Garbine Muguruza sembra fin qui una delle migliori protagoniste nell’avvicinamento all’Australian Open.
Fondamentale, questo, per provare a confermarsi dopo l’ottimo percorso del 2020 con una concorrenza che aumenta e una voglia personale di tornare a riavere veramente un ruolo nel tennis femminile ad alto livello di oggi.
Gli ultimi della spagnola hanno avuto (pochi) alti e (tanti) bassi, anche l’exploit a Melbourne a inizio 2020 non ha avuto poi il seguito sperato al di là di qualche fiammata rimasta fin troppo isolata, da qui anche il motivo per non aver saputo far meglio di una top-15 a fine anno, pur con tutte le problematiche dovute all’interruzione della stagione e ai pochi tornei dalla ripresa ad agosto.
Ora però Garbine sembra aver ingranato una marcia molto alta. Nel Yarra Valley Classic ha cominciato con un netto 6-2 6-0 contro Alison Van Uytvanck, poi 6-1 6-2 contro Anastasia Pavlyuchenkova e oggi il 6-2 6-2 contro Sofia Kenin, nella rivincita proprio della finale dello Slam down under 2020. Partiva favorita, perché la statunitense non ha ancora fatto vedere un livello adeguato per tenerle testa, ma il punteggio è piuttosto pesante e nei numeri si è vista tutta la differenza con un ottimo +15 nel rapporto vincenti/errori non forzati della ex numero 1 del mondo. Domani la semifinale contro Marketa Vondrousova, che ha superato 4-6 6-3 10-4 Nadia Podoroska.
L’altra semifinale invece sarà il piatto forte di giornata: Ashleigh Barty contro Serena Williams. L’australiana, al primo torneo ufficiale dopo quasi un anno di inattività si è fatta trovare subito pronta ai primi impegni e dopo i tre set contro Marie Bouzkova si è adattata alla lunga distanza “ridotta” da un terzo set ai 10 punti contro Shelby Rogers emergendo 7-5 2-6 10-4. Buon match a confermare le sensazioni di questa settimana, con 10 ace e tanti dritti di spessore. Domani avrà bisogno di tutta la sua intelligenza in campo per mettere fuori posizione la 23 volte vincitrice Slam che sta avendo in queste prime giornate un rendimento molto importante proprio perché il footwork fatto vedere fin qui sembra superiore a quello di tante occasioni negli ultimi anni.
L’unico neo, magari, è che ancora non sembra in grado di mantenere il livello per più di un set. È successo nei match precedenti, pur senza avere problemi, mentre oggi contro Danielle Collins qualcosa ha rischiato. Già nel primo set era volata sul 4-0 ma dopo aver mancato uno 0-40 sul 4-1 ha dovuto affidarsi al servizio per risalire da 15-40 sul 4-2, poi nel secondo ha cominciato a mancare qualche colpo di troppo, soprattutto col dritto, regalando il break alla connazionale sul 3-3 e mancando un nuovo 0-40 nel game successivo. Ha perso il set ma nel tie-break ha approfittato di una partenza non ideale dell’avversaria per prendere margine e non farsi più recuperare fino al 6-2 4-6 10-6 conclusivo.
Risultati
[1] A. Barty b. S. Rogers 7-5 2-6 10-4
[5] S. Williams b. [13] D. Collins 6-2 4-6 10-6
[8] M. Vondrousova b. [14] N. Podoroska 4-6 6-3 10-4
[6] G. Muguruza b. [2] S. Kenin 6-2 6-2
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