In una situazione speriamo irripetibile, in cui le qualificazioni di uno Slam anticipano il torneo di quasi un mese, possiamo soffermarci ad analizzare più attentamente le risultanze delle qualificazioni agli Australian Open appena concluse, che come noto si sono giocate a Doha (per gli uomini) e a Dubai (per le donne) definendo i 32 tennisti che hanno staccato il biglietto per partecipare al torneo che inizierà a Melbourne l’8 febbraio.
TORNEO MASCHILE:
38 – Le nazioni rappresentate: il record di presenze è stato di Francia, Germania e Australia con 12 rappresentanti, seguiti da Usa e Italia con 9. Di seguito l’elenco riassuntivo delle presenze turno per turno e la sintesi per nazione dei match disputati:
Flop doloroso dei tennisti italiani che benchè presenti in nove di cui 4 teste di serie, hanno vinto solo due partite con Lorenzo Giustino che ha battuto l’uzbeko Istomin prima di cedere al croato Gojo, e con Gian Marco Moroni che all’esordio ha avuto la meglio su Mischa Zverev prima di arrendersi al più esperto olandese Haase. La delusione più cocente è venuta da Lorenzo Musetti, testa di serie n.13, su cui erano riposte molte attese .Si è arreso all’esordio dopo aver strappato il primo set, di fronte al 25enne olandese Van de Zandschulp, n.156 del mondo che si è qualificato è farà il suo esordio in uno Slam. Degli altri sei italiani presenti, Gaio, Giannessi, Marcora, Lorenzi, Viola e Fabbiano, solo quest’ultimo è riuscito ad aggiudicarsi un parziale contro il tedesco Stebe che alla fine l’ha spuntata nel tie break decisivo. Peccato in quanto avremmo potuto migliorare il record di nove presenze agli Australian Open ottenuto nel 1992 e lo scorso anno, tenuto conto che quest’anno nove italiani, in base alla classifica e grazie ai forfait fin qui registratisi, sono già direttamente presenti nel tabellone principale.
Altri numeri
15 – le Nazioni che avevano un solo rappresentante. Di queste solo la Svezia è riuscita ha raggiungere l’obiettivo della qualificazione con Elias, il maggiore dei due fratelli Ymer che per la prima volta si troveranno insieme ai nastri di partenza di uno Slam.
13 – le Nazioni che hanno ottenuto almeno un qualificato. Usa, Russia e Spagna hanno sfruttato al meglio l’opportunità qualificando 2 tennisti. Tra le Nazioni con maggior numero di presenze (almeno 6),è stata una debacle per Germania, Italia e Argentina che sono rimaste a bocca asciutta.
3 – le teste di serie qualificate tra le 32 previste; solo 2 nel rispetto del pronostico essendo comprese tra le prime 16: trattasi del russo Karatsev (n.3) e dello svizzero Laaksonen (n.15) che si aggiungono al giovanissimo Alcaraz (n.21), stella nascente del tennis spagnolo che a 17 anni parteciperà al suo primo Slam.
27 – è l’età media dei 16 qualificati, superiore a quella dei qualificati dello scorso anno che fu di 25. Della Next Gen (intendendo i nati dal 1997), fanno parte il giovanissimo Alcaraz di cui si è già detto, nato nel 2003, il ceco Machac (classe 2000), gli americani Mmoh (classe 1998) e Cressy, classe 97 come il russo Safiullin. I qualificati più anziani sono l’ucraino Stakhovsky (35 anni) e il serbo Troicki (34 anni).
5 – i qualificati al loro primo Slam in carriera : il portoghese Ferreira Silva (25 anni e numero 182 del ranking), lo spagnolo Alcaraz (a 17 e n.141), i russi Karatsev (27 e n.112) e Safiulln (23 e n.181) e per finire l’olandese Van de Zandschulp (25 e n.156).
SETTORE FEMMINILE:
La notizia che fa sensazione in quanto ha un significato che va al di là dei risvolti prettamente sportivi, è la qualificazione nel tabellone principale di uno Slam della ventenne Francesca Jones, tennista inglese nata con una grave malformazione generica che l’ha privata di un dito in entrambe le mani e di tre dita nei piedi. Francesca non si è mai arresa e coronerà ,a 20 anni, il sogno della vita che appariva irraggiungibile.
Venendo alle risultanze strettamente numeriche del torneo, possiamo sostenere che questa volta l’Italia in rosa ha fatto meglio dei colleghi maschi. Con quattro rappresentanti al via ,si sono qualificate in due: Sara Errani che a 33 anni parteciperà al suo 43simo Slam (il primo diverso dal Roland Garros dopo quattro anni) e la 19enne Elisabetta Cocciaretto che ha ripetuto l’impresa riuscitale già lo scorso anno quando da numero 175 della classifica, si qualificò superando contro pronostico due teste di serie , l’americana Di Lorenzo (n.122) e la ceca Martincova (n.132) lasciando loro complessivamente solo 7 games.
La performance di squadra delle italiane è stata la migliore tra le nazioni che avevano almeno 3 tenniste in tabellone come si evidenza dalla tabella riepilogativa dei risultati:
Altri numeri:
13 – le nazioni che hanno ottenuto almeno una qualificazione. Con due tenniste qualificate , oltre all’Italia di cui abbiamo già parlato, la Russia con Samsonova e Savinykh e la Francia con Paquet e Burel.
8 – le teste di serie qualificate tra le 32 previste, 5 nel rispetto dei pronostici essendo comprese tra le prime 16: la slovena Juvan (tds. n.1), la belga Minnen (3), l’ungherese Babos (7), la russa Samsonova (15) e Sherif (16), prima egiziana nel main draw degli Australian Open nell’Era Open.
25 – l’età media delle 16 tenniste qualificate. Ben 7 le nate nel terzo millennio (a partire dal 2000). La più giovane è l’americana Osuigwe nata il 17 aprile 2002.
15 – l’età della più giovane tennista iscritta: trattasi di Victoria Jimenez Kasintseva (classe 2005), tennista che rappresenta Andorra, assegnataria della wild card che per regolamento viene concessa ai vincitori del torneo junior dell’anno precedente.
2 – le tenniste qualificate che parteciperanno al loro primo Slam: Francesca Jones di cui già si è detto, e la serba Olga Danilovic (classe 2001), figlia del famoso giocatore di basket Predrag Danilovic.
241 – il ranking di Francesca Jones, il più basso tra quelli delle tenniste qualificate.
2 – le partecipazioni a tornei Slam della giapponese Mayo Hibi. Quella ottenuta agli Australian Open di quest’anno superando le qualificazioni ,arriva a distanza di 6 anni quasi dall’unico precedente risalente agli Us Open del 2015, quando dopo aver superato le qualificazioni, uscì al primo turno per mano di Sara Errani.
3– altro revival quello della bellissima tennista russa Valeria Savinykh (29 anni e n.142 del mondo ),che grazie alla raggiunta qualificazione, parteciperà al suo terzo torneo Slam , a distanza di 8 e 9 anni dai due precedenti , entrambi in Australia . La seconda volta ,nel 2013 raggiunse il terzo turno superando la lussemburghese Minella,la slovacca Cibulkova (tds n.15 e numero 14 del mondo) prima di cedere nel set decisivo alla belga Flipkens ,allora n.43 del mondo. I 71.349 dollari di prize money guadagnati in quella lontana circostanza rappresentano oltre il 13% dei guadagni ottenuti complessivamente in carriera finora.
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