4 2-6 6-3 dopo tre ore e 46 minuti di gioco il finale. Berrettini avanza in uno Slam dove vanta una semifinale (2019) verso un possibile quarto contro Novak Djokovic ma dovrà fare i conti ora con Oscar Otte, 28enne di Colonia alla sua prima volta nel main draw degli Us Open, che si sta specializzando nell’eliminare gli italiani.
Dopo Sonego, infatti, anche Seppi deve arrendersi al tedesco numero 144 del mondo, infrangendosi per la quarta volta in carriera al terzo turno dell’Open a stelle e strisce. Il 37enne di Caldaro, al 65esimo Slam consecutivo (il 66esimo complessivo), cede per 6-3 6-4 2-6 7-5, in poco meno di due ore e mezza di gioco e saluta la Grande Mela. A Berrettini – che ha già sconfitto Otte nell’unico precedente al primo turno del Roland Garros 2018 – il compito di ‘vendicarlo’.
Jannik Sinner si qualifica per gli ottavi in un match che definire thriller è dire poco.
Il 20enne di Sesto Pusteria, numero 16 Atp e 13esimo favorito del seeding, alla sua terza partecipazione al tabellone principale, ha sconfitto per 7-6(1) 6-2 4-6 4-6 6-4 il francese Gael Monfils, 35enne parigino numero 20 del ranking e 17esima testa di serie, semifinalista nel 2016.
Sinner, al secondo successo su tre incontri contro Monfils, attende ora uno fra Alexander Zverev e Jack Sock.
Jannik ce l’ha messa tutta per perdere questo incontro, e ce la stava per fare, quando al quinto set (il secondo consecutivo), l’ha spuntata sulla Monf. La partita si doveva chiudere almeno un’ora prima, quando l’azzurro era andato avanti 4-0 nel quarto, dopo aver più o meno agevolmente vinto primi due (anche se nel primo è stato Monfils a regalare qualcosa) e sembrava in assoluto controllo. Invece, il francese imbrocca sei game di fila, con degli errori veramente incredibili da parte di Sinner, che per fortuna cala subito il break nel quinto e non lo perdere più. Contro Zverev (a meno di clamorosi suicidi tedeschi), servirà molto di più.
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