Abbiamo le quattro semifinaliste del WTA 500 di San Pietroburgo e, come era facilmente prevedibile, per il titolo sarà una questione tra sole russe.
L’unica intrusa rimasta era Jaqueline Cristian, tennista rumena passata dalle qualificazioni, ma il suo cammino si è interrotto contro l’eterna Svetlana Kuznetsova.
Per l’ex numero 2 del mondo, che quest anno spegnerà le 36 candeline, è stata fondamentale la rimonta dopo aver perso il primo set in un tiebreak di grandi rimpianti. Era avanti 5-2 prima di scivolare incredibilmente sotto con cinque punti consecutivi persi. Brava Cristian, ma Kuznetsova si è irrigidita e ha perso male i turni di servizio sul 5-4 e 5-5. Malgrado poi un break di ritardo a inizio del secondo parziale ha saputo rialzare la testa, vincendo sei dei successivi otto game e poi dominando il terzo parziale chiudendo 6-7(5) 6-3 6-3.
Sarà la semifinale numero 74 della sua carriera cominciata ormai 20 anni fa. Contro di lei, Daria Kasatkina. Continuano i segnali incoraggianti per la ripresa dell’ex top-10 che dopo il crollo pagato tra 2019 e 2020 quest anno ha già messo in bacheca un titolo e ora una bella semifinale. Il fatto che ancora non le basta per essere in top-50 dice tanto sia del sistema ranking attuale che di quanto fosse indietro rispetto a una soglia che dovrebbe vederla agilmente dentro. Quando gioca libera da pensieri manovra la palla con enorme abilità e sposta il gioco evidenziando i difetti di avversarie che fanno quasi solo affidamento sull’aggressività. Oggi Veronika Kudermetova era costretta a questo, anche per velocizzare i tempi dopo che ieri sera ha concluso all’una del mattino contro Kamilla Rakhimova. Pur avendo dominato il primo set, la numero 2 del seeding si è trovata intrappolata in un calo fisico sempre più evidente dall’inizio del secondo set. Le mancavano le forze per fare il gioco che Kasatkina prediligeva e sono aumentati in maniera importante gli errori non forzati. Tutto ciò che non le serviva per continuare il match. Finirà con il punteggio molto altalenante di 1-6 6-1 6-2.
La parte alta, invece, vedrà di fronte due wild-card “all’opposto”. La prima è Margarita Gasparyan, alla semifinale più importante della carriera. La seconda è Vera Zvonareva, che toccherà la sessanta semifinali e andrà a caccia della finale più importante addirittura dal WTA Premier 5 (l’odierno “1000”) di Tokyo nel settembre 2011. Gasparyan, che si ripresenterà nei pressi della top-100 dopo questa settimana, si è imposta un po’ a sorpresa 6-2 7-5 contro Ekaterina Alexandrova, con la numero 1 del seeding che ha pagato una giornata fortemente negativa e i tanti errori gratuiti. Zvonareva invece ha messo fine al cammino di Anastasia Gasanova, che dopo le tre ore di mercoledì e le tre ore di ieri oggi è riuscita a dare battaglia solo nel set d’apertura, scivolando comunque sotto con quattro game consecutivi dell’esperta connazionale dal 3-2 in suo favore. Il break di inizio secondo set, rispetto a ieri contro Anastasia Pavlyuchenkova, si è rivelato solo illusorio anche se ha voluto comunque lasciare il segno con un game finale dove malgrado fosse destinata alla sconfitta (indietro 3-6 1-5) ha dato l’anima per provare a rimanere in campo qualche minuto in più e sembrava mentalmente stesse interpretando ogni scambio come fosse 5-5 40-40 al terzo set, trovando ottime soluzioni per larga parte dei 7 minuti di game, cancellando i primi quattro match point e fermandosi solo al quinto.
Se non altro, Gasanova si consolerà con un assegno da 20.500 dollari che rispetto ai nemmeno 100.000 ottenuti fin qui in carriera rappresentano uno dei motivi di soddisfazione principale, oltre all’ingresso in top-200 e una quasi certezza di partecipare alle qualificazioni del Roland Garros, il primo Slam della carriera.
Risultati
[WC] M. Gasparyan b. [1] E. Alexandrova 6-2 7-5
[WC] V. Zvonareva b. [Q] A. Gasanova 6-3 6-1
[4] S. Kuznetsova b. [Q] J. Cristian 6-7(5) 6-3 6-3
[8] D. Kasatkina b. [2] V. Kudermetova
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