Un torneo così importante come quello di Roma non può che produrre incontri complicati sin dalle prime battute ma forse poteva andare un po’ meglio. I nostri 8 rappresentanti – ma speriamo diventino almeno 10 dopo le qualificazioni – hanno pescato primi turni complicati e ipotetici secondi sostanzialmente impossibili. Prendiamo il caso di Sinner, chiamato a riscattare la mezza delusione di Madrid. Il giovane fenomeno comincia contro Ugo Humbert, che non è neanche l’ultimo arrivato, ma dopo avrà subito nientemeno che Rafa Nadal, immaginatevi in quale mood dopo la sconfitta contro Zverev. Lo spagnolo due match di fila sulla terra rossa non li ha mai persi in 19 anni di carriera, fate voi.
Ma anche agli altri è andata tutt’altro che bene. Fognini all’esordio ha subito Nishikori, che per quanto abbia imboccato la parabola discendente della carriera non si batterà certo da solo. In caso di vittoria ci sarebbe per il ligure Pablo Carreno Busta, cioè uno contro cui ha un parziale di 1 vittoria a 7.
Essendo testa di serie Berrettini parte contro Basilashvili, che ha vinto a Monaco ma ha anche perso contro Paire a Madrid. Il problema è che al terzo turno gli è capitato il peggiore del mazzo, cioè Tsitsipas.
Travaglia esordisce proprio contro Paire, e ovviamente ci sarà da vedere che intenzioni ha il bizzoso transalpino. Inutile dire che se avesse voglia difficilmente l’italiano arriverebbe da Shapovalov o Ruud, dove in ogni caso si interromperebbe la corsa.
Dalle parti di Thiem sono finiti Sonego, che esordirà contro Monfils, e Mauger, che se la vedrà con de Minaur. Nonostante sulla carta il francese sia avanti nel ranking è Sonego che dovremmo quasi sicuramente vedere a secondo turno.
Caruso e Musetti sono finiti nel quarto meno “nobile” del torneo, quello presidiato da Schwartzman e Medvedev. Musetti però inizia col vincitore del masters 1000 di Miami, Hurkacz, e a Caruso è toccato Goffin.
Insomma la speranza è di avere 4-5 giocatori al secondo turno, al terzo spereiamo di trovarcene due, per poi metterci nelle mani di Berrettini.
Per il resto tabellone non semplice per nessuno. Djokovic potrebbe avere la rivincita contro Evans, poi Dimitrov ma gli è toccato sia il quarto di finale peggiore, quello contro Tsitsipas, che la semifinale più complicata, quella contro Thiem. Non scommetteremmo sulla presenza del serbo domenica 16. La speranza naturalmente è che invece di Tsitsipas, che comincia contro Bublik, incontro non banalissimo, da quella parte ci sia Berrettini.
Difficile che l’altro quarto di finale della parte alta non sia tra Thiem – che avrà Pella o Fucsovics all’esordio e poi speriamo Sonego – e Rublev, che però ha Bautista Agut sulla strada.
Viceversa, sarebbe un po’ sorprendente che Schwartzman e Medvedev riuscissero a incontrarsi, anche se quella è proprio una parte “zoppa”. La speranza è che sia Musetti a riuscire a intrufolarsi, invece di Khachanov o Auger Aliassime, entrambi in un momento abbastanza complicato.
L’ultimo quarto di finale vedrà quasi certamente la presenza di Nadal, anche perché per lui sarà un ulteriore stimolo la possibilità di regolare subito i conti con Zverev, a meno che Carreno Busta non gli tolga la soddisfazione.
Probabili ottavi
[1] N. Djokovic vs [16] G. Dimitrov
[5] S. Tsitsipas vs [8] M. Berrettini
[4] D. Thiem vs [14] G. Monfils (Sonego, de Minaur)
[10] R. Bautista Agut vs [7] A. Rublev
[8] D. Schwartzman (Auger Aliassime) vs [12] D. Goffin (Khachanov)
[15] H. Hurkacz vs [3] D. Medvedev
[6] A. Zverev vs [11] P. Carreno Busta (Fognini, Nishikori)
[13] D. Shapovalov (Ruud) vs [2] R. Nadal
[4] D. Medvedev b. [7] A. de Minaur 6-2 6-4 Quel diavolo di Medvedev oggi…
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