Tutti i risultati della quarta giornata dell’Australian Open
Ci sono volute più di 4 ore e mezza a Stefanos Tsitsipas per vincere la reistenza di Thanasi Kokkinakis, uno che se fosse stata lasciato in pace dal suo fisico avrebbe avuto ben altra carriera. Del resto quando è riuscito ad affacciarsi nel circuito l’australiano non ha certo mostrato segnali di timori neppure nei confronti di Roger Federer, figurarsi se si faceva impressionare quindi dal giovane greco, che per quanto partisse favorito è stato bravo ad entrare in campo col piglio giusto. Il rischio era che Tsitsipas credesse di poter avere partita facile e che quindi si disunisse di fronte a difficoltà che magari non aveva previsto invece, altro segnale di maturità, il greco è cresciuto molto anche nella lettura del match, non avvilendosi mai per le occasioni sprecate. Non foss’altro che per via del fatto che ogni votla che arrivava la palla break Kokkinakis sembrava in grado di alzare il livello del suo tennis, cosa che avrebbe condotto alla frustrazione diversi top10. I due set vinti dall’australiano sono stati un piccolo miracolo, perché frutto di un’attenzione che ovviamente non sarebbe bastata senza le enormi doti tecniche dell’amico di Kyrgios, che si è spellato le mani in tribuna. Kokkinanikis è stato bravo anche nella gestione della partita, evitando di sfinirsi nel terzo set e raccogliendo le forze per attaccarsi al match nel quarto, e se il piano non è andato in porto è stato tutto merito di Tsitsipas, che non ha mai perso il servizio né la testa, soprattutto nell’ultimo game quando il pubblico di Melbourne pregustava una rimonta stile Kyrgios-Humbert. Non è andata così ma se Kokkinakis riesce a stare in piedi per sei mesi chissà se la prossima volta finisce allo stesso modo.
Nella giornata (nottata in Italia) in attesa di Nadal e Medvedev- che difficilmetne avranno problemi – non è successo granché. Rublev ha faticato forse un po’ più del previsto ma ha chiuso lo stesso in tre set, mentre sembra in buona forma il prossimo avversario di Berrettini, Karen Khachanov, che però è sotto 3-0 nei precedenti con Matteo, anche se due match si sono giocati sull’erba, superficie impossibile da addomesticare per il russo.
Una piccola sorpresa è la sconfitta di Borna Coric contro il rientrante McDonald, che però in Australia gioca sempre bene, mentre si è interrotta la corsa di Carlos Alcaraz, che ha già fatto un mezzo miracolo a superare un turno dello slam. Contro Ymer, lo spagnolo ha giocato un gran primo set e nel quarto con orgoglio è riuscito a trascinarsi sino al tiebreak, ma non c’è stato niente da fare. La prossima volta andrà diversamente.
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