Importante sospiro di sollievo per tutta l’organizzazione dell’Australian Open.
Ieri alle parole beneauguranti di Craig Tiley di ieri si rincorrevano su Twitter di vari giornalisti ad annunciare la negatività di loro tennisti connazionali, e al termine della giornata erano stati analizzati ben oltre la metà dei quasi 600 test effettuati, tutti con esito negativo.
Alle prime luci dell’alba Channel 9 confermava che ne rimanevano pochi, prima di mezzogiorno il numero era ulteriormente sceso a 12, e infine nel primo pomeriggio a Melbourne un tweet dell’account ufficiale dell’Australian Open ha ufficializzato che è arrivato un responso negativo da tutti i tamponi effettuati.
Tiley ieri affermava che non era stata segnalata alcuna infrazione del protocollo durante la quarantena, il che voleva dire come tutti siano rimasti nelle loro camere al di fuori dei momenti in cui era permesso loro uscire per andare ad allenarsi. In questo modo, non essendo mai entrati a contatto diretto con la persona divenuta positiva tra il 30 gennaio e il 2 febbraio (dunque dopo l’ultimo turno effettuato al Grand Hyatt), per loro non ci sarà bisogno di isolarsi ulteriormente e possono tornare tutti regolarmente a Melbourne Park.
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