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US Open: Zverev rischia ma batte Coric, Carreno busta sorprende Shapovalov

Alexandre Zverev vola alla sua prima semifinale dello Us Open, la seconda dello slam dopo quella persa in Australia, battendo l’eterno e storico rivale, il croato, Borna Coric (che lo ha quasi sempre sconfitto) 16 76 76 63.

Un po’ zoppicando, come di consueto quando il torneo è uno Slam, Sacha Zverev, alla fine, prevale contro il sempre dinamico Coric.

Partita basata, come prevedibile, su scambi da fondo più o meno prolungati, in cui nel primo set, complice forse anche una sudditanza psicologica del tedesco dovuta ai precedenti, Coric aveva facilmente la meglio. I primi tre doppi falli di Zverev collaboravano, e il 6/1 del croato era servito facilmente.

A differenza di altre occasioni, però, il tedesco non ha mollato e il secondo set si è diretto verso il tie-break distribuendo un  break per parte. A quel punto il carattere teutonico, che spesso difetta al numero 7 del mondo, ha fatto capolino nella sua testa mentre Coric si scioglieva improvvisamente. Sette a cinque, un set pari.

Discorso molto simile nel terzo, dove saliva il numero di non forzati per entrambi, Zverev continuava a faticare con il servizio, altri due doppi falli, un break per parte, tie-break: Coric si scioglieva ancor prima. Sette a uno e un set di vantaggio per il tedesco.

Il quarto set ha regalato qua e là qualche colpo d’effetto, in particolare sul primo match point salvato da Coric con un passante incrociato di rovescio e il diritto lungo linea con cui Zverev si è procurato il break decisivo.

Un po’ pochino questo quarto di finale per essere uno US Open. Comunque il tedesco conquista la seconda semifinale Slam, dimostrando piccoli passi sul fronte della tenuta mentale in questi tornei.

Sasha se la vedrà in semifinale con Carreno Busta. Lo spagnolo, testa di serie numero 20, ha sconfitto Denis Shapovalov, 12esimo favorito del seeding, per 3-6 7-6(5) 7-6(4) 0-6 6-3.  E’ una sorpresa? Ni. Sicuramente il canadese era il favorito del pubblico, quello più promettente e spettacolare, ma Pablo, si sa, è un giocatore che non si batte quasi mai da solo, e se aspetti questo rischi di perderci. Come è successo a Shapo, d’altronde. E occhio: la semifinale è tutt’altro che scontatata.

Matteo De Laurentis

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Matteo De Laurentis
Tags: US Open 2020

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