Paula Badosa diventa la settima tennista capace di vincere il primo titolo WTA in carriera in questo 2021.
La spagnola segue Clara Tauson, Leylah Fernandez, Sara Sorribes Tormo, Maria Camila Osorio Serrano, Veronika Kudermetova e Astra Sharma imponendosi da dominatrice nel torneo 250 di Belgrado.
Dopo il ritiro di Anastasia Pavlyuchenkova a poche ore dall’esordio, la spagnola appariva come possibile favorita numero 1 in vista anche del bel rendimento delle ultime settimane dove alla semifinale nel WTA 500 di Charleston aveva fatto seguito quella ancora più prestigiosa nel WTA 1000 di Madrid. Così la spagnola ha messo insieme un percorso di ottimo valore e senza cedere un set è arrivata alla prima finale nel circuito maggiore battendo Andrea Petkovic (6-3 6-2), Mihaela Buzarnescu (6-0 6-4), Rebecca Peterson (6-2 6-4) e Viktorija Tomova con la bulgara che era subentrata come lucky loser proprio a Pavltyuchenkova.
La semifinale si è disputata nella mattinata ed è stato un comodo 6-1 6-2, che ha dato il la a una finale che purtroppo non è mai nata. Ana Konjuh, per la prima volta in finale dopo quattro anni, si è infortunata sul finire del secondo set della propria semifinale contro Maria Camila Osorio Serrano e dopo aver già ammesso nella breve intervista a bordo campo che sperava di poter competere ma temeva ripercussioni dal fastidio alla schiena ha soltanto provato a stare in scia all’avversaria, ritirandosi appena è andata sotto di un break a inizio del secondo parziale, sul punteggio di 6-2 2-0 per la numero 4 del seeding.
Una fine di torneo molto sfortunata per un evento devastato dalla pioggia e che aveva costretto gli organizzatori ai salti mortali per concludere entro il sabato. Così le quattro semifinaliste sono state chiamate a scendere in campo in questo sabato mattina e le vincitrici a ritrovarsi una contro l’altra non prima delle 6 di sera. Se la seconda semifinale è stata caratterizzata dalla netta vittoria di Badosa, nella prima Konjuh e Osorio Serrano hanno dato vita a una battaglia enorme, vinta dalla croata 7-6(6) 7-6(4) e con la colombiana che per una volta deve avere diversi rimpianti perché nel primo parziale ha fatto di tutto per avere qualche chance, sopraffatta dalla maggiore potenza dell’avversaria ma capace di rimanere aggrappata per tutto il set finché al tie-break non ha recuperato dal 3-1 ed è stata addirittura a servire sul 6-5. Sul set point però la tensione ha fatto il suo: doppio fallo, doppio fallo. Si è ribaltato tutto e Konjuh ha chiuso il set per 8-6, rientrando poi da 2-4 nel secondo set e imponendosi in un tie-break dove era stata quasi riacciuffata da 5-2 e servizio.
Le oltre due ore spese in questa semifinale e i dolori che stavano aumentando da non permetterle più di servire come avrebbe potuto hanno spento ogni punto di domanda sul match per il titolo, che ha subito visto Badosa guidare e prendere il largo. La spagnola salirà al numero 34 del mondo: se ci sarà un forfait tra le teste di serie lei diventerà la numero 32 nel seeding del Roland Garros. Konjuh invece dovrà ora recuperare per giocare le qualificazioni, ma intanto si è riavvicinata alla top-100 e dopo quasi quattro anni persi tra mille infortuni questo è comunque un piccolo traguardo.
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