[1] A. Barty b. S. Rogers 7-6(3) 4-6 6-4
Era la terza volta nel 2021 che Ashleigh Barty affrontava Shelby Rogers, e per la terza volta ne è uscita vincitrice. Oggi però, a Charleston, ha dovuto lottare parecchio anche perché tra secondo e terzo set non è mai parsa realmente a proprio agio, abbastanza seccata da se stessa e da come non stesse interpretando al meglio le situazioni in campo, rimanendo troppo dietro rispetto alla linea di fondo o non leggendo i rimbalzi.
Sono fattori che avranno bisogno di un po’ per tornare automatici, tanto che faceva anche effetto vederla così in posizione difensiva alla ricerca di buona profondità per poi avanzare. In una serata, oltretutto, dove ci sono stati anche alcuni problemi al servizio con ben 9 doppi falli: non ne commetteva così tanti dalla semifinale di Sydney del 2018 contro Daria Gavrilova. Malgrado anche 53 errori gratuiti è riuscita a bilanciare molto bene nei momenti più delicati con vari servizi non risposti e alcune ottime soluzioni nello scambio. Non una serata eccezionale, ma una nuova vittoria che le da modo domani di essere in campo per il quarto quarto di finale in stagione su cinque tornei.
7-6(3) 4-6 6-4 il punteggio finale di una sfida cominciata con un immediato break di ritardo e quattro chance di 2-2 mancate, ma dove è stata brava nel primo parziale a salvare due chance di 4-1 e doppio break per prendersi il pareggio sul 3-3 e tenere a zero con quattro servizi vincenti in meno di un minuto. Piano piano ha girato la frazione, dominando poi il tie-break e partendo forte nel secondo parziale. Sul 2-1 però i primi intoppi l’hanno fatta cedere il servizio per la prima volta dal primo game del match. Ha tentato un altro allungo, ma ha giocato male il sesto game ed è scivolata sotto 3-4, con l’inerzia ora che si stava spostando verso l’americana, che sul 5-4 ha approfittato delle troppe seconde dell’avversaria e si è presa il punto del pareggio.
Nel terzo Barty ha ricevuto un grande aiuto dal nastro che sull’1-1 15-30 ha corretto vincente una sua risposta e le ha dato due palle break, dopo aver salvato un po’ a fatica il primo turno di battuta. Ha subito preso il 2-1 e con un solido game a zero ha allungato, sfiorando poi in due occasioni il doppio break. Non ha chiuso la pratica e sul 4-3 si è nuovamente incartata: sbagliata la direzione dell’attacco sul primo punto, vittima di un nastro sul secondo, brutto e inusuale errore al volo sullo 0-30 e doppio fallo per il 4-4. Malgrado questo, è riuscita subito a tornare a palla break con l’aiuto di una morbida smorzata e dopo aver chiuso Rogers sul lato sinistro ha avuto il comodo dritto per il 5-4 e servizio, dove ha chiuso l’incontro con il decimo ace sul secondo match point.
Adesso avrà Paula Badosa, che ha sconfitto 6-3 6-3 la statunitense Caty McNally.
Altri incontri
Continuano a cadere teste di serie. Il tabellone ora è completamente sgombro di giocatrici tra le prime 10 del seeding. La parte bassa è quella che oggi ha risentito maggiormente degli ultimi sviluppi e, come Yulia Putintseva raccontava nell’intervista a bordo campo, è un gran peccato che il torneo abbia perso una delle maggiori candidate al titolo: Garbine Muguruza.
La kazaka proprio diceva di non meritarsi il passaggio del turno, perché stava venendo dominata ed era una partita pesantemente compromessa quando a inizio del secondo set la sua avversaria ha deciso di ritirarsi, pur avanti 6-0 2-2. Sul finire del primo set la spagnola ha fatto un allungo dove ha sentito riacutizzarsi un dolore alla gamba sinistra che già aveva avvertito durante la partita d’esordio contro Magdalena Frech. Ha giocato tantissimo fin qui nel 2021, rispetto alle colleghe, e dopo una visita della fisioterapista e qualche game a inizio del secondo set per capire la situazione ha deciso di non forzare ulteriormente per non compromettere qualcosa che, spera, con un po’ di riposo possa darle modo di essere in campo nel giro di breve e non rischiare guai più grossi.
Putintseva, così, sarà ai quarti di finale dove avrà l’altra sorpresa del tabellone: Danka Kovinic. La montenegrina ha eliminato tre mancine: Gabriela Talaba, Leylah Fernandez e oggi il colpaccio contro Petra Kvitova. Nelle precedenti sfide era sempre arrivata a due punti dalla vittoria, oggi è riuscita a fare uno scatto in più con un match dominato nei propri turni di battuta e che dal 4-4 nel primo set ha fatto suo con un parziale di 8-1 chiudendo 6-4 6-1. La ceca, che solo l’altroieri aveva ottenuto il primo successo in carriera sulla terra verde, è sembrata poco a suo agio: non c’era efficacia, il gioco era molto a sprazzi e arrivando a servire sul 4-5 senza mai essersi veramente resa pericolosa ha poi finito per crollare. Nemmeno un break a inizio del secondo set ha riequilibrato la situazione e anzi, la montenegrina ripreso immediatamente il ritardo si è poi involata verso il successo.
La vincente tra Putintseva e Kovinic se la vedrà in semifinale contro la vincente del match tra Ons Jabeur e Cori Gauff. La testa di serie numero 12, mostrando ancora una volta grande fatica a livello fisico, si è imposta in due ore e 40 minuti contro Alizé Cornet con un parziale di 4-0 dal 3-2 per la francese, finendo ancora per vomitare però nell’ultimo game come già successo a Miami contro Paula Badosa. Uno sforzo fisico importante, anche perché domani avrà bisogno di forza e resistenza per il match fisico a cui potrebbe portarla Gauff. Non è brillante, Cori, che già al secondo turno si era salvata da 1-3 nel set decisivo contro Liudmila Samsonova, ma a questo punto del tabellone potrebbe anche rappresentare la favorita a una finale che vorrebbe dire top-30.
Oggi per la diciassettenne statunitense una vittoria tra molti stenti sia al servizio che col dritto contro la connazionale Lauren Davis. Un 6-2 7-6(2) che racconta di un primo set relativamente comodo e di un secondo in cui era crollata nella fiducia, nella tranquillità e nei colpi. La prima di servizio non l’aiutava più, il dritto aveva smesso di forzarlo e cercava più che altro di avere la palla da colpire forte col rovescio, ma errori e nervosismo aumentavano. Per sua fortuna, Davis non è mai stata in grado di approfittarne. Così la numero 77 del mondo prendeva per due volte un break di vantaggio e per due volte si faceva riprendere al servizio da 30-0, molto fallosa soprattutto di rovescio e non sempre aiutata dal dritto. Sul 2-2 Gauff si salvava da 15-40 ma Davis reagiva e allungava sul 5-3. Qui Gauff non colpiva più di dritto, cercava di caricare tanto spin alla palla ma spesso il colpo partiva molto lungo. Si è salvata al servizio sul 15-15 e ha evitato una nuova situazione di difficoltà, trovando forse lì la spinta per attaccare in risposta e prendersi il 5-5. Le difficoltà non erano terminate, perché di nuovo in difficoltà alla battuta cedeva per la quarta volta nel set il servizio, ma di nuovo Davis non riusciva nemmeno ad avvicinarsi al set point.
Nel tie-break Davis è andata 2-0, ma a quel punto Gauff aveva un po’ più di tranquillità perché aveva capito che se lei avesse chiuso il rubinetto degli errori non l’avrebbe mai persa. Così è riuscita a salire di livello ed evitare un pericoloso terzo set.
Risultati
[1] A. Barty b. S. Rogers 7-6(3) 4-6 6-4
P. Badosa b. [WC] C. McNally 6-3 6-3
[15] V. Kudermetova b. K. Nara 6-0 6-3
S. Stephens b. A. Tomljanovic 6-3 6-4
[11] Y. Putintseva b. [6] G. Muguruza 0-6 2-2 rit.
D. Kovinic b. [3/WC] P. Kvitova 6-4 6-1
[12] O. Jabeur b. A. Cornet 5-7 6-3 6-3
[14] C. Gauff b. L. Davis 6-2 7-6(2)
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