Tutti pazzi per Alcaraz. Il diciottenne spagnolo che aveva eliminato la testa di serie numero 3 del tabellone, Stefanos Tsitsipas, non si è fermato e adesso lancia la sua sfida ad un altro ragazzino che lentamente sta arrivando nelle posizioni che tutti avevano pronosticato per lui, Felix Auger Aliassime. A differenza del canadese però, lo spagnolo ha un modo di giocare che sembra fatto apposta per infiammare le folle, così pieno di colpi terribili – soprattutto il dritto, il vero colpo naturale – e così capace di alternare con uno schema elementare ma difficilissimo come dropshot, giocato benissimo, e lob, ancora da perfezionare.
Nella partita contro Gojowczyk, Alcaraz ha messo in mostra le ingenuità dei suoi 18 anni, che gli sono costati un primo set in cui era avanti 3-0 e servizio, ma ha pure fatto vedere quanto sia capace di reggere un ritmo già ora irraggiungibile per molti avversari, sicuramente per il tedesco, bravissimo a sfruttare le opportunità ma travolto appunto da un ritmo troppo alto per lui. I due set finali sono più che un avvertimento, perché già ora Alcaraz è in top40 e siamo solo all’inizio.
Il prossimo avversario è appena un paio d’anni più vecchio e a differenza dello spagnolo ha mostrato una crescita costante, ma senza l’acuto che ha già messo in mostra Alcaraz. Felix Auger Aliassime, FAA per fare prima, ha trovato una continuità di rendimento che gli consente ormai di arrivare molto avanti negli slam – è al suo secondo quarto di finale consecutivo – ma non di arrivare fino in fondo. La sua partita contro Tiafoe, col pubblico schierato in favore del padrone di casa, poteva essere risolta più facilmente se solo nel primo set avesse trovato modo di convertire una delle 8 palle break che puntualmente si trovava a giocare nei suoi turni di risposta. Tiafoe in qualche modo ha tenuto il servizio fino a metà del secondo set ma non è più riuscito ad impensierire il canadese, che nonostante questo ha avuto bisogno del tiebreak per andare avanti nel match. Quando Auger Aliassime ha salvato le ultime palle break nel secondo game del quarto set la partita si è avviata verso la naturale conclusione. Con Alcaraz la sensazione è che non basterà e che servirà una maggiore personalità, perché sicuramente Carlos non tremerà di fronte alla prospettiva della prima semifinale Slam, traguardo che invece potrebbe turbare Felix. Ad ogni modo i due non faranno certo rimpiangere la sfida prevista tra Rublev e Tsitsipas.
L’altro quarto di finale non dovrebbe avere storia invece, visto che Boltic Van de Zandschulp ha già vinto il suo torneo, come si dice, arrivando direttamente dalle qualificazioni a sfidare Daniil Medvedev. L’olandese ha sì sfruttato un buon tabellone ma Ruud e Schwartzman non sono due che si battono da soli ed è stato bravo a non perdere la calma contro l’argentino, battendolo nettamente al quinto. Certo, contro Medvedev i giochi sono chiusi, perché il russo fin qui non ha mai fatto arrivare nessuno a cinque game in un set e non ha mai ceduto più di dieci game a match. La sensazione è che non solo ai quarti ma anche contro Alcaraz o Auger Aliassime le cose per Medvedev non cambieranno più di così, vista la facilità con cui ha disposto di Evans. Domenica sarà lui a cercare di evitare il grande slam di Djokovic. Se il serbo ci arriva.
Ottavi di finale
[12] F. Auger Aliassime b. F. Tiafoe 4-6 6-2 7-6(6) 6-4
C. Alcaraz b. [Q] P. Gojowczyk 5-7 6-1 5-7 6-2 6-0
[Q] B. Van de Zandschulp b. [11] D. Schwartzman 6-3 6-4 5-7 5-7 6-1
[2] D. Medvedev b. [24] D. Evans 6-3 6-4 6-3
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