[7] M. Berrettini b. L. Harris 6-4 4-6 6-2 6-3
È stato più complicata del previsto la partita di Matteo Berrettini, che è stato costretto anche a cedere un set ad Harris, che pure nel primo era riuscito ad andare avanti di un break, prima di essere raggiunto e superato da Matteo. Al dire il vero il risultato non è mai stato in discussione, neanche quando Harris è riuscito a portare a casa il secondo set, chiuso d due obbrobri di rovescio di Berrettini, apparso più insicuro del solito. Berrettini ha però messo le cose a posto abbastanza presto, brekkando nel quarto game e poi di nuovo nell’ottavo, mentre nell’ultimo set è stato sufficiente mantenere un’andatura da crociera per approdare al terzo turno. È forse rimasta la sensazione di un giocatore non al suo momento migliore, che sembra patire un po’ le condizioni in cui si gioca, con la palla che esce dalla racchetta meno fluida del solito e che probabilmente spinge Berrettini a forzare ulteriormente il colpo col risultato che a volte non riesce a controllarlo. Poco male contro un avversario tenero come Harris, e dovrebbe bastare anche contro il sorprendente Altmaier, un giovanotto di 22 anni che oggi ha sorpreso il connazionale Struff. Per adesso accontentiamoci.
[7] P. Kvitova b. J. Paolini 6-3 6-3
Finisce al secondo turno l’avventura di Jasmine Paolini al Roland Garros. Finisce con una sconfitta per 6-3 6-3 contro Petra Kvitova, ma tutto sommato la toscana non ha granché di cui recriminarsi. Già ottenere il primo successo in carriera in un tabellone Slam nell’esordio contro Aliona Bolsova è stato un passo importante anche perché giocatrici come Kvitova, in un certo senso, valgono la pena affrontare. È in uno dei tornei più importanti al mondo, contro una delle migliori giocatrici dell’ultimo decennio: probabilmente qualsiasi risultato oggi sarebbe stato visto in maniera positiva.
Alla fine, poi, questo 6-3 6-3 ha messo in luce le grandi qualità che Paolini ha a livello caratteriale, perché un inizio difficile l’aveva spinta indietro addirittura 5-1. In quel momento però ha tirato su la testa e reagito molto bene, creando anche dei problemi a una ceca che aveva perso il controllo e si stava trovando l’avversaria sempre più vicina. Primo controbreak, due set point salvati per il 3-5 e altre due chance per arrivare addirittura a un turno di battuta di distanza. Sul 5-3, però, Kvitova è riuscita a salvarsi anche grazie al servizio mancino che le ha aperto il campo 2 volte su 2 sulle palle break fronteggiate e alla fine, seppur sudando, ha portato a casa un set che sembrava molto più agevole.
Il secondo, almeno nella prima metà, ha rispecchiato questo filo conduttore con Paolini che non ha mai mollato anche dopo essere scivolata indietro di un break. Dal 3-2 in suo favore, però, Kvitova è tornata a spingere bene e a mandarla in affanno. In quei casi, c’è ben poco da fare. Quattro game consecutivi e Petra arrivava a mettere la parola “fine” all’incontro. Per lei adesso un terzo turno contro Leylah Fernandez e la chance di arrivare ai quarti a Parigi per la prima volta dal 2016.
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