E sono due. Come i titoli Atp conquistati a nemmeno 20 anni. Jannick Sinner si è aggiudicato il derby con il marchigiano Stefano Travaglia e ha così vinto uno dei due tornei ATP 250 (dotato di un montepremi di 382.575 dollari) andati in scena in contemporanea, sul cemento di Melbourne Park.
Il 19enne di Sesto Pusteria, numero 36 del mondo e quarta testa di serie, alla sua seconda finale ATP consecutiva dopo la vittoria dello scorso novembre a Sofia, ha battuto 7-6(4), il connazionale, n.71 del ranking che ha vissuto l’emozione della prima finale Atp della carriera.
Un successo che permetterà a Sinner di migliorare ancora la sua classifica portandosi al 31° posto, ma anche il marchigiano scalerà posizioni diventando il numero 60 ATP, il suo best ranking.
Nella storia del tennis italiano, per la settima volta nell’era Open, un derby tricolore in una finale Atp. L’ultima volta risaliva al 1988 con Massimiliano Narducci che si aggiudicò il torneo di Firenze battendo Claudio Panatta.
Un ritorno in campo in grande stile di Sinner che aveva giocato l’ultimo match a novembre vincendo il torneo di Sofia, ma che durante la quarantena di gennaio nella “bolla” di Adelaide si è allenato con Rafa Nadal e il lavoro con il fenomeno di Manacor è sicuramente servito
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