Sarebbe sbagliato dire che è nata una stella perché Carlos Alcaraz Garfia è da tempo un predestinato e a partita di oggi ha solo mostrato ad un pubblico più ampio le enormi qualità dell’ancora brufoloso ragazzino spagnolo. Alcaraz ha però messo in mostra oggi pure una straordinaria varietà di soluzioni tattiche inaspettate e chissà in quanti hanno strabuzzato gli occhi guardando la demivolèe che ha sostanzialmente portato in parità lo spagnolo nel terzo set, quello più incredibile dell’intero match. Ma naturalmente anche le palle corte del quinto, giocate con una lucidità davvero impressionante, seguite sempre dal colpo più sensato, a volt eil passante più spesso il lob in contropiede, anche se proprio questo gli è costato un match point. Insomma il ragazzo spagnolo ha trovato un match praticamente perfetto, aiutato all’inizio da Tsitsipas che però al quinto più di tanto non poteva fare. Alcaraz è stato bravo persino nel lasciare andare il quarto set dopo quell’incredibile recupero del terzo, il vero rimpianto di Tsitsipas. Il greco però ha di nuovo visto i fantasmi, come troppo spesso gli è capitato in ques’ultimo anno, perché da 5-2 e tre set point sul 5-3 il set va chiuso e chissà se adesso non racconteremmo un’altra partita. Ma negli occhi rimane l’incredibile match dello spagnolo, che a questo punto è addirittura favorito per un posto nei quarti, visto che Gojowczyk non è esattamente Federer. Naturalmente vale per Carlos quanto abbiamo lungamente detto su Sinner, e cio che questi ragazzi sembrano promettere tanto ma è meglio stare cauti, perché via via che gli avversari imparano a conoscerli, imparano anche a usare delle contro mosse più adeguate. Rimane, al di là dei risultati, la sensazione che un giocatore così non dovrà aspettare tanto per vincere uno slam, specie se si considera che il cemento non è nemmeno il suo campo preferito. Incredibile.
Le sorprese non sono finite con Tsitsipas, perché in nottata anche quello che doveva essere l’altro protagonista dell’atteso quarto di finale dedicato a scegliere l’avversario di Medvedev è incappato in un un Frances Tiafoe finalmente all’altezza delle aspettative del tennis USA. Una grossa mano l’ha data Rublev, che nel tiebreak del terzo set non ha saputo sfruttare un set point col servizio a disposizione, e crollando nel set finale, ma rimane la bella prestazione di Tiafoe che ora avrà di fronte Felix Auger Aliassime, che ha dovuto penare per aver ragione del solito Bautista, capace di rimontare da due set sotto ma sconfitto al quinto. Il quarto che si profila, Gojowczyk e Tiafoe permettendo, non è certo meno interessante di Rublev-Tsitsipas, perché Alcaraz-Auger Aliassime sarà presto una finale Slam.
Tutto facile per Medvedev, che è anche aiutato da un tabellone abbastanza semplice, anche se non quanto quello di Schwartzman che arriverà ai quarti superando ben due qualificati, un giocatore a fine carriera e nessun top 75. Buon per lui.
Terzo turno
F. Tiafoe b. [5] A. Rublev 4-6 6-3 7-6(6) 4-6 6-1
[12] F. Auger-Aliassime b. [18] R. Bautista Agut 6-3 6-4 4-6 6-3 6-3
[Q] P. Gojowczyk b. [Q] H. Laaksonen 3-6 6-3 6-1 6-4
C. Alcaraz b. [4] S. Tsitsipas 6-3 4-6 7-6(2) 0-6 7-6(5)
[Q] B. Van De Zandschulp b. F. Bagnis 3-6 6-0 6-2 6-2
[11] D. Schwartzman b. [Q] A. Molcan 6-3 6-3 6-3
[24] D. Evans b. Al. Popyrin 4-6 3-6 6-3 6-4 7-6(1)
[2] D. Medvedev b. P. Andujar 6-0 6-4 6-3
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