Venti-Venti. E forse è giusto così. La tredicesima sinfonia di Parigi è servita. Rafael Nadal domina la finale del Roland Garros e si assicura il ventesimo Slam della sua carriera ai danni di un Novak Djokovic mai realmente in partita. Semplicemente troppo Rafa per Nole, apparso una pallida imitazione del dominatore che da anni comanda il circuito. Lo spagnolo ha chiuso col punteggio di 6-0 6-2 7-5. Ora il maiorchino ha raggiunto Roger Federer nel numero totale degli slam conquistati. Venti, appunto.
Il monologo del maiorchino suona sin dalle primissime battute del match. Nadal domina in lungo e in largo, mette in atto continue variazioni di ritmo e disarma Djokovic. Il serbo, in grande difficoltà anche con il servizio, prova a forzare oltremodo ma il muro alzato dal dodici volte campione risulta invalicabile. Dopo 45 minuti, Novak Djokovic non è ancora riuscito a muovere il punteggio: 6-0 Nadal.
Nel secondo set non cambia nulla. Djokovic commette troppi errori in fase di costruzione e Nadal è, tanto tecnicamente quanto tatticamente, pressoché perfetto. Il 6-2 finale riassume eloquentemente un parziale mai in discussione.
Nel terzo set Djokovic offre una reazione, ma è sterile. Non sembra mai in partita per davvero. Riesce anche a controbreakkare lo spagnolo, ma è una fiammata. Venti-Venti, ora i due miti sono appaiati.
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