[1] N. Djokovic b. [3] R. Nadal 3-6 6-3 7-6(4) 6-2
Non è una sorpresa incredibile solo perchè a vincere è in fondo il numero 1 del mondo e si chiama Novak Djokovic, ma di certo non è stato un qualcosa che si vede tutti i giorni. Per la precisione negli ultimi 16 anni dalle parti di Parigi si era visto solo 2 volte, tre con stasera.
Rafael Nadal non è più il re del Roland Garros. Niente titolo n.14 e niente slam numero 21: il sorpasso a Federer è quantomeno rimandato. Il maiorchino ha ceduto al serbo in una bellissima e lunga semifinale del Roland Garros – 4 ore e 11 minuti – tra due big che si conoscono fin troppo bene, e che ha superato i limiti del coprifuoco parigino.
Una finale anticipata in cui Nadal ha ceduto lo scettro del torneo su
terra battuta, nel 58/o incontro tra i due campioni. Parte fortissimo Nadal, portandosi sul 5-0 in poco più di mezz’ora, poi il serbo gli ruba la battuta e prende la misura dei suoi colpi tagliati, rimontando fino al 5-3. Ci vuole ancora un game, ai vantaggi, per dare allo spagnolo il 6-3 del primo
set dopo un’ora. Per darvi l’idea di cosa è successo questa sera: mai, mai Nadal aveva perso una partita dopo aver vinto il primo set a Parigi. Mai. Era 97-0. Incredibile.
E’ stato però un attimo: Djokovic è partito meglio sia nel secondo che nel terzo set, il primo risolto 6-3 senza troppi patemi, il secondo 7-6 al tie break dopo essere stato avanti a lungo nel parziale ma portato avanti per 98 (!) minuti. Nel quarto, dopo una fiammata iniziale di Nadal con un break, non c’è stata storia, con cinque game di fila di Djokovic che hanno chiuso la partita.
Per il serbo, che è ora in vantaggio di due successi nei confronti diretti con lo spagnolo (30 vittorie per Djokovic e 28 per Nadal), sarà la sesta finale nella capitale francese, dove ha trionfato solo nel 2016. Di Major in carriera ne vinti 18: oltre al successo a Parigi di cinque anni addietro, Djokovic ha in bacheca nove trofei degli Australian Open, cinque di Wimbledon e tre degli US Open. Domenica contro Tsitsipas giocherà per il n.19, per andare ad una sola distanza da Federer e Nadal, in un inseguimento eterno.
Nota a margine: per questo straordinario spettacolo è stato abrogato il coprifuoco che in Francia obbliga a stare a casa alle 23. Il coprifuoco era stato fatto rispettare durante l’incontro Djokovic-Berretini, stavolta è stata fatta un’eccezione: intorno alle 22:40, dopo 3 ore e 35 minuti di gioco, quando il serbo dominava 2 set a uno, l’impianto di diffusione ha segnalato il cambio di orientamento mentre il pubblico già rumoreggiava: «Non ce ne andremo, non ce ne andremo!». E alla notizia, sono partiti i cori, “La Marsigliese” (immancabile) e anche un grazie Macron. Pare infatti che l’ordine di “fate rimanere il pubblico” sia partito proprio dal presidente in persona.
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