[Q] L. Samsonova b. [5] B. Bencic 1-6 6-1 6-3
Finisce in gran trionfo il cammino di Liudmila Samsonova a Berlino. La giovane russa, di grande impronta italiana, si è imposta nella finale contro Belinda Bencic per 1-6 6-1 6-3, aiutata da un servizio per larghi tratti devastante e giocando sui nervi di un’avversaria che malgrado un primo set vinto all’apparenza così comodamente non aveva mai vero comando delle operazioni.
La svizzera aveva approcciato questo match facendo vedere un livello di gioco non paragonabile alla sua avversaria. Aveva vinto belle partite, sfide punto a punto, ma gli alti e bassi soprattutto a livello di personalità erano importanti. Samsonova invece aveva fatto un percorso quasi perfetto, vincendo sempre contro pronostico e battendo avversarie di grande valore rimanendo molto solida nelle proprie partite. Ha zone del proprio gioco dove dovrà lavorare, ma il valore del suo power tennis per questa settimana è stato grandissimo, sparando ace su ace e non facendosi mai prendere dalla tensione.
Si era trovata sotto 0-40 sul 5-5 al terzo set contro Keys nei quarti, oggi si è trovata sul 4-3 15-40 nel set decisivo, dopo aver visto una chance di 5-2 e doppio break svanita per un rischio enorme preso da Bencic che ha tirato la seconda più forte della prima, prendendo l’ultimo pezzetto di riga esterna per un ace che aveva girato l’equilibrio di un settimo game che si era complicato tantissimo. Erano le fasi decisive della finale, più Samsonova teneva la prima in campo e più sembrava poter dominare il gioco, ma la pressione di avvicinarsi al primo titolo e la fatica della settimana così piena poteva giocarle un grande problema. Di fatto, dopo quella chance svanita grazie al misto coraggio-follia di Bencic non aveva messo più una prima di servizio nei punti che hanno aperto l’ottavo game.
Aveva avuto un minuto e mezzo di tempo per pensare a quanto successo, nel cambio campo, e Bencic sapeva di avere una chance importante: serviva mettere la racchetta, intercettare il servizio sperando in un calo, un tremolio nel braccio, e far giocare male la russa. Così nei primi quattro punti Liudmila riusciva a prendersi solo il secondo, ma dal 15-40 è emersa con due servizi pesanti. È stata chiamata avanti una nuova volta, perdendo il passo col dritto e regalando una terza chance, ma di nuovo il servizio l’ha fatta cominciare lo scambio avanti e ha avuto tutto il coraggio possibile per tirare il dritto sulla riga lungolinea. Da lì, tre ace nei quattro punti successivi per chiudere un game di enorme importanza e scaricare tutta la pressione sulle spalle di una Bencic che anche oggi non è piaciuta nella gestione del proprio equilibrio, spesso arrabbiata, infastidita dall’andamento del match e troppo al limite.
Al servizio sul 3-5, la svizzera si è trovata di nuovo in affanno e dopo aver salvato il primo match point è crollata sul secondo, con Samsonova che alzava le braccia al cielo e lei che si spegneva sulla propria sedia, con lo sguardo estremamente deluso. Era una chance enorme per prendersi il primo titolo da Mosca 2019, ma ha finito per perdere la seconda finale del suo 2021 dopo quella di Adelaide a fine febbraio.
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