[1] A. Barty b. [Q] K. Kucova 6-3 3-6 7-5
[7] A. Sabalenka b. [Q] T. Pironkova 0-6 6-3 7-6(9)
Ashleigh Barty e Aryna Sabalenka, entrambe e per motivi diversi apparse non al meglio della condizione, sono state vicinissime a perdere nelle loro partite d’esordio. L’australiana con 45 errori gratuiti e la bielorussa subendo addirittura un 6-0 nel set d’apertura.
La numero 1 del mondo, che ora è ufficialmente a rischio con la WTA che ha annunciato che non farà sconti come l’ATP e scalerà il 100% dei punti che verranno giocati qui a Miami. Così al momento Barty si trova costretta a macinare gioco, e soprattutto dovrà alzare il livello perché oggi è stata soprattutto graziata da una Kristina Kucova, proveniente dalle qualificazioni, che sul match point ha visto la prima (comunque docile) finire sotto al nastro e ha appoggiato la seconda per far cominciare il gioco. Lì Barty ha trovato il vincente di dritto, giocando anche con buon coraggio perché è andata molto vicina alla riga con un colpo che fin lì aveva quasi sempre sbagliato.
Assente da circa un mese, questo rientro è parso abbastanza simile a quello dell’estate 2019 dopo che si prese una pausa quasi totale dal tennis post Wimbledon. Era molto arrugginita, come oggi, e soprattutto col dritto non ha quasi mai avuto ritmo. Quella volta stentò già a Montreal e Cincinnati per perdere poi contro Wang Qiang allo US Open, oggi è andata molto vicina a una sconfitta che per diversi momenti sarebbe stata probabilmente il risultato più giusto. Kucova, bimane sia di dritto che di rovescio, aveva molto coraggio e tanta corsa. Pur senza un colpo decisivo si era tirata su ottimamente da due game complicati nel secondo set, quando ha salvato palle break sia sul 3-3 che sul 4-4. Barty, che nel primo aveva preso il largo dal 2-2, si era inceppata. Se prima gli errori di dritto erano un po’ più diluiti ora cominciavano ad aumentare, come il nervosismo.
Ruggine, per lo più, anche perché spesso mancava di lucidità giusta nelle scelte tattiche e anche soluzioni che per lei sono comode e immediate (smorzate e slice) oggi a volte risultavano in errori goffi. Così nel terzo sembrava essersi smarrita quando sul 2-1 Kucova subiva il break e lasciava scappare la sua avversaria sul 4-1. Mancava una mezza chance sul 4-2 e sul 5-2 è andata vicinissima a essere già sotto match point quando sul 30-30 è riuscita a indovinare l’angolino con un dritto per nulla comodo (soprattutto ripensando ai tanti errori fin lì) e in qualche modo è riuscita ad andare sul 3-5. Ha regalato i primi due punti, ma dal 30-0 non ha più sbagliato un colpo e ha portato Kucova a sentire la pressione su quel 40-30 famoso, con una seconda che era una preghiera ed è stata punita. L’australiana trovava una reazione importante, al di là del gioco, e riusciva a prendere il controllo dei due game successivi, con anche qualche vincente di dritto a darle il break di vantaggio per il 6-5. Ha giocato malissimo i primi tre punti al servizio per il match, ma sullo 0-40 San Servizio è giunto in soccorso con due ace e una prima importante per salire 40-40.
Si è salvata, in qualche modo, e può tirare il fiato. Serviva come il pane evitare di uscire adesso, anche perché sarà sotto tanta pressione anche al prossimo turno contro Alona Ostapenko, che ha battuto 6-2 5-7 6-3 Kirsten Flipkens. Era dall’ottobre 2019 che non vinceva una partita salvando match point, nella semifinale del Premier Mandatory di Pechino contro Kiki Bertens.
A tirare un enorme sospiro di sollievo è anche Aryna Sabalenka. La bielorussa ha battuto Tsvetana Pironkova 0-6 6-3 7-6(9) salvando tre match point nel tie-break dove è successo di tutto, un microcosmo di una partita che ha visto anche entrambe le giocatrici vittime di problemi fisici. Sabalenka ha giocato un brutto primo set, sempre vittima dei tanti cambi di ritmo della bulgara che se da un lato (il rovescio) colpisce piatta e profonda dal dritto invece toglie molta potenza e da una palla complicata per una che cerca soprattutto di appoggiarsi. È riuscita a scuotersi, la numero 7 del seeding, dal 0-6 1-3 sotto infilando un parziale di cinque game che l’ha rimessa in partita prima di un terzo set dove entrambe sono state visitate dal fisioterapista. Pironkova per controllare l l’avambraccio destro e Sabalenka per quello che inizialmente sembrava un problema di salute (ma non le hanno misurato la pressione del sangue) e poi una contrattura alla gamba sinistra.
Pironkova ha servito per il match sul 5-3 ma non ha chiuso, poi nel tie-break è andata sotto 4-6 e pur recuperando non ha sfruttato i due match point per grandi meriti della sua avversaria, sempre all’attacco. Alla fine, in qualche modo, è riuscita a trovare il guizzo per la risposta sul 10-9 che ha mandato in allungo l’avversaria e le ha consegnato uno smash comodo da chiudere.
Altri incontri
Buon esordio per Iga Swiatek, malgrado un passaggio a vuoto importante nel primo set. La polacca è riuscita comunque a riprendersi piuttosto bene, soprattutto dal punto di vista psicologico, per superare in due set un’avversaria che non era facile visto l’ottimo momento che Barbora Krejcikova sta vivendo. 6-4 6-3 il punteggio finale dopo che nel primo parziale veleggiava su un comodo 5-1 e 40-30.
Non ha chiuso, si è bloccata, ha avuto soprattutto un calo fisico pesante perché oltre a essersi disunita sembrava più lenta negli spostamenti, molto nervosa, e sono arrivati 11 punti consecutivi persi fino al 5-4 con Krejcikova che aveva rimontato i due break di ritardo. Al servizio per il 5-5, però, la ceca non ha potuto fare granché trovandosi sotto 0-30. Ha concesso set point sul 30-30 e ha commesso un bruttissimo errore (soprattutto per lei che è pure doppista di alto livello) al volo su un allungo difensivo della polacca e tutto il lato alla sua sinistra spalancato. Nel secondo parziale Krejcikova era andata avanti 2-1 e servizio, ma l’immediata reazione della polacca è valsa 5 game e la chiusura del match.
Al prossimo turno avrà Ana Konjuh, che ha battuto anche Madison Keys per la prima vittoria contro una top-20 da quella contro Dominika Cibulkova nell’estate 2017. 6-4 6-2 il punteggio finale per la croata, contro una statunitense che malgrado la classifica paga ancora uno scarso momento di forma che continua dalla ripresa del circuito.
Colpo per Angelique Kerber, che infila un doppio 6-0 alla qualificata Renata Zarazua e si regala il big match contro Victoria Azarenka al terzo turno. Bene anche Belinda Bencic, che lascia tre game a Zarina Diyas, ed Elina Svitolina che malgrado due MTO (polso destro e ginocchio) è riuscita in qualche modo a rimontare Shelby Rogers, sconfitta 3-6 7-5 6-3.
Simona Halep soffre per un set e mezzo contro Caroline Garcia, ma riesce a trovare il guizzo sul 5-4 nel secondo chiudendo poi 3-6 6-4 6-0. È stata indietro per tutto il primo parziale e all’inizio del secondo ha subito un nuovo break con la francese che stava volando nel gioco e nel controllo del campo. C’è stato anche un controllo medico per la rumena quando ha dovuto verificare le condizioni del braccio destro. Garcia ha avuto il primo passaggio a vuoto con un brutto game perso sul 3-2 e Halep ha infilato un parziale di 9 punti a 1 salvando 4-3 e 0-15. Caroline ha tenuto, ma sul 4-5 è andata in affanno: si è salvata sul primo set point ma non ha concretizzato le due chance di 5-5, commettendo un brutto doppio fallo sulla nuova parità e sparando poi lungo il dritto. Nel terzo, Halep è subito salita 3-0 e Garcia si è a poco a poco spenta.
Risultati
[1] A. Barty b. [Q] K. Kucova 6-3 3-6 7-5
A. Ostapenko b. [LL] K. Flipkens 6-2 5-7 6-3
[14] A. Kerber b. [Q] R. Zarazua 6-0 6-0
[24] V. Azarenka b. L. Siegemund walkover
[11] B. Bencic b. Z. Diyas 6-2 6-1
[19] M. Vondrousova b. Q. Wang 6-4 6-4
[32] V. Kudermetova b. D. Collins 6-3 6-2
[7] A. Sabalenka b. [Q] T. Pironkova 0-6 6-3 7-6(9)
[3] S. Halep b. C. Garcia 3-6 6-4 6-0
[31] C. Gauff vs A. Sevastova
[WC] A. Konjuh b. [18] M. Keys 6-4 6-2
[15] I. Swiatek b. B. Krejcikova 6-4 6-2
[9] P. Kvitova b. A. Cornet 6-0 6-4
[17] J. Konta b. M. Linette 6-4 7-5
[30] E. Alexandrova b. N. Podoroska 6-0 6-4
[5] E. Svitolina b. S. Rogers 3-6 7-5 6-3
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