Chissà se a Nick Kyrgios basta aver trascinato il pubblico e i lontani telespettatori in una sfida dal finale segnato, in cui l’eroe buono però non può che perdere contro il titanico rivale, prima confuso, poi impaurito ma infine logico vincitore di un match in cui è sembrata evidente la differenza tra un giocatre di tennis e uno dall’enorme talento brado. A Kyrgios, come da queste parti si è detto varie volte, non manca l’acume tattico o la capacità di leggere le partite, e quando si accenna alle sue deficienze metnali ci si riferisce alla capacità, poca, che l’australiano dimostra nel saper stare con la testa sul match per tutte le ore che il tennis richiede. E questo, evidentemente, non riguarda solo il giorno del match, la partita, ma anche e sorpattutto quello che tra partita e partita succede, soprattutto la cura della condizioen fisica. Il Kyrgios australiano di queste due settimane scarse concede troppa mobilità agli avversari e per quanto sia di natura particolare il tennis rimane uno sport, e nello sport si corre veloci e a lungo, altrimenti, molto spesso, si perde. Così la prima ora di Kyrgios è stata impeccabile, aiutata dalla partenza troppo lenta di Thiem, che ha ceduto subito il servizio e poi si è trovato a dover fronteggiare uno che serve come solo Federer sa fare, non vi sembri eccessivo il paragone. Col vantaggio in canna Kyrgios si è limitato, in risposta, a infastidire Thiem, giocando con estrema efficacia i propri turni di battuta. Ancora accompagnato da una buona mobilità, Kyrgios ha giocato il nono game del secondo set remando e grazie ad una strana paura dell’austriaco, che ha tirato molto male un paio di dritti, gli è riuscito il break che lo ha mandato a servire per il secondo, concluso con un servizio da sotto che ha fatto impazzire il pubblico.
Anche in apertura di terzo set, Kyrgios ha avuto le (ultime) occasioni di togliere il servizio a Thiem, ma passate quelle, forse anche per il bisogno di rifiatare un po’, l’australiano ha perso un po’ di intensità al servizio, quanto è bastato alla risposta di Thiem per diventare se non proprio efficace almeno d’aiuto per far partire lo scambio. Chissà se Kyrgios qui ha fatto l’errore di volersi giocare il set anche dopo il break o se non sarebbe cambiato granché, fatto sta che la migliore condizione fisica di Thiem ha permesso all’austriaco di fare come i toreri, che piantano banderillas nel corpo del toro che insieme al sangue perdono anche via via le forze per poi consegnrsi inermi. Kyrgios ha provato con tutto quello che aveva ad arrivare almeno al tiebreak del quarto set ma Thiem è troppo esperto per non comprendere che sarebbe stato un rischio inutile, anche se in battuta di fatto non rischiava più nulla. Thiem ha piazzato il break al momento giusto e poi il quinto è stato sin troppo banale, perché era abbastanza chiaro che Thiem l’avrebbe chiuso in qualche modo. Al numero 3 del mondo è stato sufficiente rispondere lungo per imbrigliare Kyrgios, che ha avuto ilmerito di rimanere con la testa sul match, anche se lui prima di tutti avrà capito che le speranze non erano granché. Thiem ha chiuso il match con uno splendido rovescio lungolinea, forse a segnalare a chi resta che Kyrgios o non Kyrgios sarà con lui che bisognerà fare i conti per vincere l’Australian Open.
Sconfitta non del tutto inaspettata di Shapovalov, giustiziere di Sinner nel primo turno. nel derby canadese contro Felix Auger Aliassime, il mancino testa di serie numero 11 non è riuscito ad alzare il livello del suo gioco, giocando ancora maluccio. Solo che dall’altra parte c’era un Felix Auger Aliassime in gran forma, capace di superare senza troppi problemi i due momenti difficili del primo e del secondo set, quando sotto di un break ha immediatamente recuperato, a dire il vero approfittando dei passaggi a vuoto di Shapovalov. Ad ogni modo Auger Aliassime è stato bravo a chiudere rapidamente, evitando i rischi insiti in una partita troppo lunga. Si troverà adesso di fronte Karatsev e, nonostante la grande partita di oggi del russo, l’occasione di arrivare ai quarti di finale non potrebbe essere più ghiotta.
in aggiornamento
Terzo turno
[1] N. Djokovic vs [27] T. Fritz
[14] M. Raonic b. M. Fucsovics 7-6(3) 5-7 6-2 6-2
[23] D. Lajovic b. P. Martinez 6-7(6) 7-5 6-1 6-4
[6] A. Zverev b. [32] A.Mannarino 6-3 6-3 6-1
[3] D. Thiem b. N. Kyrgios 4-6 4-6 6-3 6-4 6-4
[18] G. Dimitrov b. [15] P. Carreno-Busta 6-1 1-0 rit.
[20] F. Auger-Aliassime b. [11] D. Shapovalov 7-5 7-5 6-3
[Q] A. Karatsev b. [8] D. Schwartzman 6-3 6-3 6-3
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