[1] A. Barty b. [4] E. Svitolina 4-6 7-6(5) 6-2
Terza finale stagionale per Ashleigh Barty, e altra grande affermazione di testa in una semifinale difficilissima a Stoccarda. Come ieri contro Karolina Pliskova, la sua avversaria era a un passo dalla vittoria con Elina Svitolina che ha potuto servire avanti di un set e 5-4 nel secondo, con un parziale fin lì di 16 punti vinti negli ultimi 19. Soprattutto, l’ucraina oggi aveva annullato le grandi differenze che c’erano state negli ultimi confronti tra le due, grazie anche alla terra battuta, eppure è finita con nulla tra le mani.
Non c’era modo migliore per l’australiana per farsi un regalo nel giorno del venticinquesimo compleanno. Gli organizzatori sotto sotto speravano di averla oggi vincente perché Stoccarda sa come coccolare le giocatrici, anche in tempo di covid (non per nulla ha vinto per oltre 10 anni consecutivi il titolo di miglior evento di categoria) e alla fine erano in campo con una torta e delle candeline, cantando “Happy birthday” alla numero 1 del mondo che si è lasciata finalmente andare a un sorriso.
4-6 7-6(5) 6-2 il punteggio finale di una battaglia di oltre due ore, in cui non ha potuto nulla nel primo parziale di fronte a un’avversaria troppo in palla al servizio: 90% di prime in campo, 90% di punti vinti al servizio, tanta facilità nel comandare il gioco e mettere da subito i piedi dentro al campo. Lei non aveva soluzioni, era continuamente bersagliata e messa sulla difensiva, non faceva pesare la diagonale dritto contro dritto mentre Svitolina aveva quasi il comando quando muoveva il gioco col rovescio. In più, Barty ha commesso gli unici errori gratuiti del suo set sul 3-3, proprio quando ha perso la battuta: una smorzata giocata male per il 15-15, un dritto d’approccio troppo tenero sul 15-30, un altro dritto largo sul 30-30 e due rovesci colpiti male fino al break del 4-3 che ha deciso il primo set.
Aveva vinto 14 punti su 17 con la prima, la sua avversaria 19 su 21. Ai numeri le differenze erano minime, e il 25% di punti che Svitolina aveva ottenuto con la seconda (1 su 4) sono stati la chiave dell’inizio del secondo parziale. Barty si è salvata ai vantaggi, la sua avversaria ha dovuto servire due seconde dallo 0-15: di colpo 0-40. Sulla seconda Ashleigh è entrata nello scambio e ha fatto il 2-0, allungando sul 3-0. Arrivati sul 4-1 aveva il 100% di punti vinti con la prima (10/10), ma dopo che Svitolina ha tenuto a zero il game del 2-4 hanno fermato il gioco qualche minuto per sistemare un problema alla rete. In quella pausa il dritto dell’australiana ha subito un crollo pesante: se è normale vederla in difficoltà dal lato del rovescio, l’altro fondamentale non le era più d’aiuto. Così è nato l’incredibile parziale, non capitalizzato, di 16-3 in favore della numero 4 del seeding.
Sul 5-4 il game è cominciato con una voleè vincente di Barty, poi un doppio fallo di Elina che ha solo accorciato le distanze prima di subire una combo slice di rovescio e dritto lungolinea per il 15-40. Fatto il 5-5, come ieri, Barty è salita velocemente 6-5. Sono poi arrivate al tie-break, lì dove sul 2-2 l’australiana perdeva il primo punto con uno slice in rete e lasciava allungare l’avversaria con un rovescio coperto colpito male. Da che han girato 4-2, Ashleigh vincerà cinque dei successivi sei punti. È stata molto brava a riprendere il mini-break girando lo scambio successivo con un dritto difensivo in allungo molto carico, poi ha trovato la parità con un attacco di dritto non rigiocato dall’estremo tentativo di difesa avversaria. Sul 4-4, probabilmente, il frangente che ha deciso gran parte del match. Barty ha preso campo ed è avanzata verso la rete, Svitolina ha tirato un ottimo passante centrale, molto potente, addomesticato alla perfezione però dall’australiana. Sul 5-4, Svitolina ha preso campo e ha colpito il dritto mandando Barty in allungo sul rovescio: lo slice di Ashleigh non era molto basso, ma la voleè a campo aperto dell’ucraina da sopra la rete si è fermata sotto al nastro. Momenti che sono un po’ la fotografia delle diverse personalità delle due giocatrici e che hanno dato a Barty l’importantissimo set point col proprio servizio, concretizzato con una voleè.
Nel set decisivo è girato tutto sull’1-1 l’australiana ha sfruttato un inizio di game pessimo dell’avversaria per andare 0-40, ma a sua volta non è stata perfetta sia nella seconda che nella terza chance. Svitolina ha però mancato a sua volta due chance di tornare avanti e alla sesta palla break Barty ha fatto partire lo scambio decisivo: era in difesa e in qualche modo ha colpito (male) col rovescio slice una palla sporca e crollata sulla riga laterale, senza peso. Elina non ha saputo rigiocarla e ha perso la battuta. Dal 2-1 Barty al servizio è diventata pressoché ingiocabile, aumentando la pressione sulle spalle dell’avversaria, che sul 2-4 è capitolata da 30-15, sempre più fallosa e abbattuta psicologicamente dallo sviluppo del match. Ieri si era salvata da due match point, oggi è franata dal 5-4 e servizio e dal 4-2 nel tie-break.
Per Barty, invece, l’avventura a Stoccarda continua. Domani in finale avrà o Simona Halep o Aryna Sabalenka.
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